Non ho mai sentito di nessuno minacciato con la pistola alla tempia per correre come professionista di conseguenza se scendi a compromessi con il problema sei parte del problema.Non c è pentimento xchè a quei tempi doparsi era una cosa talmente normale che risultavi strano e anormale se nn lo facevi…e te lo dico x averlo visto e provato sulla mia pelle…
A quei tempi o lo accettavi o nella vita facevo altro.Non ho mai sentito di nessuno minacciato con la pistola alla tempia per correre come professionista di conseguenza se scendi a compromessi con il problema sei parte del problema.
Ho conosciuto anch'io ragazzi che hanno rinunciato da under 23 perché non hanno accettato il compromesso, questo per me è fare la cosa giusta.
Tutto il resto è un raccontarsela per convincersi di essere nel giusto.
Ho un figlio di quasi 14 anni, dopo 2 anni di insistenza da parte sua ho accettato di lasciargli provare il ciclismo. La prossima stagione correrà da esordiente 2° anno e come la stagione appena conclusa si scontrerà con quelli che hanno genitori e ds che gli fanno fare la vita da atleta anche se ancora bambini. Ovviamente gli altri andranno di più e lui sarà ad inseguire. Poi cresceranno e quelli che oggi stravincono andranno come lui, altri cercheranno scappatoie e ovviamente andranno di più e lui ancora ad inseguire. Morale, se rispetti il tuo corpo probabilmente sarai ad inseguire oppure sei un fenomeno.A quei tempi o lo accettavi o nella vita facevo altro.
Ma a fronte di uno che confessa tra mille giustificazioni, tutti gli altri spergiurano di essere pulitissimi e si stracciano le vesti stupendosi e indignandosi per chi ha confessato di doparsi.
Chi si è rifiutato non è entrato nel sistema senza scendere a compromessi.
Speravo in un intervento come il tuo, da padre vorresti tuo figlio vincente ma fra quelli che scendono a compromessi accettando rischi o fra quelli che fanno ciò che gli piace puntando solo sulle proprie capacità?Ho un figlio di quasi 14 anni, dopo 2 anni di insistenza da parte sua ho accettato di lasciargli provare il ciclismo. La prossima stagione correrà da esordiente 2° anno e come la stagione appena conclusa si scontrerà con quelli che hanno genitori e ds che gli fanno fare la vita da atleta anche se ancora bambini. Ovviamente gli altri andranno di più e lui sarà ad inseguire. Poi cresceranno e quelli che oggi stravincono andranno come lui, altri cercheranno scappatoie e ovviamente andranno di più e lui ancora ad inseguire. Morale, se rispetti il tuo corpo probabilmente sarai ad inseguire oppure sei un fenomeno.
Più che un figlio vincente, vorrei un figlio vivo e in salute.Speravo in un intervento come il tuo, da padre vorresti tuo figlio vincente ma fra quelli che scendono a compromessi accettando rischi o fra quelli che fanno ciò che gli piace puntando solo sulle proprie capacità?
Come ho già scritto, ho contrastato la sua volontà per 2 anni, arrivato a 8 ho dovuto cedere perché quella era la sua felicità. Mi sono convinto che inizialmente il ciclismo lo aiuterà a tenersi lontano dalle tante stupidate che si possono fare in un'età critica coma l'adolescenza, arrivare a correre come junior sarebbe per me un buon risultato. Andare oltre porrebbe più problemi che vantaggi e sinceramente non so cosa sperare. Se il motore è buono (attualmente se la cava bene) passare ad under non dovrebbe essere un problema.Speravo in un intervento come il tuo, da padre vorresti tuo figlio vincente ma fra quelli che scendono a compromessi accettando rischi o fra quelli che fanno ciò che gli piace puntando solo sulle proprie capacità?
Non è quello che ti ho chiesto.Come ho già scritto, ho contrastato la sua volontà per 2 anni, arrivato a 8 ho dovuto cedere perché quella era la sua felicità. Mi sono convinto che inizialmente il ciclismo lo aiuterà a tenersi lontano dalle tante stupidate che si possono fare in un'età critica coma l'adolescenza, arrivare a correre come junior sarebbe per me un buon risultato. Andare oltre porrebbe più problemi che vantaggi e sinceramente non so cosa sperare. Se il motore è buono (attualmente se la cava bene) passare ad under non dovrebbe essere un problema.
Anche se non corresse rischi per la salute fisica per me sarebbe una sconfitta se cercasse la sua affermazione con metodi illegali pur di giocarsi il risultato.Più che un figlio vincente, vorrei un figlio vivo e in salute.
Sarò più chiaro. Se ne avrà le capacità, spero si prenda le sue soddisfazioni, in alternativa, la bici è bella anche senza il numero sulla schiena.Non è quello che ti ho chiesto.
Probabilmente era già, come molti, troppo nel sistema x dire di no, il ciclismo era ormai la sua vita, il suo lavoro…bisogna riuscire prima a dire di no, quando sei a quel punto è ormai troppo tardi…con questo non lo giustifico affatto, ma le colpe non sono solo sue..l,Non ho mai sentito di nessuno minacciato con la pistola alla tempia per correre come professionista di conseguenza se scendi a compromessi con il problema sei parte del problema.
Ho conosciuto anch'io ragazzi che hanno rinunciato da under 23 perché non hanno accettato il compromesso, questo per me è fare la cosa giusta.
Tutto il resto è un raccontarsela per convincersi di essere nel giusto.
Sia chiaro, io non sto buttando la croce sulle sue spalle per quanto ha fatto quasi 30 anni fa, ciao che mi disturba è che OGGI ha avuto tutto il tempo per maturare quanto tutto fosse sbagliato. Invece no, lui pretende che per quel Tour gli venga riconosciuto "l'onore" della vittoria ...Seppur sporco per sua stessa ammissione.Probabilmente era già, come molti, troppo nel sistema x dire di no, il ciclismo era ormai la sua vita, il suo lavoro…bisogna riuscire prima a dire di no, quando sei a quel punto è ormai troppo tardi…con questo non lo giustifico affatto, ma le colpe non sono solo sue..l,
Lo ritiene suo probabilmente perchè gli altri erano tutti come lui….Sia chiaro, io non sto buttando la croce sulle sue spalle per quanto ha fatto quasi 30 anni fa, ciao che mi disturba è che OGGI ha avuto tutto il tempo per maturare quanto tutto fosse sbagliato. Invece no, lui pretende che per quel Tour gli venga riconosciuto "l'onore" della vittoria ...Seppur sporco per sua stessa ammissione.
Ma è l’essenza dello sport, la sfida con se stessi se non si hanno le doti di primeggiare su gli altri agonisticamente e vincere le gare.Ho un figlio di quasi 14 anni, dopo 2 anni di insistenza da parte sua ho accettato di lasciargli provare il ciclismo. La prossima stagione correrà da esordiente 2° anno e come la stagione appena conclusa si scontrerà con quelli che hanno genitori e ds che gli fanno fare la vita da atleta anche se ancora bambini. Ovviamente gli altri andranno di più e lui sarà ad inseguire. Poi cresceranno e quelli che oggi stravincono andranno come lui, altri cercheranno scappatoie e ovviamente andranno di più e lui ancora ad inseguire. Morale, se rispetti il tuo corpo probabilmente sarai ad inseguire oppure sei un fenomeno.
Il primo Tour di Armstrong fu già nel 99….VI ricordate lo scandalo del 199 della Festina, Richard Virenque etc etc.
E tutti criticavano il ciclismo xche' pieno di doping.
Il 2000 fu il primo anno dei 7 anni che Armstrong vinse il Tour (vabbe si fa x dire). In quell'anno lo chiamavano "il tour della rinascita", e ci dicevano che negli anni passati erano tutti dopati, ora invece tutti puliti.... Chi di voi era scemo come me e ci credette?
Quello che non ci sottolineavano era che, paragondando 2000 "tutti puliti", con 1999 "tutti dopati", nel 2000 negli stessi giorni fecero 1) piu' km, 2) piu' salite, e 3) velocita' maggiori.
Essere preso x i fondelli tanto bello non e'.
Più che altro negli ultimi 3-4 anni sono aumentate le medie di qualche km/h. Qualche è un enormità. Chi va in bici sa che alzare le medie in un firo di 2-3km/h serve un altro motore. Ok si alimentano meglio, ok si allenano meglio, ok le bici sono migliorate, ma questi hanno alzato le medie rispetto a quelli che di dopavano. Io però ho sempre guardato le corse e non mi sono mai oreoccupato più di tanto.Ogni epoca ha le sue pratiche."...cosa sia stato il ciclismo nei decenni ’80-’90-’00."
AHAHAHAHAHAHAHAHAH
Oggi invece pane e acqua.
puo essere, però mi viene anche da sorridere.Sinceramente non posso e non voglio dire che oggi non si adottino pratiche vietate; questo lo scopriremo forse tra qualche anno. C'è però un dato che manca nell'equazione, non avete idea di quanto NON si mangiava in allenamento e in parte in gara in quegli anni e negli anni successivi; in primo luogo perché l'ampio utilizzo di pratiche dopanti permetteva prestazioni top, e poi perché semplicemente c'era una cura maniacale del peso. Ne hanno parlato nel podcast di ciclismo competente poche settimane fa, si parla di ritiri di squadre top con giornate con deficit di 1500 Cal. Non so voi ma fare un ritiro di una settimana sempre a tutta e con deficit giornalieri di 1500 chilocalorie... Non ci voglio nemmeno pensare.
Poi non dimentichiamo che come raccontava anche Danilo Di Luca nel suo libro una volta la prima ora si andava piano e fino a che non arrivavano le riprese televisive praticamente si passeggiava. Per non parlare di quando sulle prima salite un certo sceriffo si metteva davanti a fare l'andatura. Oggi allo start e gara e basta, punto. Poi per carità non pretendo di avere ragione ma secondo me questi sono alcuni punti da non trascurare, oltre alla già citata aerodinamica, che ha un certo peso, soprattutto con le medie di oggi.
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