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Le medie dei "solitari"
Testo
<blockquote data-quote="Shinkansen" data-source="post: 6717091" data-attributes="member: 3881"><p>Be', dipende molto dal dislivello. Comunque, a spanne, una media sopra i 30, a meno di non fare 200 di dislivello, in 100 chilometri, non è alla portata di tutti. Per dire, per me non lo era. Uno che fa 150 chilometri con 2.000 di D+ a 32 di media è già uno da primi posti nelle granfondo. A 35 è uno che se la gioca. Quindi, hai fatto un esempio, che pone molto in alto l'asticella del livello.</p><p>Rimanendo più coi piedi per terra, personalmente, non concordo con chi dice che la media non va guardata. Io sostengo, al contrario, che vada guardata, ma che vada analizzata. Sono troppe le variabili che vi concorrono a determinarla per prenderla a riferimento. Vento contrario o favorevole, traffico, semafori (c'è quella volta che prendi tutti rossi e anche se non ti fermi, rallenti e devi rilanciare, ma perdi sempre qualcosa).</p><p>Per esempio, avevo un giro che mi piaceva molto: 90 chilometri e mille metri scarsi di dislivello. Arrivavo ai meno 15 con un'ottima media e immancabilmente, traffico e semafori me la rovinavano. Mai riuscito a stare sotto le tre ore. Però, quando arrivavo ai meno 15 avevo già un'idea di com'ero andato.</p><p>Con l'esperienza arrivi a valutare da te il tuo livello e a capire quanto vai.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Shinkansen, post: 6717091, member: 3881"] Be', dipende molto dal dislivello. Comunque, a spanne, una media sopra i 30, a meno di non fare 200 di dislivello, in 100 chilometri, non è alla portata di tutti. Per dire, per me non lo era. Uno che fa 150 chilometri con 2.000 di D+ a 32 di media è già uno da primi posti nelle granfondo. A 35 è uno che se la gioca. Quindi, hai fatto un esempio, che pone molto in alto l'asticella del livello. Rimanendo più coi piedi per terra, personalmente, non concordo con chi dice che la media non va guardata. Io sostengo, al contrario, che vada guardata, ma che vada analizzata. Sono troppe le variabili che vi concorrono a determinarla per prenderla a riferimento. Vento contrario o favorevole, traffico, semafori (c'è quella volta che prendi tutti rossi e anche se non ti fermi, rallenti e devi rilanciare, ma perdi sempre qualcosa). Per esempio, avevo un giro che mi piaceva molto: 90 chilometri e mille metri scarsi di dislivello. Arrivavo ai meno 15 con un'ottima media e immancabilmente, traffico e semafori me la rovinavano. Mai riuscito a stare sotto le tre ore. Però, quando arrivavo ai meno 15 avevo già un'idea di com'ero andato. Con l'esperienza arrivi a valutare da te il tuo livello e a capire quanto vai. [/QUOTE]
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