quando ho letto questa notizia sono stato "sbigottito", dunque... la Federazione Ciclistica Italiana, che mette a disposizione i migliori atleti e preparatori tecnici della pista per far ben figurare l'Italia nel Mondo, lascia ad un ente "amatoriale" l'insegnare ad andare in pista, su un velodromo voluto anche dal coni e dalla fci. A me, quando ero ragazzino, mi ha insegnato a girare in pista Messina, Rampi, Siccardi, tutti responsabili in epoche diverse del Centro Avviamento allo Sport del Motovelodromo di Torino, sapete quanto hanno preteso da me in termini econonomici: zero. Quando arrivavo, un sorriso, e basta... per loro, pagati miseramente dalla FCI era la loro soddisfazione vedere un ragazzino darsi da fare per far ben figurare la propria regione. Punto. Fior fiore di professionisti ed olimpici, come Dazzan, Baudino, e azzurri come Dardi (heheehe... che oggi corre ancora con noi...) ci insegnavano a girare... costo: zero. Eravamo il "gruppo" giovani e dilettanti insieme. Si ascoltava i grandi... costo: zero. Ma si ascoltava...
Adesso viene fuori un corso di avviamento alla pista... io sono anche d'accordo, ma chi lo dovrebbe fare? Ma semplice, la federazione ciclistica italiana, con i suoi tecnici, che sono quelli più indicati, conoscono i segreti della preparazione, conoscono i regolamenti internazionali, conoscono le gare e le casistiche degli allenamenti, le situazioni che si possono creare, hanno studiato, effettuato corsi specialistici, si sono accreditati presso Unione Ciclistica Internazionale. Abbiamo una moltitudine di risorse disponibili, i tecnici possono avere dei ragazzini agonisti che controllano la gente in pista e si allenano con loro e se devo proprio pagare 10 euro preferisco darli ad un ragazzino di 18 anni che studia e con quei soldini si paga una parte di pizza il sabato sera. Insomma di idee ce ne possono essere a iosa. ma io sono contrario che un ente, non accreditato, come l'udace, faccia dei corsi. Mi dispiace con chi la pensa diversamente, ma io la penso così.