Poichè mi sento chiamata in causa metto a disposizione dei neo-randagi l'esperienza che ho acquisito in questi anni.
ILLUMINAZIONE ANTERIORE
Lo scenario del mercato della fanaleria da bici è cambiato rapidamente. La dinamo (specie il tipo incorporato nel mozzo anteriore, Son e
Shimano in passato hanno tirato fuori degli ottimi prodotti) era sicuramente il metodo di alimentazione per l'illuminazione migliore fino a qualche anno fa: si pagava un aggravio di peso e un po' di resistenza sulla ruota, però c'era la garanzia di autonomia assoluta. Finchè... non sono comparsi i LED a cambiare tutto, specialmente quelli di ultima generazione che abbinano ai bassi consumi una quantità di luce davvero convincente. :eek:
Bisogna infatti avere ben chiaro nella capoccia che l'illuminazione anteriore ideale per il randonneur DEVE rispondere a tre requisiti fondamentali: 1) deve essere in grado di illuminare REALMENTE la strada 2) deve avere una larga autonomia, per permettere di viaggiare anche più notti di fila senza preoccuparsi di dover sostituire le batterie 3) nei sistemi a batteria, gli accumulatori devono essere di tipo facilmente reperibile ovunque. :asd2:
Spulciando in Rete oggi è possibile trovare impianti di illuminazione di ogni genere. Io li ho classificati grosso modo in tre "famiglie":
- le "cineserie" sotto i 20 Euro di prezzo. Sono fanali a LED economici e accattivanti, ma nella stragrande maggioranza dei casi non illuminano per niente la strada, oppure se lo fanno (raro) hanno un'autonomia totalmente insufficiente. Oppure rischiano di lasciarti al buio al primo acquazzone. Da evitare come la peste.
- i "fari da stadio", impianti spesso raffinati e molto costosi, con pacchi batteria esterni ricaricabili e illuminazione molto potente solitamente di tipo alogeno. Sono quelli utilizzati da chi fa le notturne in mountain bike. Non vanno bene per le rando per la loro scarsa autonomia (quattro o cinque ore al massimo), e per la sostanziale inutilità delle batterie ricaricabili (dove la trovi la presa di corrente e il tempo per ricaricare durante una "Parigi-Brest-Parigi"?...).
- i fanali "randonneur-friendly", ovvero quelli che finalmente fanno al caso nostro.
Sono a LED, utilizzano normali pile stilo alcaline, illuminano bene la strada e, soprattutto, hanno un'autonomia strepitosa, anche di 90 ore. Attualmente sono davvero pochissimi i modelli che rispondono a queste caratteristiche. Cito ovviamente il mitico CatEye HL-EL 530, che è quello che utilizzo tutt'ora:
[URL]http://www.cateye.com/en/product_detail/345[/URL]
Prestazioni alla mano (15 lux per 25 ore di autonomia) ritengo altrettanto degna di nota la Sigma Smilux:
[URL]http://www.sigmasport.com/de/produkte/beleuchtung/fahrrad_beleuchtung/smilux/[/URL]
ILLUMINAZIONE POSTERIORE
Qui il discorso si fa più semplice perchè vi è la sola (si fa per dire) esigenza di "farsi vedere": però, più ci si fa vedere e meglio è. Pedalare di notte è PERICOLOSO, inutile girarci intorno. :afraid: Se volete un consiglio, un ottimo fanalino posteriore davvero luminoso è il top di gamma della CatEye:
[URL]http://www.cateye.com/en/product_detail/550[/URL]
Quale che sia il fanalino che sceglierete badate che abbia la funzione "luce fissa": è vero che il flashing mode è più visibile, ma in manifestazioni internazionali come la "Parigi-Brest-Parigi" l'intermittenza è proibita poichè si ritiene che alla lunga sia fastidiosa per la vista e dunque pericolosa per l'eventuale ciclista a ruota.
EXTRAS...!
Se volete fare le randonnèe ricordate di procurarvi anche una lampada frontale tipo alpinista da applicare al casco: vi farà comodo per consultare le mappe, eseguire riparazioni e quant'altro durante la notte. Anche in questo caso la tecnologia LED ci viene in aiuto. Attualmente io utilizzo questa, talmente potente da illuminare essa stessa la strada:
[URL]http://www.petzl.com/it/outdoor/serie-myo/myo-xp[/URL]
Ricapitolando... sulle luci da randonnèe NON RISPARMIATE MAI, nè sulla qualità e neppure sulla quantità di luce!
Buone pedalate a tutti!