Per chi si trovasse a passare per Trento ed in particolare nelle vicinanze di Trento, propongo questa "interessante" salita.
Se volete un profilo altimetrico, potete trovarlo sul solito sito www.salite.ch, ma il mio Polar mi ha restituito una situazione leggermente "peggiore", nel senso che la salita "gli è sembrata" un po' più ripida.
In ogni caso il giro che la comprende si può far partire dalla città stessa di Trento.
La prima parte consiste, partendo dalla città, nell'arrivare al paese di Villazzano.
Si può salire da Trento sud, sfruttando una parte di ciclabile, oppure da Piazza Venezia dirigendosi verso Povo. Nel secondo caso, raggiunto il paese di Povo, si prosegue, in discesa, verso quello di Villazzano per poi prendere, qui i due itinerari iniziano a coincidere, la statale che porta a Lavarone-Folgaria.
Si passa il bivio per Mattarello, quello per la Val Sorda e si prosegue sempre in salita per il paese di Vigolo Vattaro prima e vattaro poi. Andando ancora diritti si arriva ad un bivio e si segue l'indicazione per Bosentino.
A questo punto ci aspetta una ripida discesa, tre o quattro tornanti, di circa 4 chilometri che conduce al paese di Calceranica al lago. Alla fine della discesa si "sbuca" in una rotonda e si seguono le indicazioni per Caldonazzo, quindi quelle per Monte Rovere. Nella pratica si entra nel paese di Caldonazzo, breve tratto di pavé, e lo si attravresa seguendo per Monte Rovere. A questo punto s'inizia la spettacolare salita detta anche del Menador che, dal mio rilevamento, ha una lunghezza di circa 8.2 chilometri con pendenza media del 9.1% (ma ci sono punte oltre il dieci).
Il panorama che si può osservare dai primi tornanti è veramente notevole. Si abbraccia tutta la valle sottostante con un' indimenticabile vista sui laghi di Caldonazzo e Levico !
La strada non smette mai di salire, c'è solo qualche tornate in cui prendere un minimo, ma proprio minimo di fiato. Trattandosi di un ex strada militare, poi asfaltata, l'ascesa conserva un manto stradale non eccellente nella seconda parte e non è certamente una strada larga, anzi, quindi consiglio di fare molta attenzione a controllare tanto le automobili alle nostre spalle che quelle che ci vengono incontro.
Ci sono due microscopiche gallerie d'attraversare, non credo siano più lunghe di 100metri.
Malgrado buona parte della salita sia all'ombra del bosco, sono presenti dei tratti piuttosto soleggiati. Se si è scelta una giornata particolarmente assolata è certamente il caso di avere almeno una borraccia piena prima dell'ascesa.
Terminata la salita in questione si può prendere in direzione di Trento, "snobbare" il successivo bivio per Folgaria e tornare verso Vattaro, Vigolo Vattaro e quindi verso Trento.
Il giro, in totale, consta di circa 65 chilometri con un 1100 metri di dislivello.
Se volete un profilo altimetrico, potete trovarlo sul solito sito www.salite.ch, ma il mio Polar mi ha restituito una situazione leggermente "peggiore", nel senso che la salita "gli è sembrata" un po' più ripida.
In ogni caso il giro che la comprende si può far partire dalla città stessa di Trento.
La prima parte consiste, partendo dalla città, nell'arrivare al paese di Villazzano.
Si può salire da Trento sud, sfruttando una parte di ciclabile, oppure da Piazza Venezia dirigendosi verso Povo. Nel secondo caso, raggiunto il paese di Povo, si prosegue, in discesa, verso quello di Villazzano per poi prendere, qui i due itinerari iniziano a coincidere, la statale che porta a Lavarone-Folgaria.
Si passa il bivio per Mattarello, quello per la Val Sorda e si prosegue sempre in salita per il paese di Vigolo Vattaro prima e vattaro poi. Andando ancora diritti si arriva ad un bivio e si segue l'indicazione per Bosentino.
A questo punto ci aspetta una ripida discesa, tre o quattro tornanti, di circa 4 chilometri che conduce al paese di Calceranica al lago. Alla fine della discesa si "sbuca" in una rotonda e si seguono le indicazioni per Caldonazzo, quindi quelle per Monte Rovere. Nella pratica si entra nel paese di Caldonazzo, breve tratto di pavé, e lo si attravresa seguendo per Monte Rovere. A questo punto s'inizia la spettacolare salita detta anche del Menador che, dal mio rilevamento, ha una lunghezza di circa 8.2 chilometri con pendenza media del 9.1% (ma ci sono punte oltre il dieci).
Il panorama che si può osservare dai primi tornanti è veramente notevole. Si abbraccia tutta la valle sottostante con un' indimenticabile vista sui laghi di Caldonazzo e Levico !
La strada non smette mai di salire, c'è solo qualche tornate in cui prendere un minimo, ma proprio minimo di fiato. Trattandosi di un ex strada militare, poi asfaltata, l'ascesa conserva un manto stradale non eccellente nella seconda parte e non è certamente una strada larga, anzi, quindi consiglio di fare molta attenzione a controllare tanto le automobili alle nostre spalle che quelle che ci vengono incontro.
Ci sono due microscopiche gallerie d'attraversare, non credo siano più lunghe di 100metri.
Malgrado buona parte della salita sia all'ombra del bosco, sono presenti dei tratti piuttosto soleggiati. Se si è scelta una giornata particolarmente assolata è certamente il caso di avere almeno una borraccia piena prima dell'ascesa.
Terminata la salita in questione si può prendere in direzione di Trento, "snobbare" il successivo bivio per Folgaria e tornare verso Vattaro, Vigolo Vattaro e quindi verso Trento.
Il giro, in totale, consta di circa 65 chilometri con un 1100 metri di dislivello.