Questo volevo scriverlo io...sottoscrivo pienamente
Siamo d'accordo che sono due spese voluttuarie. Un Yamaha Tmax costa intorno ai 13.000 euro ed è uno scooter/moto di alta gamma. 560 cc con forcella doppia piastra, sospensioni da moto, bicilindrico, 3 freni a disco, ABS/TCS, ecc.
Una bici da corsa (l'atro giorno ho visto un top di gamma della BMC che costava circa € 15.000) non ha la stessa tecnologia.
Mi sembra che Dario Pegoretti (il compianto e noto telaista) sosteneva "che sono 8 tubi saldati", sottointendendo che non si stava parlando di tecnologia aeronautica.
Ma oggi, invece, il marketing ci ha fatto credere che stiamo seduti sopra l'ultimo ritrovato della migliore tecnica umana, con tecnologia del valore inestimabile.
Il mio pensiero (da qui il fatto di sentirsi simpaticamente "pirla" in sella ad una bici preziosissima) è che comunque le mie prestazioni non migliorerebbero in maniera apprezzabile. E che quindi acquisterei un bene non in linea con le mie capacità.
Questo comporterebbe che alla prima salitella (parlo per me) potrei venire sverniciato da qualche ciclista in sella ad una bici del valore molto inferiore a quella che ho appena acquistato.
Io (ma ripeto, IO) mi sentirei un bambinone viziato che si è comprato l'ultimo giocattolo senza "saperlo" usare.
I latini dicevano "est modus in rebus", ovvero c'è una misura nelle cose.
Se mi serve un mezzo da gara (con il relativo prezzo) è perchè ho le gambe da gara. Questo è il mio pensiero.
Io abito vicino a Treviso e spesso incontro il gruppo del Team Pinarello (ci sono vari gruppi che si creano in ragione ed in forza del grado di allenamento): sono bellissimi tutti vestiti uguali e sempre con bici all'ultimo grido. Orbene, si passo regolarmente alla prima asperità (e non sono un fenomeno).
Quindi, la mia riflessione è molto semplice: comprati pure quello che Ti piace spendendo quello che sei disposto a spendere (non che sei in grado di spendere, perchè sono concetti diversi) per una bici, ma DEVI essere consapevole che lo fai per capriccio e non perchè Ti serve realmente.
Questo al limite lo racconti alla tua moglie/compagna se non hai un rapporto sincero.
Una volta incontrai un vecchietto che mi ha detto che si stava comprando la nuova F12 (aveva una bellissima e fiammante Pinarello). Mi disse che per lui spendere cifre importanti non era un problema (era imprenditore e pure in pensione). Ben venga far girare il mercato. Fa bene a comprarsela.
Io (che non sono imprenditore e nemmeno in pensione) voglio un mezzo BELLO ma adeguato alle mie capacità, perchè diversamente mi sentirei un po' a disagio (e quindi PIRLA).
Auto che costano come una casa. Il concetto è chiaro. Ma chi se le compra non è certo perchè deve arrivare prima o più comodo da qualche parte. Ma semplicemente per ostentare la propria ricchezza materiale (ammesso che sia effettiva) e sentirsi invidiato (per molti vale questa logica).
La mia riflessione sulla bici era in termini pratici: è un mezzo per fare quello che ci piace.
E quel mezzo ritendo debba essere adeguato alle nostre mie capacità atletiche.
Perchè diversamente porto a spasso una bella bici così come farei con una supercar, senza sfruttarne le potenzialità.
E nel caso della bici subendone i difetti (vedi l'estrema rigidità dei telai da gara sotto a 60/70 enni in sovrappeso).
Lo stesso discorso analogo lo potrei fare con quelli che per girare liberi sulle piste da sci si comprano gli sci da gare da gigante: non hanno mai fatto un gigante in vita loro perchè saprebbero che sono fatti per deformarsi a certe velocità su fondi duri. In pista è più divertente uno sci all-round.
Permettimi di dire che hai semplificato eccessivamente il mio pensiero.
Se uno è disposto a spenderli (non se li ha) fa bene a farlo. Il sistema economico e le gare che guardiamo si reggono su questo.
Mi riferivo più semplicemente alla sensazione che proverei io in sella ad una bici di altissima gamma superato da un ragazzino in sella ad una bici mi bassa-media gamma.
Tutto qui.
Per questo mi sono "permesso" di usare l'epiteto PIRLA. Perchè, checchè se ne dica, chiunque di noi (almeno io lo faccio) guardiamo le bici degli altri e soprattutto di chi ci supera. Nella vana speranza di poter dire "ha, vabbè..mi ha superato perchè ha la F*".
Ma non funziona così, ragazzi....ve lo dico 
Aggiungo e concludo:
Abbiamo visto che esistono telai no-brand (poi rimarchiati da noti marchi italiani) e ruote no-brand.
Mi sembra di capire che con 1.500 euro uno si porta a casa telaio e ruote.
Poi ci mettiamo 2.500 euro di un bel Dura Ace disc Di2 (acquistato su internet)?
Ed arriviamo a 4.000 euro.
Le bici top si comprano a € 12.000 circa.
Siamo veramente sicuri che la differenza di € 8.000 "valga" la maggiore qualità?
In pratica che valga 3 volte tanto quello che abbiamo pagato su canali alternativi.
In funzione della risposta che ognuno da a questa domanda, orienta anche le proprie scelte.
Sulle quali ovviamente non discuto. Ci mancherebbe.