Chi segue la Roubaix oggi?
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Tra poco si parte
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Tra poco si parte
Dopo la strade bianche sbregato dalla caduta,Pogi vincerà anche la Roubaix nel fango...sembra tutto perfetto per entrare nella storia.Oggi sarà una lotteria
Piace anche a me sperarlo, ma credo che col fango vincera' un esperto ciclocrossista. L'abilita' di guida su terreno scivoloso sara' importante. Sara' una gara epica ma temo anche pericolosa.Eh mi piacerebbe vederla...
Anche differita di qualche ora.
Comunque mi aspetto una bella gara di Ganna.
Eh si' !!! Vincera' il piu' fortunato tra quelli che hanno 500 Watt di ftp e sanno guidare bene sul fango. I 3 favoriti MVDP, WVA e Pogi.Oggi sarà una lotteria
Anche secondo me MVDP e WVA hanno piu' possibilita' ... pero' la Roubaix bagnata sara' un vero terno al lotto. Ci vorra' anche un po' di fortunaNon ci sono dislivelli la vedo dura per Pogacàr, se Van Der Poel è quello della Sanremo per di più sul suo terreno solo la sfiga lo può fermare...
Io ho un idea che va un po' controcorrentePiace anche a me sperarlo, ma credo che col fango vincera' un esperto ciclocrossista. L'abilita' di guida su terreno scivoloso sara' importante. Sara' una gara epica ma temo anche pericolosa.
L'esperienza in CX secondo me e' invece importante per una Parigi Roubaix nel fango. Certo non basta, ci vogliono anche i Watt e un po' di fortuna perche' e' una corsa in cui un guasto negli ultimi 50km e' probabile e puo' compromettere il risultato.Io ho un idea che va un po' controcorrente
Penso che il cx non c'entri niente con la Roubaix, credo sia più una questione di feeling in questa corsa specifica.
Poi che un paio di probabili protagonisti siano anche forti crossisti è solo una coincidenza.
Comunque per me è la corsa più bella dell'anno e mi fa parecchio incazzare non poterla vedere.
Mi pare fosse proprio MVDP ad affermare, in un'intervista di un paio d'anni fa, che ciclocross e Roubaix non c'entrano granché l'uno con l'altra; o meglio, che non è assolutamente detto che uno bravo nel cross sia altrettanto bravo sul pavé.Piace anche a me sperarlo, ma credo che col fango vincera' un esperto ciclocrossista. L'abilita' di guida su terreno scivoloso sara' importante. Sara' una gara epica ma temo anche pericolosa.
Se e' asciutta e' sicuramente cosi', ma oggi pare che ci sara' fango e terreno scivoloso.Mi pare fosse proprio MVDP ad affermare, in un'intervista di un paio d'anni fa, che ciclocross e Roubaix non c'entrano granché l'uno con l'altra; o meglio, che non è assolutamente detto che uno bravo nel cross sia altrettanto bravo sul pavé.
Infatti nel ciclocross non capita mai di entrare a quaranta e passa all'ora sui tratti tecnici, velocità peraltro alla quale non riesci certo a scegliere dove mettere le ruote.
Infatti, se guardiamo la storia, fino all'arrivo di Mathieu e Wout i ciclocrossisti top non hanno combinato un granché nell'inferno del Nord: Sven Nys vi ha preso parte tre volte (mi sembra), con un trentaseiesimo posto come miglior risultato.
Ed anche gli altri grandi ciclocrossisti della storia, quando si sono cimentati con la corsa francese, li trovi ben lontani dal podio; unica parziale eccezione, Stybar, due volte secondo nel velodromo.
D'altro canto, se guardiamo l'albo d'oro della Roubaix, vediamo che i plurivincitori (Cancellara, Boonen, Museeuw, Ballerini, Duclos-Lassalle, Kelly, Moser...) il ciclocross manco sapevano dove stesse di casa, o quasi.
A controprova, nella famiglia De Vleaminck, quello fortissimo nel cross (Eric, sette titoli iridati) ha un nono posto come miglior risultato, mentre quel fenomeno di 'Monsieur Roubaix' Roger (che nel velodromo ha vinto quattro volte, più altri cinque podi), nel cross ha 'solo' una maglia arcobaleno...
Nel ciclocross non c'è mai stato nessuno al livello di Van Der Poel e WVA si vede la differenza con il resto del gruppo a parte Pidcok.Mi pare fosse proprio MVDP ad affermare, in un'intervista di un paio d'anni fa, che ciclocross e Roubaix non c'entrano granché l'uno con l'altra; o meglio, che non è assolutamente detto che uno bravo nel cross sia altrettanto bravo sul pavé.
Infatti nel ciclocross non capita mai di entrare a quaranta e passa all'ora sui tratti tecnici, velocità peraltro alla quale non riesci certo a scegliere dove mettere le ruote.
Infatti, se guardiamo la storia, fino all'arrivo di Mathieu e Wout i ciclocrossisti top non hanno combinato un granché nell'inferno del Nord: Sven Nys vi ha preso parte tre volte (mi sembra), con un trentaseiesimo posto come miglior risultato.
Ed anche gli altri grandi ciclocrossisti della storia, quando si sono cimentati con la corsa francese, li trovi ben lontani dal podio; unica parziale eccezione, Stybar, due volte secondo nel velodromo.
D'altro canto, se guardiamo l'albo d'oro della Roubaix, vediamo che i plurivincitori (Cancellara, Boonen, Museeuw, Ballerini, Duclos-Lassalle, Kelly, Moser...) il ciclocross manco sapevano dove stesse di casa, o quasi.
A controprova, nella famiglia De Vleaminck, quello fortissimo nel cross (Eric, sette titoli iridati) ha un nono posto come miglior risultato, mentre quel fenomeno di 'Monsieur Roubaix' Roger (che nel velodromo ha vinto quattro volte, più altri cinque podi), nel cross ha 'solo' una maglia arcobaleno...
Per quello ho scritto 'fino all'arrivo di Mathieu e Wout'.Nel ciclocross non c'è mai stato nessuno al livello di Van Der Poel e WVA si vede la differenza con il resto del gruppo a parte Pidcok.
Si certo sono opinioni e ovviamente non possono tenere conto delle sfighe.L'esperienza in CX secondo me e' invece importante per una Parigi Roubaix nel fango. Certo non basta, ci vogliono anche i Watt e un po' di fortuna perche' e' una corsa in cui un guasto negli ultimi 50km e' probabile e puo' compromettere il risultato.