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AAA Compagni di avventura cercasi
Emilia Romagna - Toscana
Percorsi preferiti nelle NOSTRE zone .....
Testo
<blockquote data-quote="anto" data-source="post: 810951" data-attributes="member: 2722"><p>Inserisco quattro percorsi che utilizzo quando ho al massimo un paio dore</p><p>di tempo.</p><p>1) Lo faccio quando voglio fare pianura a tutta.</p><p> Da noi si chiama giro dOrlo; si va da Ponte a Egola (uscita del paese,</p><p>bivio per Stibbio) a La Serra, Genovini, Corazzano, poi si gira per</p><p>Castelfiorentino, dove si arriva dopo qualche leggero strappetto; si evita</p><p>il paese e si attraversa Dogana e Madonna della Tosse, attaccando la salita</p><p>di Castelnuovo dElsa Coiano (3 km, con il primo un po impegnativo).</p><p>Dalla Pieve di Coiano (passaggio della Via Francigena) si scende in Val</p><p>dOrlo e, facendo il percorso iniziale in senso inverso, si ritorna a Ponte</p><p>a Egola attraversando Molino dEgola. In tutto 47 km e 250 mt. di</p><p>dislivello, senza traffico, un solo semaforo prima di Castelfiorentino.</p><p>Paesaggio riposante e arioso. Volendo evitare di rifare il percorso</p><p>iniziale in senso inverso, si può evitare la salita di Coiano e proseguire</p><p>da Madonna della Tosse verso San Miniato, affrontando la salita delle</p><p>Piscine (con alcuni tratti molto duri e mangiaebevi stroncagambe); dalle</p><p>Piscine si arriva allOspedale di San Miniato e, attraversato il paese, si</p><p>riscende su Ponte a Egola, tra paesaggi collinari molto belli.</p><p></p><p>2) Altro giro non impegnativo, poi lo si rende difficile in base al ritmo.</p><p>Non so perché si chiama Giro dellAmore. Da Ponte a Egola si prende la</p><p>strada per la stazione di S.Romano, Capanne, La Rotta, Pontedera: qualche</p><p>saliscendi, niente di più. Poi, si gira per il Ponte alla Navetta (dove cè</p><p>il difetto del giro, cioè il traffico sul Ponte per il relativo semaforo) e</p><p>si entra nelle Cerbaie, passando per Quattro Strade. Da qui è tutto bosco,</p><p>senza traffico e, tra nigeriane ammiccanti e saliscendi che io trovo</p><p>alquanto allenanti, si raggiungono Staffoli e Galleno. Io generalmente</p><p>proseguo per Chiesina e giro a Biagioni verso le Pinete. Anche qui non cè</p><p>traffico, molti ciclisti e boschi ombreggianti. Arrivati alle Vedute, si</p><p>scende verso Ponte a Cappiano e Fucecchio (altro inevitabile e noioso</p><p>semaforo alla Coop); poi, attraversato San Pierino e Ventignano ritorno a</p><p>Ponte a Egola in 57 km.e ancora 250 mt. di dislivello.</p><p></p><p>3) Un po più di salita.</p><p>Da Ponte a Egola si procede come nel giro 1), ma non si gira per</p><p>Castelfiorentino, bensì si prosegue per Montaione; agli Alberi inizia la</p><p>salita della Sughera/San Vivaldo/Castagno (13 km al 3,5%, una specie di san</p><p>Baronto da Vinci leggermente più duro); i paesaggi sono da favola e fanno</p><p>innamorare i tedeschi e inglesi, ormai veri padroni della zona (a Tonda ho</p><p>fatto il ricevimento del matrimonio). Arrivati al Castagno, si gira per</p><p>Bosco Tondo, poi si scende verso Montaione, Alberi e si ritorna in senso</p><p>inverso fino a Genovini, prima della Serra, dove io giro per fare (a tutta</p><p>se posso) la salita di Moriolo e poi quella di San Miniato-Colline-Cigoli,</p><p>per poi scendere su Ponte a Egola. In tutto 64 km e 700 mt. di dislivello.</p><p>Anche qui traffico zero e grande soddisfazione nonostante ormai conosca ogni</p><p>buca e avvallamento del terreno.</p><p></p><p>4) classico e conosciutissimo giro del San Baronto.</p><p>Si fa pianura per una ventina di km da Ponte a Egola a San Pierino,</p><p>Fucecchio, Bassa, Mercatale. Poi, al Bivio Streda per Lamporecchio si</p><p>inizia la salita Vinci San Baronto, 13 km al 2,5%, salita da passisti che</p><p>io concludo alla chiesa; poi giro per scendere a 70 kmh su Lamporecchio. Da</p><p>qui saliscendi verso Lazzaretto, poi salitella di Cerreto Guidi San Zio (3</p><p>km) e discesa sulla provinciale per Bassa, con ritorno come allandata (62</p><p>km. e 450 mt. di dislivello). Paesaggisticamente, il clou è nella salita che</p><p>offre bellissime vedute su mezza Toscana ma è bellissimo anche il tratto</p><p>cerretese, con vigneti e dune collinari molto appaganti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="anto, post: 810951, member: 2722"] Inserisco quattro percorsi che utilizzo quando ho al massimo un paio dore di tempo. 1) Lo faccio quando voglio fare pianura a tutta. Da noi si chiama giro dOrlo; si va da Ponte a Egola (uscita del paese, bivio per Stibbio) a La Serra, Genovini, Corazzano, poi si gira per Castelfiorentino, dove si arriva dopo qualche leggero strappetto; si evita il paese e si attraversa Dogana e Madonna della Tosse, attaccando la salita di Castelnuovo dElsa Coiano (3 km, con il primo un po impegnativo). Dalla Pieve di Coiano (passaggio della Via Francigena) si scende in Val dOrlo e, facendo il percorso iniziale in senso inverso, si ritorna a Ponte a Egola attraversando Molino dEgola. In tutto 47 km e 250 mt. di dislivello, senza traffico, un solo semaforo prima di Castelfiorentino. Paesaggio riposante e arioso. Volendo evitare di rifare il percorso iniziale in senso inverso, si può evitare la salita di Coiano e proseguire da Madonna della Tosse verso San Miniato, affrontando la salita delle Piscine (con alcuni tratti molto duri e mangiaebevi stroncagambe); dalle Piscine si arriva allOspedale di San Miniato e, attraversato il paese, si riscende su Ponte a Egola, tra paesaggi collinari molto belli. 2) Altro giro non impegnativo, poi lo si rende difficile in base al ritmo. Non so perché si chiama Giro dellAmore. Da Ponte a Egola si prende la strada per la stazione di S.Romano, Capanne, La Rotta, Pontedera: qualche saliscendi, niente di più. Poi, si gira per il Ponte alla Navetta (dove cè il difetto del giro, cioè il traffico sul Ponte per il relativo semaforo) e si entra nelle Cerbaie, passando per Quattro Strade. Da qui è tutto bosco, senza traffico e, tra nigeriane ammiccanti e saliscendi che io trovo alquanto allenanti, si raggiungono Staffoli e Galleno. Io generalmente proseguo per Chiesina e giro a Biagioni verso le Pinete. Anche qui non cè traffico, molti ciclisti e boschi ombreggianti. Arrivati alle Vedute, si scende verso Ponte a Cappiano e Fucecchio (altro inevitabile e noioso semaforo alla Coop); poi, attraversato San Pierino e Ventignano ritorno a Ponte a Egola in 57 km.e ancora 250 mt. di dislivello. 3) Un po più di salita. Da Ponte a Egola si procede come nel giro 1), ma non si gira per Castelfiorentino, bensì si prosegue per Montaione; agli Alberi inizia la salita della Sughera/San Vivaldo/Castagno (13 km al 3,5%, una specie di san Baronto da Vinci leggermente più duro); i paesaggi sono da favola e fanno innamorare i tedeschi e inglesi, ormai veri padroni della zona (a Tonda ho fatto il ricevimento del matrimonio). Arrivati al Castagno, si gira per Bosco Tondo, poi si scende verso Montaione, Alberi e si ritorna in senso inverso fino a Genovini, prima della Serra, dove io giro per fare (a tutta se posso) la salita di Moriolo e poi quella di San Miniato-Colline-Cigoli, per poi scendere su Ponte a Egola. In tutto 64 km e 700 mt. di dislivello. Anche qui traffico zero e grande soddisfazione nonostante ormai conosca ogni buca e avvallamento del terreno. 4) classico e conosciutissimo giro del San Baronto. Si fa pianura per una ventina di km da Ponte a Egola a San Pierino, Fucecchio, Bassa, Mercatale. Poi, al Bivio Streda per Lamporecchio si inizia la salita Vinci San Baronto, 13 km al 2,5%, salita da passisti che io concludo alla chiesa; poi giro per scendere a 70 kmh su Lamporecchio. Da qui saliscendi verso Lazzaretto, poi salitella di Cerreto Guidi San Zio (3 km) e discesa sulla provinciale per Bassa, con ritorno come allandata (62 km. e 450 mt. di dislivello). Paesaggisticamente, il clou è nella salita che offre bellissime vedute su mezza Toscana ma è bellissimo anche il tratto cerretese, con vigneti e dune collinari molto appaganti. [/QUOTE]
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