Leggi tutto...Peter Sagan proviene dalla mountain bike, ma nell'ultimo decennio lo si è visto più che altro in sella alla sua bici da corsa. Ogni tanto però si diverte ancora come un vero biker. Eccolo qui nel bike park di Andorra. 
Leggi tutto...Peter Sagan proviene dalla mountain bike, ma nell'ultimo decennio lo si è visto più che altro in sella alla sua bici da corsa. Ogni tanto però si diverte ancora come un vero biker. Eccolo qui nel bike park di Andorra. 
E' esattamente quello, un bike park. Spazio apposito, dove entrano (pagando, in genere) solo le bici e dove non ci sono sentieri per gli escursionisti, che quindi non possono vedersi arrivare nessuna scheggia impazzita.Certe esibizioni estreme andrebbero vietate all'interno dei boschi e svolte in appositi spazi vuoti privi di vegetazione, dove poter riservare a questo genere di appassionati, lo sfogo dei loro gusti.
E' deprimente vedere radici arboree completamente sterrate e ben grattugiate. Il resto lo fa l'acqua che scorrendo in questi solchi a velocità sostenuta, asporta a valle il terreno smosso. E' offensivo verso gli escursionisti o altro genere di appassionati, che in uno schiocco si vedono arrivare queste schegge impazzite, che urlano dalla goduria.
Questo non per fare lezioni di ecologia-botanica, men che meno idonea in questo sito, ma solo per una questione di buon senso e rispetto altrui. Naturalmente vale per le bici e, non di meno, per moto e auto-rally.
Ma cosa stai dicendo? Quella è una area attrezzata. E' per l'appunto un apposito spazio. E' un bike park. Chiuso agli escursionisti e costantemente manutenuto.Certe esibizioni estreme andrebbero vietate all'interno dei boschi e svolte in appositi spazi vuoti privi di vegetazione, dove poter riservare a questo genere di appassionati, lo sfogo dei loro gusti.
E' deprimente vedere radici arboree completamente sterrate e ben grattugiate. Il resto lo fa l'acqua che scorrendo in questi solchi a velocità sostenuta, asporta a valle il terreno smosso. E' offensivo verso gli escursionisti o altro genere di appassionati, che in uno schiocco si vedono arrivare queste schegge impazzite, che urlano dalla goduria.
Questo non per fare lezioni di ecologia-botanica, men che meno idonea in questo sito, ma solo per una questione di buon senso e rispetto altrui. Naturalmente vale per le bici e, non di meno, per moto e auto-rally.
Te lo ripeto, è un bike park. C'è pure scritto nell'articolo. Lo hai letto?? Parli di una cosa che non conosci. Ti ho detto che quell'area è dedicata e manutenuta. Lo ripeto manutenuta.Il bosco non se ne accorge s ' è terreno libero, con vincoli, a pagamento o "parco adattato". E' sempre bosco ed il danno arrecato alle radici, dunque a seguire, alberi, terreno, sgranamento, canali e trascinamento a valle superficie terrosa, è identico. Il risultato, per chi ha un minimo rispetto della natura, non è certo veniale.
Bastava farlo in spazi privi di vegetazione, come anzidetto e, visto che si paga per ingresso ed'è vietato a terzi (non sapevo, ma dubito), con i proventi si potevan costruire piste apposite, ben studiate da un punto di vista idro-geologico e riservarle per lo sfogo di queste passioni estreme, che poi non sono tanto educative.
Però assistere, impassibili, alla violenza dei boschi è irritante. Vedere gli alberi scalzati, ben evidenziati anche nelle riviste apposite, che qualche volta osservo, non può lasciare indifferenti.
Sei un poeta/pedalatore mi hai fatto emozionareIl bosco non se ne accorge s ' è terreno libero, con vincoli, a pagamento o "parco adattato". E' sempre bosco ed il danno arrecato alle radici, dunque a seguire, alberi, terreno, sgranamento, canali e trascinamento a valle superficie terrosa, è identico. Il risultato, per chi ha un minimo rispetto della natura, non è certo veniale.
Bastava farlo in spazi privi di vegetazione, come anzidetto e, visto che si paga per ingresso ed'è vietato a terzi (non sapevo, ma dubito), con i proventi si potevan costruire piste apposite, ben studiate da un punto di vista idro-geologico e riservarle per lo sfogo di queste passioni estreme, che poi non sono tanto educative.
Però assistere, impassibili, alla violenza dei boschi è irritante. Vedere gli alberi scalzati, ben evidenziati anche nelle riviste apposite, che qualche volta osservo, non può lasciare indifferenti.
Il bosco non se ne accorge s ' è terreno libero, con vincoli, a pagamento o "parco adattato". E' sempre bosco ed il danno arrecato alle radici, dunque a seguire, alberi, terreno, sgranamento, canali e trascinamento a valle superficie terrosa, è identico. Il risultato, per chi ha un minimo rispetto della natura, non è certo veniale.
Bastava farlo in spazi privi di vegetazione, come anzidetto e, visto che si paga per ingresso ed'è vietato a terzi (non sapevo, ma dubito), con i proventi si potevan costruire piste apposite, ben studiate da un punto di vista idro-geologico e riservarle per lo sfogo di queste passioni estreme, che poi non sono tanto educative.
Però assistere, impassibili, alla violenza dei boschi è irritante. Vedere gli alberi scalzati, ben evidenziati anche nelle riviste apposite, che qualche volta osservo, non può lasciare indifferenti.
Se si vogliono scambiare opinioni, non c'è problema. Mi sono inserito in questo tema per questo. Ognuno tenga le proprie, confrontandole ed esponendole, chi da un punto di vista naturale-ambientale, chi da quello prevalentemente utilizzativo ad uso sport. Non ammetto i ripetitivi, manco fossi lento di comprendonio e nemmeno le frasi in grassetto. Che sia un parco manutenuto è stato detto già tre volte e non vorrei si ingranasse la quarta. Dubito fortemente sull'uso del termine manutenuto, perchè fino ad oggi non conosco nessuno, che riporta a monte il terreno trasportato a valle, che sana le ferite alle radici, escoriate e scalzate e via dicendo.
Il bosco non parla, non piange, non reagisce alle violenze. Se ne avesse facoltà si farebbe sentire a modo.
Mi auguro che tu in bici (se ci vai) non percorra mai strade e stradine di montagna, ma solo strade preferibilmente sterrate e naturali in mezzo al nulla. Le strade di montagna sono una violenza alla natura, sono alberi spiantati, radici escoriate e scalzate ecc.ecc.ecc.Se si vogliono scambiare opinioni, non c'è problema. Mi sono inserito in questo tema per questo. Ognuno tenga le proprie, confrontandole ed esponendole, chi da un punto di vista naturale-ambientale, chi da quello prevalentemente utilizzativo ad uso sport. Non ammetto i ripetitivi, manco fossi lento di comprendonio e nemmeno le frasi in grassetto. Che sia un parco manutenuto è stato detto già tre volte e non vorrei si ingranasse la quarta. Dubito fortemente sull'uso del termine manutenuto, perchè fino ad oggi non conosco nessuno, che riporta a monte il terreno trasportato a valle, che sana le ferite alle radici, escoriate e scalzate e via dicendo.
Il bosco non parla, non piange, non reagisce alle violenze. Se ne avesse facoltà si farebbe sentire a modo.
In linea di teoria (e non solo) sono d'accordo con te.Sono discorsi molto larghi, ovviamente, che abbracciano un sacco di attività, per ognuna delle quali si tenta di creare giustificazioni valide al fine di riuscire nell'intento. Servono piste da sci, motocross, rally e quant'altro, tutto ad uso e consumo per ritorno economico? Si modifica e si trasforma l'ambiente ad uso e consumo, tanto la natura (al momento!!!) non ha voce, non protesta, non reagisce, se no avremo visto i poderosi effetti.
Ci si nasconde nelle modalità adagianti: purchè ben manutenuto, purchè vengano rispettte le naturali condizioni, virgolette e telefilm vari. Ma sono parole al vento, atte a giustificare un tornaconto immediato e nascondere-rimandare le conseguenze future.
Sullo scempio che si sta perpretando sul territorio nessuno discute. Ma penso esuli parecchio da questo post. Penso un bike park sia il minore dei mali.Sono discorsi molto larghi, ovviamente, che abbracciano un sacco di attività, per ognuna delle quali si tenta di creare giustificazioni valide al fine di riuscire nell'intento. Servono piste da sci, motocross, rally e quant'altro, tutto ad uso e consumo per ritorno economico? Si modifica e si trasforma l'ambiente ad uso e consumo, tanto la natura (al momento!!!) non ha voce, non protesta, non reagisce, se no avremo visto i poderosi effetti.
Ci si nasconde nelle modalità adagianti: purchè ben manutenuto, purchè vengano rispettate le naturali condizioni, virgolette e telefilm vari. Ma sono parole al vento, atte a giustificare un tornaconto immediato e nascondere-rimandare le conseguenze future.
Poi, ovviamente, non si può conservare l'ambiente come fosse un museo. Non ci sarebbe vita. Le attività, le strade, le opere in generale, servono, ma vanno appositamente studiate e ben inserite, senza sovrappiù e senza speculazioni utili solo al momento. Ecco perchè quando vedo certe cose, il termine manutenuto è arabo.
VeroMa è già stato detto che ormai Sagan è buono solo per fare ste robe da ex corridore?
E non oso immaginare sul forum mtb quelli che 'ah ma io ste robe le faccio ad occhi chiusi senza essere Sagan è nessuno mi fa pubblicità'
Fare sentieri di montagna idem, ma quando subentra la velocità e l'adrenalina sale, non è educativo.
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