Preparazione salita al Monte Grappa

fabio.carraro89 ha scritto:

Ciao a tutti, dopo un anno si può dire che sono nella medesima situazione, ho fatto un migliaio di km, stavolta un migliaio abbondante. Ho già affrontato Rotzo da Pedescala e Foza da Valstagna. Domani avrei intenzione di fare Enego da Primolano, salire ancora fino ad Enego 2000, attraversare la piana di Marcesina e poi scendere per Foza e Gallio, giro lunghissimo per le mie abitudini (sui 130 km, finora al massimo ne ho fatti 90, infatti domani punto a spezzarlo fermandomi a mangiare qualcosa da qualche parte) ma semplice dal punto di vista della difficoltà della salita. Sia Pedescala sia Foza le ho affrontate senza particolari problemi, addirittura Foza l'ho fatta pure in uno stato fisico non eccezionale visto che in quei giorni avevo continui disturbi intestinali. Vero è che ci ho messo 48 minuti a fare da Pedescala alla chiesa di Rotzo, ed addirittura 1 ora e 48 da Valstagna centro allo scollinamento di Foza, questo per farvi capire quale sia il mio ritmo e quanto piano vado in salita.
Il Grappa rimane un obiettivo dell'anno, volevo prima limitarmi ad arrivare a Campo Solagna, giusto per "prendere le misure" almeno a metà salita, ma sono leggermente pessimista. Prendendo come riferimento Foza, si, sono andato su senza particolari problemi, ma in cima ero stanco, ed il pensiero che dopo una salita simile si è più o meno a metà del Grappa, e quindi avrei davanti almeno altrettanto, mi sbatte non poco

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fabio.carraro89 ha scritto:

S Ora penso sia il momento di tentare il Grappa, come detto però la prima volta punterò ad arrivare a Camposolagna. Se vedo che ci arrivo in condizioni accettabili, o provo ad andare su subito oppure, come sarebbe mia intenzione, provo la salita completa la volta successiva.

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fabio.carraro89 ha scritto:

Sono riuscito a fare il giro che ho descritto, c'è stata una certa emozione nell'andare per la prima volta in vita mia sopra i 100 km (abbondantemente sopra, 125 in totale), ma è stata piuttosto probante. Tutto tranquillo fino ad Enego, qualche difficoltà in più fino al bivio Dori per il rifugio Valmaron, un parto gli ultimi 6 km dal bivio al rifugio, nonostante fossero decisamente poco impegnativi come pendenza. Qui penso sia venuto fuori lo scarso chilometraggio che ho, ulteriore dimostrazione è stato il pezzo di strada da Foza fino al bivio del monte corno sulla strada da Gallio a Lusiana (prendo questo riferimento perché da qui la discesa verso casa non ha più interruzioni significative). La settimana prima l'ho fatto di gran carriera, e stavo pure male, stavolta è stato infinito...naturale da un lato, avevo percorso molti più km, ma è anche un segnale che mi dice di non fare troppo lo splendido. Ora penso sia il momento di tentare il Grappa, come detto però la prima volta punterò ad arrivare a Camposolagna. Se vedo che ci arrivo in condizioni accettabili, o provo ad andare su subito oppure, come sarebbe mia intenzione, provo la salita completa la volta successiva.

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jacknipper ha scritto:

fil problema è più mentale perchè, obiettivamente, la salita è molto lunga, quasi infinita,

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3andrea ha scritto:

infinita no dai, se no uno si spaventa
certo è lunga, ma è anche molto varia, con il panorama che da ps lorenzo in su si apre sulla pianura un po ad ogni km e mette voglia di salire per avere la visuale libera
in ogni caso, la cima sa ripagare tutta la fatica fatta, provare per credere, difficilmente si trovano salite in grado di dare così tanta soddisfazione
.
ciao
a

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Lightwave ha scritto:

Falla partendo presto la mattina di una bella giornata in modo da evitare il solleone magari

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tombazosana ha scritto:

Comunque 2 borracce piene d'acqua sono obbligatorie alla partenza, è un peso utile, in più si trasforma in sudore lungo l'ascesa evaporando ed evita fastidiose fermate intermedie, anche se bere acqua tiepida non è il massimo ma idrata lo stesso, io parlo per me perché abitualmente mi fermo solo in cima.

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3andrea ha scritto:

verissimo, fare i primi tornanti con la canicola potrebbe costare caro, c' è un po di ombra ma sono duri e l'asfalto restituisce aria bollente, bisogna anche calcolare che ad andatura cicolturistica ci si mette circa 1h15/20/30/40 ad arrivare a campo solagna, e prima di acqua non ce n'è...
e poi al mattino presto si trova anche pochissimo traffico anche nei giorni festivi, cosa che non guasta di certo...
ciao
a
ps: eviterei di salire domenica 5 agosto, c'è una grossa manifestazione in cima (con gli ulitimi due km chiusi al traffico sin dalle 7 del mattino)
credo che i pullman saliranno già dalle 5-5.30 del mattino

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EMAC ha scritto:

Oggi a C Solagna a mezzogiorno c'erano 28 gradi , ho visto gente che saliva a quell'ora ,. Erano disintegrati , secondo me si rischia la vita in questa maniera.

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fabio.carraro89 ha scritto:

Come nove59 ha già avuto modo di sapere grazie a mio padre, sabato sono riuscito finalmente a fare per la prima volta il grappa. ci ho messo una vita, quasi 3 ore e mezza cercando di salire in maniera costante al mio passo, mantenendo una bassissima andatura anche nei tratti dove oggettivamente avrei anche potuto aumentarla un po', ma ho preferito non farmi prendere. l'ultimo tratto dopo il bivio per l'ossario è stato infinito, l'unica consolazione era che nessuno andava su in scioltezza, ma tutti (almeno tutti quelli che ho visto) erano quasi piantati ed andavano su pianissimo. peccato per la nebbia che ho trovato, cosa peraltro nemmeno così rara in cima, forse per questo motivo non riesco ancora a realizzare di aver fatto quella che, per me, per le mie capacità e per le mie possibilità, è stata una vera e propria impresa.

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fabio.carraro89 ha scritto:

Come nove59 ha già avuto modo di sapere grazie a mio padre, sabato sono riuscito finalmente a fare per la prima volta il grappa. ci ho messo una vita, quasi 3 ore e mezza cercando di salire in maniera costante al mio passo, mantenendo una bassissima andatura anche nei tratti dove oggettivamente avrei anche potuto aumentarla un po', ma ho preferito non farmi prendere. l'ultimo tratto dopo il bivio per l'ossario è stato infinito, l'unica consolazione era che nessuno andava su in scioltezza, ma tutti (almeno tutti quelli che ho visto) erano quasi piantati ed andavano su pianissimo. peccato per la nebbia che ho trovato, cosa peraltro nemmeno così rara in cima, forse per questo motivo non riesco ancora a realizzare di aver fatto quella che, per me, per le mie capacità e per le mie possibilità, è stata una vera e propria impresa.

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EMAC ha scritto:

Oggi a C Solagna a mezzogiorno c'erano 28 gradi , ho visto gente che saliva a quell'ora ,. Erano disintegrati , secondo me si rischia la vita in questa maniera.

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rampuzzolo ha scritto:

Ti gestisci e vai su con calma. se va male e salti giri la bici e in discesa recuperi e torni a casa comunque.

Non mi farei tutti sti patemi, sali da romano che è il più semplice anche se lungo, se l'obbiettivo è arrivare in cima sai che ti basta salire del tuo passo, portati gel vari per integrare e bevi tanto, allenati ancora un po' così sali meglio e le temperature si abbassano altrimenti adesso ti cucini sotto al sole.

Edit: essendo di Vicenza porti la macchina a Schio e da lì sali verso posina e passo xomo, o passo coe, valdastico fino a folgaria. Quando superi l'ora di sallita e vedi che non salti inizi già a farti un'idea. tieniti bene in mente di alimentarti con costanza, io in slaita preferisco gel e malto nella borraccia perchè masticare mi limita nella respirazione. ogni 40 min butta giù qualcosa e cerca di andare sempre su in riserva, parti molto piano, cerca di capire qual è la tua cadenza ideale. a me ha svoltato la gestione il powermeter ma anche con il cardio è fattibile.

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