Infatti non ha detto che una eventuale squadra sarebbe incentrata solo sul Belgio. Ha citato la Van Vleuten e la Van der Breggen che belghe non sono. Però ha fatto capire che una condizione necessaria, sarebbe che l'ossatura, almeno in parte sia belga e che in assenza di tale condizione, in un panorama che anche tu definisci desolante, non ha intenzione di fare una squadra a tutti i costi, perchè lui "non fa l'assistente sociale". Nell'ottica che lui è un privato e che di quello campa mi sembra un ragionamento assolutamente lineare. Non è a lui che spetta la crescita e la promozione del movimento. Semmai alla federazione. Sono lì per quello. Lui no.a parte che c'è anche Lotte Kopecky (nona nel ranking mondiale), nella sua squadra maschile, su 32 atleti del rooster, i belgi sono solo dieci (di cui due o tre carneadi)...
comunque è vero che il panorama del ciclismo femminile belga è abbastanza desolante (come anche nel ciclocross, nonostante le vittorie iridate di Sanne Cant), il che è abbastanza strano per un paese di così grande tradizione ciclistica.
In sostanza mi sembra una polemica creata ad arte dai soliti giornalai e ripresa e alimentata superficialmente da lettori distratti. A me piace di solito leggere quantomeno gli articoli, che spesso già quelli, come in questo caso, smontano i titoloni che li sormontano.
Se pensiamo che l'articolo che ho postato, nel titolo scrive la parola "misoginia" (agevolo: sostantivo femminile,
Atteggiamento di avversione o repulsione per la donna), ce ne sarebbe quasi per una querela. Veramente feccia giornalistica.
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