Pro stagione 2024

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Qua si dice che i soldi mandano anche l'acqua all' insù...
Si vero. Ma così facendo prima o poi il mare resta senza acqua e le conseguenze si pagano. L'essersi accontentati di una "mancia" oggi apre scenari imprevedibili domani. In un mercato in cui contano solo i soldi ma dove non ne girano tanti e solo pochi ce li hanno alla fine il sistema implode. Da questo punto di vista ci vogliono regole ben ferree per evitare il crollo. In questo il mondo NBA è un modello. Non che lì non straccino contratti o facciano scambi ma già il salary cup e la possibilità di prime scelte alle più deboli rende tutto molto competitivo e dà possibilità di vittoria a rotazione se non a tutti almeno a tanti. E nessuna partita è scontata in partenza anche tra la prima e l'ultima (o quasi).
 
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dinute

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non fare la San Remo per uno come WVA è un peccato.... magari capita l'anno che dopo il poggio sono in 10/15 e con una fagianata alla Stuyven si vince
Non penso che gli rovini tutta la preparazione per il nord
Forse vuole evitare una trasferta. Il fatto che corra tutte le classiche in Belgio mi fa pensare che abbia preso la decisione per evitarsi viaggi ava nti e indietro
 
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Ser pecora

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Stessa cosa per NFL e gli altri sport USA, un'altro mondo veramente che non vedremo mai in europa, tanto meno nel cosidetto "frugale" nord.

Perché sono sistemi che si basano su modelli completamente diversi ed improponibili nel mondo del ciclismo, a cominciare dai draft universitari per finire con il legame geografico a dei posti, ma anche li ci sono i rovesci della medaglia. Sistemi perfetti non ce ne sono.
 

Skardy

Siòr
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Diversità ce ne sono perchè diverso è il contesto e il tipo di sport. Però non direi che sia del tutto improponibile se viene riformato anche il sistema ciclismo. Intanto sono legati geograficamente solo in parte. Le franchigie ogni tanto cambiano città. Quelle storiche meno ( i Celtics sono di Boston da sempre ma ad esempio i Lakers non sono sempre stati a LA) ma succede. E il sistema WT potrebbe essere assimilato al sistema NBA. Perchè il draft non potrebbe a prescindere essere ripetuto nel ciclismo? Anche qui ci sono serie minori (le professional o le giovanili) da cui pescano le squadre prò. Idem il Salary cup. E' chiaro che non sto parlando di prendere quel sistema tout court e calarlo nel ciclismo. Ci sono tutta una serie di cose che si dovrebbero modificare e adattare ma sono regole attuative. E' il principio di fondo che andrebbe adottato. Un qualcosa di mutualistico che consenta a tutti (o quasi) di competere a giro. Se invece si consente ai forti di fare i forti e ci si accontenta di qualche soldino oggi come nella querelle Jumbo/Bora il margine tra poveri e ricchi non può che crescere e questi ultimi potranno sempre più contattare corridori sotto contratto (in teoria vietato) per proporgli situazioni più vantaggiose e offrendo loro di pagare eventuali penali multe eccetera. Non bisogna consentire ai soldi di aggirare ogni regola. Qualcuna si ma i contratti sono alla base dei sistemi. Così il grande mangia il piccolo e io credo che nel ciclismo il sopravvivere di pochi grandi non sia positivo. Di base non lo è mai in nessuno sport secondo me. Bora per me ha sbagliato. Ha guardato all'uovo oggi ma ha creato o alimentato un precedente che nel domani può essere pericoloso.
 
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Ser pecora

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Le squadre cambiano città negli Usa (raramente), ma non cambiano nome innanzitutto. Hanno un "brand" che si portano dietro e gli fa guadagnare miliardi in merchandising. Nel ciclismo, con gli sponsor che vanno e vengono e fanno cambiare il nome a tutta la squadra non è possibile.
Il draft sarebbe possibile, ma negli sport Usa non viene fatto con "serie minori", che nel ciclismo a volte competono assieme alle WT, ma con le università, ed è tutto basato sul fatto che i giocatori delle università non sono professionisti (in teoria). Comunque questo, si, volendo si potrebbe anche mutuare in qualche modo credo (dalle U23 ad es. anche se ora con gli squadroni che se le fanno da sole diventa complicato anche li).
Il salary cap è costantemente sforato dalle squadre Usa, basket o football che siano, grazie alla ristrutturazione dei contratti dei giocatori, che avviene anche durante la stagione proprio per trovare fondi per acquisire nuovi giocatori. E' un sistema che in linea di massima garantisce una certa equità nel medio-lungo periodo, ma nel breve anche no.

Che un cambiamento nel ciclismo sia auspicabile mi pare chiaro, ma la soluzione perfetta non c'è. E soprattutto va scelta bene in base al contesto. Tutto sommato i grandi budget degli squadroni hanno portato al rialzo anche tutte le altre. Casomai il divario improponibile lo si sta avendo con le conti, ma....il sogno di tanti team manager non è proprio quello di avere una sorta di super-league? Di fatto un po' lo si sta avendo.....

Il grosso problema, specifico del ciclismo, è la mancanza di stabilità con gli sponsor ed il fatto che lo sport lo fanno gli eventi (le corse) e non i corridori e le squadre. E no, lo sciopero dei corridori non cambierebbe un bel niente.
 

dinute

Maglia Gialla
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Passaggio effettuato invece. Qualcuno ha pagato il trasferimento, o la Visma o Cian stesso, ma è cosa fatta (evidentemente, visto che gli olandesi non sono cosi scemi da presentarlo ufficialmente senza esserne sicuri).
Vista l'inutilità delle regole UCI da adesso in avanti nei contratti dovranno indicare delle clausule rescissorie per tutti i corridori
 

Ser pecora

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beh, dopo tutto questo tam tam mediatico, il prossimo anno, Cian, non dovrebbe correre con troppa pressione addosso

La pressione ce l'aveva comunque perché è forte e sotto i riflettori. Lontano dal tam tam, nella sostanza in questi giorni ci sono almeno 3 corridori che hanno fatto la stessa cosa di Cian: Milesi, Brenner e Sarah Gigante.
 
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La pressione ce l'aveva comunque perché è forte e sotto i riflettori. Lontano dal tam tam, nella sostanza in questi giorni ci sono almeno 3 corridori che hanno fatto la stessa cosa di Cian: Milesi, Brenner e Sarah Gigante.

sicuro, però, diciamo che, se prima ne aveva un po', ora il livello è leggermente aumentato

Poi, ok il forum è un "micro cosmo", ma mi immagino già, qui, certi commenti, non dovesse fare "molto" bene
 

Ser pecora

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sicuro, però, diciamo che, se prima ne aveva un po', ora il livello è leggermente aumentato

Poi, ok il forum è un "micro cosmo", ma mi immagino già, qui, certi commenti, non dovesse fare "molto" bene

Quello no, tra l'altro è belga, quindi viene da un paese in cui il ciclismo è preso piuttosto seriamente. Già l'anno scorso avevano attaccato con "il nuovo Remco"....all'anima della pressione...

Nella serie su Ullrich mi ha fatto impressione Lance, che ha detto: "io ho avuto la fortuna di venire da un paese in cui il ciclismo non lo fa nessuno e non interessa a nessuno. Fossi stato europeo sarei finito come loro" (riferendosi a Ullrich e Pantani).
 

sembola

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Il modello NBA e degli sport USA funziona in quella realtà, ma è inapplicabile al ciclismo (ed anche agli altri sport) da qualsiasi punto di vista.

Per prima cosa perchè possa funzionare è necessario un sistema chiuso a "franchigie", altrimenti qualsiasi salary (o budget) cap è impossibile da far rispettare.

Secondariamente, si basa principalmente sugli introiti dei diritti televisivi, che vengono incassati dalla lega delle squadre e girati alle squadre.

Ma esistono anche gli incassi "diretti", visto che le società vendono i biglietti dello stadio, e quelli del merchandasing: incassi che sono legati alla territorialità della squadra.


Nel ciclismo, ed in tutti gli sport sotto l'egida delle Federazioni nazionali ed internazionali i sistemi non sono chiusi per definizione (esistono varie categorie con promozioni e retrocessioni) ed in più sono sistemi multipli per paese: per cui è sostanzialmente impossibile stabilire un budget cap fisso a meno di mettere d'accordo tutte le leghe (e poi arriva quella saudita...).

Nel ciclismo, a differenza di qualsiasi altro sport pro, i diritti televisivi sono di totale pertinenza degli organizzatori delle gare. E non esiste nè legame territoriale, per cui si comprano le maglie dalla squadra della tua città, nè i biglietti da pagare per assistere alle corse.


Ci sarebbe poi anche da discutere sulla valenza di una regular season NBA trascinata in decine di partite sostanzialmente inutili buone solo per far cassa, ma la questione era puramente economica...
 

dinute

Maglia Gialla
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Ma non è che nel calcio, della formula uno, nell'NBA i manager delle squadre non lottano ogni giorno per i soldi, per le difficoltà economiche...che pia illusione. Sembra solo che i poveri Lefevere e Madiot facciano questa vitaccia (cito loro perchè se ne lamentano spesso rimpangiendo il tempo passato quando potevano dedicarsi di più alla gestione sportiva).

Comunque faccio notare che nel ciclismo la trattativa è tra organizzatori (società quotate in borsa con valori miliardari in euro) e società sportive che valgono una decina di milioni di euro (un capannone, due bus, 4 camion e una decina di macchine in leasing...). Anche fossero unite tra di loro, e non lo sono, la strada della trattativa è un po' in salita.
 

Skardy

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Vero ma cosa c'entra con le regole? Ti ho detto che cambiano città per "obiettare" al vincolo geografico di cui parlavi. A maggior ragione se nel ciclismo le squadre sono "volatili" come giustamente affermi si dovrebbe fare in modo che almeno ci siano delle regole stabili a tutela di tutti.
L'obiettivo deve essere il medio lungo periodo e non il breve. Anche in NBA ci sono le dinastie a volte (Lakers Celtics Bulls San Antonio Warriors) anche se ad esempio negli ultimi 5 anni hanno vinto il titolo 5 squadre diverse ma tutti sanno che operando bene una speranza c'è per tutti e quella che quest'anno è una squadra da retrocessione l'anno prossimo può vincere il titolo. E viceversa.
Il modello di sport europeo invece è per pochi. Poi è chiaro che come dici la situazione perfetta non può esserci ma ce ne sarò ben una migliore di altre. Il ciclismo deve scegliere se andare verso un sistema europeo in cui siamo quasi al taglione ma così come è prima o poi implode (anche il calcio rischia nonostante il seguito che ha che è un bonus pesantissimo) o andare verso un sistema NBA. In questa occasione ha scelto male per me.

Di fatto la NBA è una superleague tanto negli USA quanto nel mondo. Ma mi sembra funzioni piuttosto bene. Non perfetta questo no.
Il modello NBA e degli sport USA funziona in quella realtà, ..........
Come spiegato successivamente non sarebbe da calarlo tout court nel ciclismo. Lo so anche io che è diverso il contesto. Sarebbe da prendere a esempio principalmente come esempio di mutualità e competitività a giro adattando i principi al sistema ciclismo.
 

sembola

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Il vincolo geografico rimane. Diverso, nel senso che da Oakland ti sposti a Las Vegas (Raiders, NFL), ma comunque hai la garanzia di uno stadio pieno e un indotto nel merchandising, che te frega se la maglia te la compra uno del Nevada invece che un californiano?


L'obiettivo deve essere il medio lungo periodo e non il breve.
Nel lungo periodo saremo tutti morti (cit.).
Citazioni a parte il tempo delle scelte lungimirante è bello che passato, e non solo nelle cose inutili ma importanti come lo sport...

Il problema è che la mutualità la metti in piedi con gli introiti, se mancano quelli salta tutto prima di incominciare. In Premier League i diritti tv vengono divisi per il 50% in parti uguali, ma si parla di 4 miliardi di euro all'anno, in NFL si divide in parti uguali ma sono sette miliardi e mezzo all'anno. Con torte di questa dimensione (e con pochissimi commensali) è più facile fare fette uguali... e il ciclismo è in grado di suddividere zero.
 

Ser pecora

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Vero ma cosa c'entra con le regole?

Appunto, cosa c'entrano le regole con le squadre che cambiano città?

Comunque il discorso delle regole lo ha spiegato bene sembola: gli sport Usa sono totalmente "chiusi" e gestiti tutto in interno (sanzioni, doping, etc..) mentre il ciclismo è gestito tramite federazioni. Infatti le solite chiacchere sull'UCI sono pura accademia: è un ente terzo in balia delle regole diverse delle stesse federazioni che lo compongono, dei codici di leggi diverse dei vari paesi, che si affida ad altri enti per questioni specifiche (Tas, Wada)....diretto dal sindaco di un paesino di 9000 abitanti....il CEO della NFL prende 65 milioni di dollari all'anno...
 
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Siòr
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Va bene allora siccome le cose attualmente sono diverse lasciamole (noi in senso lato) tali e permettiamo a un ventenne di andarsene quando gli pare mentre la parte lesa si accontenta di una mancetta. Basta poi non lamentarsi del dilettantismo in cui sguazza il ciclismo mondiale per non voler prendere dalla massima espressione del professionismo degli spunti utili. Spunti solo spunti mi sembrava di averlo già chiarito non calare tout court le loro regole in una realtà diversa.
 

Classifica generale Winter Cup 2024