Leggo nomi di giovani ciclisti italiani che saranno pur forti, talentuosi e dal futuro radioso, ma che purtroppo per noi italiani nulla hanno a che vedere con Remco. Ma proprio nulla. Già solo le vittorie ottenute dal belga in un anno e due mesi di gare più della metà dei suoi colleghi di gruppo non le metterà mai insieme in una carriera intera. Oltre a questo, e a quello che presumibilmente farà in futuro, va aggiunto che nel suo paese è già una superstar. Giusto per far capire il livello, HLN gli dedica una serie documentaristica dal titolo "Io sono Remco" dove puntata per puntata si seguono: i suoi preparativi, le gare, il sostegno della sua famiglia e gli ostacoli che incontra nel suo percorso di successo: tutto è coperto. Con il Giro e le Olimpiadi come culmine.
Ha vinto il premio sportivo dell'anno 2019 davanti a calciatori di fama mondiale come Lukaku, De Bruyne, Hazard...
Quindi bravi i nostri Oldani, Fancellu, Fabbro, Aleotti (ecco lui non sapevo proprio chi fosse, pur reputando di avere una buona conoscenza sul tema... figurarsi fuori dal forum dove oltre a Nibali c'è il deserto...) ma sono lontani davvero anni luce da Remco.