Le scarpe da trail, tra le altre cose, hanno anche suole differenti fatte proprio per evitare che i sassi ed il fango vi si fermino. Se corri spesso solo su strade bianche le A3 vanno bene (molti trail runner le usano in condizioni non troppo estreme) ma se ti spingi oltre valuta l'acquisto di un paio di scarpe da trail all-round, in linea di massima Brooks, Salomon, Mizuno hanno tutti una scarpa simile (Cascapedia, Speed Cross, Ascend) se cerchi tra i modelli meno recenti non devi nemmeno svenarti, basta che prima le provi perchè non tutti sono allineati come vestibilità, in particolare Brooks e Salomon.
Io non ho simpatia per scarpe Nike da running, mi sembrano scarpe poco tecniche, eccessivamente morbide e comunque assolutamente controindicate per qualsiasi cosa non sia cemento o asfalto. Parlo per esperienza indiretta non avendole mai provate, ma molti mi confermano di averle abbandonate non appena i ritmi sono saliti per altre scarpe più secche e reattive.
per quanto anche io non ami Nike, ma sopratutto per l'avampiede troppo stretto (non potrei mai usarle), bisogna fare un distinguo tra le Nike A3 e simili, dei pantofoloni e alcune scarpe da gara serie, che sono notevoli. E lì sì che ha scarpe notevoli, tecniche perchè capaci di influire poco sulla dinamica del piede e con una buona tomaia.
P.S.: la reattività di una scarpa non è un indice assoluto, dipende dalle caratteristiche muscolari dell'atleta.
Funziona per le fessure orizzontali, mentre da quelle verticali i sassi devo levarli a mano. In realtà il vero problema è con il fango.
Vorrà dire che per argini e sentieri continuerò con le asics finché non si esauriscono e poi mi procurerò qualcosa di più adatto anche al trail.
Sì, effettivamente meglio evitarle in trail, anche per il tipo di suola. Oltretutto se dovessi beccare malamente un sasso di lato non hanno una tomaia fatta per reggere il colpo.
Per quanto mi riguarda ieri mi sono beccato uno stop di almeno 30 gg., porc!
Riscaldamento prima di una partita di pallavolo, mi allungo a destra, sul polpaccio che aveva subito una contrattura una decina di giorni fa (quasi del tutto recuperata, avevo mobilità piena, apparentemente) e sento il classico schiocco: distrazione muscolare (quello definito strappo, comunemente), di entità da definirsi con ecografia in settimana... Bisogna vedere quante fibre muscolari si sono rotte e quindi capire i tempi di stop e le modalità di recupero.
Ora cammino a malapena.
Peccato, quest'anno a gennaio e febbraio volevo fare la stagione di cross nella mia regione e non sarà possibile. Se tutto va bene a gennaio dovrò reiniziare a corricchiare...