guarda, prima di ragionare servirebbe saper leggere...
Perché io non ho scritto nessun "assunto" per cui in uk vanno più forte perché hanno le bici più veloci, o i caschi migliori (tanto più che questo materiale lo usano su pista, mentre su strada usano materiale italiano).
E non ho scritto che il materiale italiano fa schifo, ma ho chiesto se le federazioni degli altri paesi "investono" come quella britannica (che è il tema dell'articolo).
Qui ormai siamo al delirio per cui devo giustificarmi non di quello che ho scritto, ma di quello che non capisce chi legge (legge?).
Comico poi il finale "ragionate" (ci stava meglio il classico "meditate, gente meditate" che chiude ormai 8 commenti su 10 in rete) anticipato da argomenti solidi, circostanziati e soprattutto in tema come:
-i ristoranti pieni in italia
-lo pseudorazzismo contro il made in china
-il paese più bello del mondo dove si mangia bene
-tutto il mondo ci invidia
-i britannici tutti dopati mentre gli altri tutti a pane ed acqua
-e, ciliegina, l'indimenticabile marco
mi arrendo.
Machissenefrega! Si mangia bene in Italia!!
Si si vero .... abbiamo anche un clima che tutti ci invidiano ... specialmente gli Inglesi!
Infatti, che se li tengano i loro velodromi coperti!
A noi bastano il Vigorelli e le piste in cemento sempre baciate dal sole!!
*questo post è gentilmente sponsorizzato dalla British Cycling Federation
Vergogna,
è ora di finiamola di postare bici orrende che sembrano mandorlate....
...Fortunatamente all'estero, al contrario di alcuni di voi, il Made in Italy è ancora uno status symbol, sono invidiosi di noi, di come mangiamo, di come beviamo, di come ci vestiamo, delle nostre auto, dei nostri paesaggi, delle nostre città, delle nostre donne, del nostro stile di vita e perchè no delle nostre bici. E vorrebbero acciuffarsi questo "boccone del Re" a prezzi di saldo.
i dubbi sono che gli investimenti (anche tecnologici) da soli siano sufficienti a giustificare i risultati degli ultimi anni. Non capisco bene poi perchè dovrebbero investire in materiali che non possono usare, capirei in una Università che fa ricerca di base...
non facciamoci prendere per il culo discutendo sull'assunto: "vanno più forte perchè hanno le bici più veloci" che è solamente una gran cazzata e mi fa pensare nella migliore delle ipotesi ad un'operazione commerciale e nella peggiore al detto latino: Excusatio non petita, accusatio manifesta...
Oggi infatti copiando i brevetti inglesi, ho preso il trapano e fatto due bei buconi al casco poi mi avanzavano dei volant e li ho applicati sulle maniche della giacca da ciclismo, una via di mezzo tra il freddy Mercury e le danzatrici brasiliane del carnevale di Rio, e devo dire che in pianura ho avuto la sensazione di andare decisamente piu' forte.
Ecco, appunto: non avendo nulla da argomentare la si butta sul goliardico.
Questa si che' e' un grande e invidiabile caratteristica Italiana. Il senso per il ridicolo. Peccato che non sempre sia appropriato.
In questo caso c'e' ben poco da ridere visto che, ciclisticamente parlando, viviamo sugli allori di un passato che si fa sempre piu' remoto.
Ecco, appunto: non avendo nulla da argomentare la si butta sul goliardico.
La federazione Inglese raccoglie fondi attraverso sponsorizzazioni che re-investe in ricerca e strutture. La nostra Federciclismo lascia marcire un impianto storico come il Vigorelli o genialmente lo affitta per altri sport tipo Football Americano e paga mazzette per portare il Giro all'estero.
Guarda, prima di ragionare servirebbe saper leggere...
Perché io non ho scritto nessun "assunto" per cui in UK vanno più forte perché hanno le bici più veloci, o i caschi migliori (tanto più che questo materiale lo usano su pista, mentre su strada usano materiale italiano).
E non ho scritto che il materiale italiano fa schifo, ma ho chiesto se le federazioni degli altri paesi "investono" come quella britannica (che è il tema dell'articolo).
Qui ormai siamo al delirio per cui devo giustificarmi non di quello che ho scritto, ma di quello che non capisce chi legge (legge?).
Comico poi il finale "ragionate" (ci stava meglio il classico "meditate, gente meditate" che chiude ormai 8 commenti su 10 in rete) anticipato da argomenti solidi, circostanziati e soprattutto in tema come:
-i ristoranti pieni in Italia
-lo pseudorazzismo contro il made in china
-il paese più bello del mondo dove si mangia bene
-tutto il mondo ci invidia
-i britannici tutti dopati mentre gli altri tutti a pane ed acqua
-e, ciliegina, l'indimenticabile Marco
Caro sergino, vorrei fare alcune precisazioni ai tuo post, il mio non era un intervento goliardico ma ironico, e visto che le parole, come diceva Nanni Moretti sono importanti, c'è una bella differenza tra i due significati.
Per essere più chiaro, l'ironia era nel fatto che fare due buchi ad un casco ed applicare dei pezzetti di stoffa alle maniche della giacca e chiamare ste stronzate brevetti segretissimi mi sembra ridicolo, alloro come vogliamo chiamare i brevetti di Campagnolo degli sganci rapidi e degli ergopower, I segreti di Fatima?
Sul fatto dell'argomentare poi credo di essere stato abbastanza chiaro nel primo post.
Io non ho mai parlato di Federazione Italiana o Inglese ma solo di industria Italiana ed Inglese, perchè con la ricerca di materiali la Federazione Italiana non c'entra nulla. La ricerca è compito dell'industria Italiana che ha i soldi e le capacità per farla, e se fa' centro, come spesso faceva in passato, poi avra' degli utili. Poi ovviamente la Federazione ha delle responsabilità ma non quelle della mancata ricerca.
Un caro ringraziamento va infine a Ser Pecora che, ha estrapolato alcuni punti del mio intervento togliendoli dal contesto generale, e con impeccabile metodo boffo ed, in perfetto stile british, mi ha fatto passare per un cojone, tipo Pizza e mandolino.
Alla prossima.
il mio non era un intervento goliardico ma ironico, e visto che le parole, come diceva Nanni Moretti sono importanti, c'è una bella differenza tra i due significati.
...e' proprio su questo macroscopico dettaglio che vorrei ti soffermassi: non c'e' distinzione (non dovrebbe esserci ma in Italia fa' alternativo immaginare che ci sia) tra Federazione Ciclistiche e Industria Ciclistica. Senza l'una l'altra non ha senso di esistere e vice versa.Io non ho mai parlato di Federazione Italiana o Inglese ma solo di industria Italiana ed Inglese, perchè con la ricerca di materiali la Federazione Italiana non c'entra nulla.
Per essere più chiaro, l'ironia era nel fatto che fare due buchi ad un casco ed applicare dei pezzetti di stoffa alle maniche della giacca e chiamare ste stronzate brevetti segretissimi mi sembra ridicolo, alloro come vogliamo chiamare i brevetti di Campagnolo degli sganci rapidi e degli ergopower, I segreti di Fatima?
Io non ho mai parlato di Federazione Italiana o Inglese ma solo di industria Italiana ed Inglese
Un caro ringraziamento va infine a Ser Pecora che, ha estrapolato alcuni punti del mio intervento togliendoli dal contesto generale, e con impeccabile metodo boffo ed, in perfetto stile british, mi ha fatto passare per un cojone, tipo Pizza e mandolino.
Alla prossima.
Infine arriva sto Ser Pecora posta una bici orrenda che sembra un telaio made in China, fatto anche abbastanza male, ed alcuni di voi abboccano e gli danno anche ragione dicendo che sono bravissimi a fare le bici, sono i migliori tecnici perchè fanno gruppo e che l'Italia fa schifo in tutto anche nel realizzare le bici
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