Alimentazione Si dimagrisce con l'allenamento a digiuno?

bicilook

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Giusto. Il post aperto chiede se si dimagrisci a digiuno, da qui la mia risposta e di stare attenti al catabolismo carico muscolare.
Quanto scritto in precedenza:

- alla mattina parti sempre a digiuno, nel senso che quello che mangi a colazione è disponibile meglio che vada dopo 1,5h (quindi meglio prendere dei prodotti specifici per accelerare la disponibilità al più presto e poi inizia la disponibilità del resto della colazione in più cibo durante la competizione - vedi GF).
- se inizi a pedalare senza colazione con valori medio-veloce deve essere breve per non deve intaccare i muscoli, oppure fondo lento per consumare calorie/grassi.
Io faccio colazione alle 7 e parto in bici alle 8.30.
Se parto a digiuno...vado all'altro mondo sicuro.
Non vado nemmeno a comprare il pane in macchina a digiuno.
 

straker

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Stiamo mischiando un po’ di cose.

I grassi bruciano prima delle proteine, ma hanno bisogno di glicogeno per essere bruciati, a meno che non si attivi il metabolismo dei ketoni (ma questo è un altro argomento, per attivare il metabolismo dei ketoni bisogna abolire completamente i carboidrati dalla dieta per un po’ di tempo).
Se ti alleni a digiuno e durante un'allenamento di lunga durata svuoti il glicogeno, si preleva l'energia in maggior parte dal muscolo non dai grassi.
L’allenamento lento al mattino a digiuno aiuta ad allenare il fisico a bruciare i grassi in alta percentuale, insieme al glicogeno, ed è un’alternativa agli allenamento lunghi lenti, necessari quando si prepara una maratona ad esempio.

Se non si è allenati a bruciare i grassi come combustibile e si forza il ritmo in condizioni di deplezione di glicogeno il corpo attinge alle proteine, quindi gli allenamenti a digiuno non vanno forzati troppo.
La domanda del post è se allenarsi a digiuno aiuta al dimagrimento.

L’allenamento a digiuno mirato al dimagrimento non sembra avere un’efficacia maggiore rispetto ad un allenamento preceduto dalla colazione. Se fosse così facile ci sarebbero molti ciclisti amatori più magri.
È bene ricordare che la massima produzione di cortisolo (conosciuto soprattutto come ormone dello stress) nell’arco delle 24 ore, avviene proprio di primo mattino. Il cortisolo non aiuta il dimagrimento.
 

garbino289

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La deplezione proteica dopo un allenamento a digiuno è un falso mito duro da sfatare.
Il corpo umano ha meccanismi molto efficienti per affrontare la scarsa disponibilità di cibo. Un individuo in buona salute può tollerare fino a 5 gg di digiuno senza intaccare sensibilmente le proteine strutturali del corpo.
Il grasso è semplicemente l’energia alimentare immagazzinata dal corpo. Quindi no, il corpo non brucia i muscoli a fini energetici, fintanto che buona parte delle riserve di grasso non vengono esaurite.
Pensiamo all'uomo primitivo che basava la propria alimentazione sulla caccia e mangiava saltuariamente...
Se i suoi muscoli dopo alcuni giorni senza cibo non fossero stati efficienti per una nuova battuta di caccia (o per fuggire da un pericolo), ci saremmo estinti da tempo...
 
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...il corpo umano non è una macchina perfetta.... Anche perché, anche se è sotto gli occhi di tutti, per bruciare 1 gr di carboidrati l'organismo spende 4cal, 1 gr di proteine sempre 4 Cal, 1 gr di grassi 9 Cal... Ergo, secondo voi dopo i carboidrati, cosa preferisce usare l'organismo ? Le proteine dove può consumare solo 4 Cal o i grassi dove invece deve spenderne ben 9?
Mi è venuto in mente il disastro aereo sulle Ande (13 ottobre 1972), trovarono i superstiti con poco muscolo e con del grasso in corpo :-)xxxx chissà perchè e non solo per il freddo!
 

straker

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La deplezione proteica dopo un allenamento a digiuno è un falso mito duro da sfatare.
Il corpo umano ha meccanismi molto efficienti per affrontare la scarsa disponibilità di cibo. Un individuo in buona salute può tollerare fino a 5 gg di digiuno senza intaccare sensibilmente le proteine strutturali del corpo.
Il grasso è semplicemente l’energia alimentare immagazzinata dal corpo. Quindi no, il corpo non brucia i muscoli a fini energetici, fintanto che buona parte delle riserve di grasso non vengono esaurite.
Pensiamo all'uomo primitivo che basava la propria alimentazione sulla caccia e mangiava saltuariamente...
Se i suoi muscoli dopo alcuni giorni senza cibo non fossero stati efficienti per una nuova battuta di caccia (o per fuggire da un pericolo), ci saremmo estinti da tempo...
Dipende che allenamento vuoi considerare nel tuo concetto. Se vai oltre il veloce il fisico prende energia dove può prenderla a minori costo energetico. Spiegami le crisi di fame nonostante il grasso presente.
 
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Spiegami le crisi di fame nonostante il grasso presente.
I grassi bruciano al fuoco dei carboidrati” perché affinchè il metabolismo lipidico proceda tramite il ciclo di Krebs, sono necessari i carboidrati per la formazione dell'ossalacetato. In un certo senso, i grassi dipendono metabolicamente dai carboidrati, ma in realtà anche dalle proteine e dai corpi chetonici.
 
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Bisogna calcolare che la prima mezz'ora, 3/4 d'ora massimo, si bruciano il glicogeno ematico ed epatico... Dopo questi allora, procedendo ad una certa andatura, si cominciano a consumare i grassi... Per "accorciare" i tempi, si dovrebbe già cominciare con la cena della sera precedente ad eliminare ogni fonte di carboidrati...
Non è cosi’, il corpo consuma i grassi da subito se percepisce uno sforzo leggero, quindi se ti alleni opportunamente (ovvero con lunghe sessioni a ritmo aerobico) puoi andare anche molto veloce e bruciare un’alta percentuale di grassi
 
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...il corpo umano non è una macchina perfetta.... Anche perché, anche se è sotto gli occhi di tutti, per bruciare 1 gr di carboidrati l'organismo spende 4cal, 1 gr di proteine sempre 4 Cal, 1 gr di grassi 9 Cal... Ergo, secondo voi dopo i carboidrati, cosa preferisce usare l'organismo ? Le proteine dove può consumare solo 4 Cal o i grassi dove invece deve spenderne ben 9?
Questa cosa è semplicemente sbagliata, i valori che hai scritto sono il contenuto calorico dei diversi alimenti (carboidrati, proteine e grassi), non il costo energetico del loro utilizzo
 
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Se ti alleni a digiuno e durante un'allenamento di lunga durata svuoti il glicogeno, si preleva l'energia in maggior parte dal muscolo non dai grassi.
Dipende dall’intensita’ dello sforzo e dal livello di allenamento
La domanda del post è se allenarsi a digiuno aiuta al dimagrimento.

L’allenamento a digiuno mirato al dimagrimento non sembra avere un’efficacia maggiore rispetto ad un allenamento preceduto dalla colazione. Se fosse così facile ci sarebbero molti ciclisti amatori più magri.
È bene ricordare che la massima produzione di cortisolo (conosciuto soprattutto come ormone dello stress) nell’arco delle 24 ore, avviene proprio di primo mattino. Il cortisolo non aiuta il dimagrimento.
Su questo sono d’accordo, l’unica cosa che conta ai fini del dimagrimento è il bilancio calorico (calorie immesse -calorie consumate)
 
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garbino289

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Il metabolismo energetico non avviene per compartimenti stagni, ma in ogni momento vi è il contributo di tutti e tre i macronutrienti, seppure in proporzioni diverse.
In condizioni di carenza di cho, ovviamente l'ossidazione degli acidi grassi (via metabolica lenta) diventa preponderante ed anche la gluconeogenesi (via più rapida) aumenta.
La crisi di fame rappresenterebbe semplicemente un meccanismo di autoprotezione del corpo che ci dice:
"ehi amico, fermati immediatamente altrimenti cannibalizzerai i tuoi muscoli"....Questo non posso permettere che avvenga. E ti blocca.
Alcuni studi dicono in realtà che un lieve aumento del catabolismo proteico avverrebbe prevalentemente all'inizio dello sforzo, prima che l'ossidazione dei lipidi arrivi a regime.
Si tratterebbe comunque di fenomeni quantitativamente limitati non i grado di inficiare le performance...
 
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dico pure io la mia
l' ossidazione degli acidi grassi e' un a via prioritari ma lenta ad attivarsi e a produrre ATP . il max consumo di FAT si ha nel ciclismo nella zona2 (su 6/7 zone) dopo adeguato riscaldamento poi si passa all'utilizzo sempre maggiore di CHO e di proteine nei casi specifici e/o estremi (il consumo nel ciclismo dovrebbe essere comunque 1,7/2 gr x kg)
cosa inibisci il consumo di grassi? principalmente l'iperglicemia che stimola l'insulina , le catecolamine (adrenalina noradrenalina) ed il lattato
quindi partire con un grosso carico glicemico tale da alzare la glicemia e produrre insulina a colazione, è buono se si fa una gara , non va bene se si vuole allenare il motore lipidico e stimolare al massimo l'ossidazione dei grassi , non va bene fare subito o prima intensità o eccitarsi perché uno ti sorpassato..

dopodiché' il dimagrimento non ha nulla a che fare con la colazione ne' con la via metabolica utilizzata ma bensi' col bilancio calorico , potrei mangiare un bue a colazione ma se poi consumo piu' calorie di quelle introdotte e utilizzate per sopravvivere , dimagrisco.
 

Lumi

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dico pure io la mia
l' ossidazione degli acidi grassi e' un a via prioritari ma lenta ad attivarsi e a produrre ATP . il max consumo di FAT si ha nel ciclismo nella zona2 (su 6/7 zone) dopo adeguato riscaldamento poi si passa all'utilizzo sempre maggiore di CHO e di proteine nei casi specifici e/o estremi (il consumo nel ciclismo dovrebbe essere comunque 1,7/2 gr x kg)
cosa inibisci il consumo di grassi? principalmente l'iperglicemia che stimola l'insulina , le catecolamine (adrenalina noradrenalina) ed il lattato
quindi partire con un grosso carico glicemico tale da alzare la glicemia e produrre insulina a colazione, è buono se si fa una gara , non va bene se si vuole allenare il motore lipidico e stimolare al massimo l'ossidazione dei grassi , non va bene fare subito o prima intensità o eccitarsi perché uno ti sorpassato..

dopodiché' il dimagrimento non ha nulla a che fare con la colazione ne' con la via metabolica utilizzata ma bensi' col bilancio calorico , potrei mangiare un bue a colazione ma se poi consumo piu' calorie di quelle introdotte e utilizzate per sopravvivere , dimagrisco.
Si’ piu’ o meno e’ cosi’, gli studi piu’ seri su questo argomento sono quelli relativi alla corsa e in particolare alla distanza della maratona, dove è impossibile arrivare in fondo con le sole riserve di glicogeno, quindi bisogna ottimizzare il mix di grassi bruciati ad andatura sostenuta (ovvero abituare il corpo a bruciare grassi anche quando di corre a 20 km/h!!!, parlo dei campioni top ovviamente.

solo cosi’ si evita il famoso muro del maratoneta. L’allenamento a digiuno la mattina in condizioni di deplezione di glicgeno è una di queste tecniche di allenamento, non ha nulla a che fare con il dimagrimento.

in bici la questione è meno importante, perche’ è possibile alimentarsi molto in gara e risparmiare energia stando nella pancia del gruppo, e serve arrivare con riserve di glicogeno adeguate da bruciare nella volata finale.
 

straker

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Non è cosi’, il corpo consuma i grassi da subito se percepisce uno sforzo leggero, quindi se ti alleni opportunamente (ovvero con lunghe sessioni a ritmo aerobico) puoi andare anche molto veloce e bruciare un’alta percentuale di grassi
Giusto. Sola una nota, nella ricerca scientifica hanno evidenziato che non tutti gli atleti consumano esattamente le stesse componenti di energia a parità di tipologia di allenamento. Se ci sono campioni e gregari un motivo esiste, non parlo solo delle calorie consumate ovviamente era solo per fare un paragone.
 
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Riassumendo (velocemente):

Si dimagrisce con l'allenamento a digiuno? NO. L'unica soluzione per dimagrire è un'apporto inferiore di calorie rispetto a quello introdotto. Se esci a digiuno e poi alla sera mangi una porchetta, ci siamo capiti...

Migliorare i consumi dei grassi? Oppure un migliore utilizzo di calorie disponibili tramite allenamento? SI. Percorrere molti Km permette il fisico di "gestirsi" per la migliore condizione di energia disponibile, non all'infinito quindi alimentare il motore per non mandarlo in crisi e per continuare l'allenamento nei giorni seguenti. Durante la stagione allenamento strutturato con carichi e polarizzazione prefissata per aumentare i carichi di qualità per poi essere pronti alle gare oppure alle sfide/obbiettivi personali. Se non si sbaglia l'apporto di calorie si dimagrisce di sicuro, ci vuole il giusto equilibrio del consumato e introdotto.

Se alla mattina mangi tre fette biscottate con marmellata (ad esempio) queste calorie non sono disponibili immediatamente, ma saranno disponibili durante il percorso e ti saranno utili per proseguire/bruciare calorie superiori a quelle introdotte ed abituare il fisico allo sforzo e alla durata (consumo calorico).

Camminare un'ora ad andatura blanda utilizzi i grassi? Diciamo di Si?
Penso invece che se corri per un'ora consumi più energia/calorie che con una giusta alimentazione permette di aumentare il consumo calorico e l'allenamento specifico.
Tra i due casi io scelgo il secondo molto più veloce per dimagrire e più divertente. No pain No gain.
 

cbr70

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-Se alla mattina mangi tre fette biscottate con marmellata (ad esempio) queste calorie non sono disponibili immediatamente, ma saranno disponibili durante il percorso e ti saranno utili per proseguire/bruciare calorie superiori a quelle introdotte ed abituare il fisico allo sforzo e alla durata (consumo calorico).

secondo me confondi i tempi di digestione con i tempi di assimilazione. l'indice glicemico ( la velocità di assimilazione , diciamo)dell'esempio riportato e' molto simile a quello del glucosio e la quantità maggiore ne determinano un carico glicemico maggiore . ma la disponibilita' e' similare . poi basterebbe cercare qualsiasi grafico glicemia/tempo dei alimenti , per averne conferma


Migliorare i consumi dei grassi? Oppure un migliore utilizzo di calorie disponibili tramite allenamento? SI.

NI, dagli studi e' una situazione complessa , controversa e pare che la risposta a questa metodica sia individuale . avevo pure letto in un intervista a froome che lui e la sua attuale squadra prima svotavano il serbatoi glucidici con alta intensita' e solo dopo poi cercassero di stimolare il consumo di grassi ( ps tra l'atro non mi sembra che l'ISRAEL-PREMIER abbia ottenuto chissà quali risultati)

No pain No gain.

stephen seiler : No pain No gain e' una grande cazzata! ( mediamente gli atleti di élite si allenano e all'80% a bassa intensita'
 

Cyclon

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Bottecchia "8Avio Evo"
E' un argomento soggettivo.
In primis, metabolismo e genetica incidono al 90%.
La genetica (fattori ereditari) è un coefficinete fisso, l'altro fattore da prendere in considerazione è il METABOLISMO. E' su questi che bisogna agire. Apro una parentesi: sto tralasciando problemi alla tiroide / assunzione di medicine varie. Questi incidono in maniera determinate su qualsiasi dieta/allenamento anche se il Padre Eterno ci fa da nutrizionista/dottore/personal trainer.
Allenarsi a digiuno o meno? Cambia zero!
Mangio per due persone (dolci compresi), mi alleno (per modo di dire) 2 volte a settimana ma sono perennemente sottopeso. Altezza 175 cm, peso 72 kg. Svolgo una vita sedentaria.
A voi le conclusioni.
P.S.. se avete soldi da sprecare, scommettiamo che se vi recaste da tre diversi nutrizionisti/dietologi, questi riferiscono altrettante cose diverse?
 
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Mauro85

Apprendista Velocista
7 Aprile 2012
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Pinarello
Mangio per due persone (dolci compresi), mi alleno (per modo di dire) 2 volte a settimana ma sono perennemente sottopeso. Altezza 175 cm, peso 72 kg. Svolgo una vita sedentaria.
Premesso che, sulla carta, il peso ideale è -10 circa rispetto all'altezza (nel tuo caso dovresti dunque pesare 65-67 kg e con i tuoi 72 kg saresti in quasi sovrappeso, "dolci compresi"), non si può stabilire se ci sono kg in eccesso senza una verifica della distribuzione di massa grassa-magra.

Soprattutto, i muscoli hanno un peso, un culturista o un atleta di lotta libera potrebbero pesare tantissimo senza essere in sovrappeso.
 

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