Eppure quest'anno sia Bernal a Cortina che Carapaz al Tour (non ricordo la tappa) hanno pagato diverse decine di secondi su una discesa bagnata d'arrivo. Un caso?
Eppure quest'anno sia Bernal a Cortina che Carapaz al Tour (non ricordo la tappa) hanno pagato diverse decine di secondi su una discesa bagnata d'arrivo. Un caso?va beh ma Bardet e' uno dei migliori discesisti mondiali,fermo restando che per me il disco in discesa e' meglio,ma a livello prof evdientemente frenano poco,perche' le differenze sono minime per loro con freni rim o disco,per un'amatore invece credo cambi tutto scendere con il bagnato su disco o rim
BMW Z3!Sembrava in Z3
Chi era costui? Perchè capisci da te che uno che fa classifica e uno che becca 20 minuti, potendone beccare 25 senza che gli cambi nulla, possono ragionare diversamente.Apro una piccolissima parentesi..sul perché una volta prende la rim e una vola la disc..tempo fa sentiì un intervista ad un corridore della merida ,e gli chiesero perchè in una tappa di montagna usasse la loro bici “aero”(la reacto invece della scultura)…lui rispose :boh è la prima bici che mi è capitata sottomano ed ho preso questa…
dai diciamolo, avessimo il parco bici e ruote di cui può disporre lui cambieremmo ogni giorno anche noi amatori!
E' bello se non corri. Se corri, certi riferimenti è bene averli, secondo me. O quantomeno non cambiarli come cambi salopette.Per me quello è il bello. Altro che fissarsi su una bici specifica, componenti specifici o, peggio, marche specifiche.
Bernal pero' a Cortina sarebbe sceso tranquillo anche con disco,non aveva senso rischiare visto il vantaggio che aveva,anche se poi la terza settimana e' andato in calando......Eppure quest'anno sia Bernal a Cortina che Carapaz al Tour (non ricordo la tappa) hanno pagato diverse decine di secondi su una discesa bagnata d'arrivo. Un caso?
Se non aveva senso rischiare per Bernal, che senso aveva rischiare per Bardet o Caruso?Bernal pero' a Cortina sarebbe sceso tranquillo anche con disco,non aveva senso rischiare visto il vantaggio che aveva,anche se poi la terza settimana e' andato in calando......
Non so se e quante volte hai fatto il Giau a scendere lato Cortina, ma è la classica discesa dall'asfalto ottimo, strada non stretta, tutto sommato non pericolosa per muretti o strapiombi, ma molto molto tecnica. Pochissimi rettilinei lunghi e tante curve a raggi diversi, non solo i classici tornanti. La classica discesa che può far la differenza anche fra loro.Comunque sul bagnato la frenata e' sicuramente diversa,su questo non c'e' dubbio,òla differenza sta nel fatto che un prof frena decisamente tanto meno di un'amatore,sia perche' sa guidare la bici,sia perche' ha la macchina dietro e sia perche' ha il traffico chiuso
Grande Kaiser!!!Con una piccola sosta imprevista... quindi credo che nè per Armstrong nè per Pogacar si possa dire che hanno affrontato la salita al massimo
Vedi l'allegato 294000
Io poi la salopette non la cambierei tanto spesso... Che se ti prende il male al culo voglio vedere come lo finisci il tour!E' bello se non corri. Se corri, certi riferimenti è bene averli, secondo me. O quantomeno non cambiarli come cambi salopette.
In questo tour, già dalle Alpi, Pogacar non ha avversari direttiIo penso che puoi far vincere un fuggitivo di giornata (ed è un bel gesto e ci sta) ma mai il tuo diretto avversario che è secondo, anche se fosse a 10 minuti di distanza, sarebbe del tutto senza senso. Perché se hai un guaio meccanico o caduta nessuno si aspetta che il secondo rimanga ad aspettare chi è primo.
[QUOTE =roby67] ciao, in discesa se piove la differenza di frenata è a favore dei dischi, ma in discesa asciutta, non vedo tutta questa differenza, in più la manutenzione dei dischi, che non tutti sanno fare, compreso il sottoscritto [/QUOTE]Invero, che i disc siano più un surplus per i ciclisti normali che per i prò è cosa abbastanza condivisa anche dagli ultras disc. Vi è da dire che quest'anno, per la prima volta, si è avuto modo di vedere che su discese bagnate chi ha i rim è penalizzato. E' successo a Bernal nella tappa di arrivo a Cortina, allorchè in discesa dal Giau ha perso una trentina di secondi ed è successa la stessa cosa a Carapaz in questo Tour non ricordo in che tappa che scollinando davanti è stato ripreso da quelli dietro. Due indizi che se non fanno una prova, poco ci manca.
Il top secondo me è cercare di capire come va uno dalla faccia. Io non credo che pogacar non faccia fatica, semplicemente non lo fa vedere. Quintana sul Ventoux qualche anno fa quasi lo ricoverano eppure sembrava appena uscito dalla doccia...
Quando pogacar si è staccato da vingegard aveva la stessa faccia di ieri (ma forse era al medio e ha pensato "meglio se mi stacco che sennò sul forum dicono che sono dopato").
Il caso opposto è Aru che anche quando va a fare la spesa sembra che stia per morire...
Io ho un amico che ha sempre una specie di sorriso quando è in bici (lo chiamiamo "the smiling cyclist"). Sul galibier non riusciva a scendere dalla bici eppure aveva il sorrisino...
[/QUOTE][QUOTE =roby67] amstrong chi sarebbe? Che stupido che sono, quello che si dopava x vincere, difatti nella sua carriera zero tituli, gli hanno tolto tutto,fare riferimento a un 'individuo del genere,x me' è sbagliato, come anche di Luca, e ha scritto pure un libro, senza vergogna
Beh, ma quella è una motivazione oggettiva con una ragione d'essereMa d'altronde a quanti Froome stava sulle palle "perché brutto in bici"?
Guarda che basta poco per attardarsi minuti...al secondo in classifica non si concede la tappa. Dal quinto in giù si. È anche una questione di fare il proprio mestiere...In questo tour, già dalle Alpi, Pogacar non ha avversari diretti
Poi sui guai meccanici è proprio il contrario (e potrebbe valere anche in futuro): se fai il cannibale sicuro non ti aspettano.
Per me, dato come si erano messe le cose in corsa, ha alla fine fatto bene. Però la strategia a monte delle 2 ultime tappe l'avrei pensata in modo diverso sinceramente. Ripeto quello che ho già detto: è giovane, è il più forte...per me non ci ha ragionato più di tanto. A vantaggio comunque dello spettacolo, che non è poco. Per il futuro staremo a vedere.
Quello non è un sorrisino... è paresi facciale da sforzoIl top secondo me è cercare di capire come va uno dalla faccia. Io non credo che pogacar non faccia fatica, semplicemente non lo fa vedere. Quintana sul Ventoux qualche anno fa quasi lo ricoverano eppure sembrava appena uscito dalla doccia...
Quando pogacar si è staccato da vingegard aveva la stessa faccia di ieri (ma forse era al medio e ha pensato "meglio se mi stacco che sennò sul forum dicono che sono dopato").
Il caso opposto è Aru che anche quando va a fare la spesa sembra che stia per morire...
Io ho un amico che ha sempre una specie di sorriso quando è in bici (lo chiamiamo "the smiling cyclist"). Sul galibier non riusciva a scendere dalla bici eppure aveva il sorrisino...
In effetti tra lui e Aru non so chi guardare...Concordo. La cosa delle facce è una delle più insensate che girano da sempre. Oltretutto con gli occhiali a parabrezza che si usano oggi. Per quanto ne sappiamo Pogacar potrebbe diventare strabico per lo sforzo e nessuno se ne accorgerebbe.
Ma d'altronde a quanti Froome stava sulle palle "perché brutto in bici"?
Io invece sono fissato ....♧ per me esiste solo questa. Forza Pogaçar!!!!Per me quello è il bello. Altro che fissarsi su una bici specifica, componenti specifici o, peggio, marche specifiche.
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