Sono stato ad Expobici e la mia attenzione era rivolta quasi totalmente al titanio.
Vi propongo la mia personalissima classifica di ciò che ho visto.
1) Darren Crisp e Legend.
La filosofia è differente, uno, come sappiamo, ha il cordolo a vista, l'altro limato ma rimangono, a mio avviso, prodotti più che al top. Danno una grande idea di solidità, i tubi sono granitici e sono curati in tutto e per tutto.
Forse Crisp è più "easy". Nello stand di Bertoletti si respirava un po' troppa "superiorità".
2) Lynskey.
Non li avevo mai visti dal vivo. Passi l'Helix che deve piacere ma se stiamo a guardare la realizzazione devo ammettere che sono ben fatti. Niente sterzo integrato ma molto interessanti le soluzioni di tubi schiacciati che condivido al 100%.
Le saldature sono molto ben fatte, a vista, ma non a livello di Crisp che è il top.
3) Axevo.
Non conoscevo questo marchio e, francamente, non so da dove venga e chi saldi questi telai ma è stata una gradevole sorpresa. Una bici senza infamia e senza lode. Secondo me un telaio "di sostanza".
3-BIS) Dedacciai.
Mi ero dimenticato il tanto vociferato K19. Il telaio è carino (anche se non amo per nulla lo sterzo asimmetrico ma pare la novità de momento dato che anche gli altri produttori l'hanno proposto), rifinito come Axevo e Lynskey... Peccato che quei furboni di Deda, oltre alla parte verniciata bianca, hanno pensato bene di dare il trasparente anche sopra al resto del telaio!!! Un cosa orrenda... E credo che uno dei responsabili Deda abbia anche sentito questa mia affermazione mentre lo guardavo...
3-TRIS) F.lli Bonetti
Bel telaio quello presentato in fiera. Non ho nulla da rilevare. Come per Axevo un telaio di sostanza più che di blasone.
4) Passoni.
Purtroppo penso vivano di rendita. Molto belli i forcellini, davvero, ma le limature delle saldature non sono né carne né pesce. Una via di mezzo tra il limato e la saldatura a vista con la spiacevolezza della realizzazione a macchina (secondo me) perché ben visibile la strisciata della carta.
Altra nota negativa lo spessore dei tubi. Troppo troppo esiguo. Bastava premese il tubo (uno qualunque del triangolo principale) per sentirlo cedere sotto le dita. E non sono maviste. Sono 178 x 65 kg!!!
Brutta sensazione davvero. E' stato il primo stand che ho visitato, quello dove mi sono soffermato di più e quello forse che mi ha fatto convincere che non si possono spendere 12.000 per una loro bici e soprattutto che il peso non è tutto.
5) Nevi.
Bocciato senza appello. Tubi troppo sottili, al pari di Passoni, ma, SOPRATTUTTO, saldature orrende!!! Ho guardato bene uno Spinas e la saldature tra obliquo e sterzo, ad un certo punto, faceva una strana curva come se la mano avesse sbagliato un punto e poi ci si fosse rimessi in carreggiata. Oltre a questo cordolo davvero troppo grosso e, almeno per i miei gusti, scritte davvero troppo tamarre sia nella dimensione che nel colore.
Spero di esservi stato utile...
Preciso che non posseggo un titanio per cui penso di essere abbastanza obiettivo.
Una curiosità. Lo stand dove ho trovato più "traffico" è stato quello di Crisp.