Nei forum, si discute si portano formule tecniche e matematiche ma alla fine siamo nel nulla!!! Diciamoci la verità; siamo delle cavie in mano ai costruttori ed il vero problema è che molti di essi, pensano solo all'incasso in termini di euro e probabilmente neanche loro sanno quello che fanno.
Saldature limate, telai che sembrano scolpiti da Michelangelo, prezzi da spread di bond tedeschi; ma tutto ciò, serve veramente?
Ragazzi; pedalare costa fatica e sacrificio, ma non dobbiamo immolarci ad un altare di solo materialismo tecnocratico. Ci vuole anche il cuore per pedalare e non solo
ruote superleggere o telai off limit.
All'ultima Paris Brest Paris, un buon numero di randonneurs, avevano telai in titanio; marchi americani e altro. Il marchio più gettonato era il Van Nicholas, che come sappiamo produce i suoi telai in Cina che mi risultano essere di grado nove. Sicuramente visto il loro prezzo, saranno di una qualità inferiore rispetto ad altri dai prezzi esorbitanti. Però, dove sta la verità? O, Van Nicholas è un mecenate dagli istinti da filantropo, o molti, guadagnano oltre il lecito.
Scusate se continuo a battere il solito tasto; guadagnare il giusto è sacrosanto, l'oltre è solo e pura vanità senza giustificazioni.
Meno teoria e più realtà rapportata al nostro tempo sarebbe l'unico gangio a cui agrapparsi per una seria e concreta critica costruttiva.
Il sogno è sogno, la realtà è la realtà, ci vuole il gisto mix.