C’entra eccome, sono rivali e chi ne ha di più prende e va.
non c'entra proprio nulla.
Erano in lotta per la generale, uno era in crisi e l'altro lo ha attaccato: è lo sport.
Lascia perdere chi dice che non doveva vincere perchè nessuno gli chiede di fare beneficienza.
Poteva attaccare a 2 o 3 km dal traguardo e arrivare da solo o poteva fare il 50% del lavoro (ma c'e' il discorso della lotta per il secondo posto e non è sbagliato stare equidistante).
Poteva persino vincere in volata controllando un avversario che non ne aveva più e non lo avrei criticato più di tanto.
Stare sulla ruota e partire a 150 metri come una cannonata per far vedere che eri più forte, DA LUI, no.
E dico "da lui" perchè è un ragionamento che si può applicare solo ad un fuoriclasse e perchè per caratteristiche e mentalità è il mio corridore preferito. Se mi inventassi un corridore sarebbe uno che vince il TUOR e il FIANDRE con tutto quello che c'e' in mezzo.
Quando penso (in una corsa a tappe) ad un corridore nettamente più forte o in forma vedi due possibilità:
1 - Corri per vincere, fai la corsa e ti prendi quello che è tuo
2 - Ti limita a controllare stando fuori dalla corsa, ma ci stai fino al traguardo perchè una tappa in più non ti cambia la vita
Chiedo tanto? Sì: perchè lui è Pogacar