Training and Racing with a Power Meter - allenamento con paradigma FTP

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, e se le prime 2 3 riescono "facili" poi l'accmolo di acido lattico porta appunto a soffrirle nelle successive 6 7 ripetiizionie e dove appunto i 30off non sono sufficienti a smaltire completamente.
Almeno qui dovremmo evitare di portare avanti il solito discorso sbagliato dell'accumulo di acido lattico come causa della non sostenibilità dello sforzo. Ce la possiamo fare, ne sono sicuro :)
 

Lumi

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Sono comunque 3 w/kg, su salite pedalabili non dovresti avere difficoltà a mantenere cadenze un poco più elevate.
Potrebbe essere un buono spunto per lavorarci sopra.

condivido, da amante della pedalata "frullata" in salita 70rpm non sono sicuramente molte, poi ognuno ha sicuramente una pedalata differente ma potrebbe essere un buono spunto provare a lavorarci
CI proverò sicuramente ... eravamo partiti dall'allenare le cadenze basse e finiamo che mi consigliate di allenare quelle più alte ... c'era un motivo se non mi tornava il discorso
 
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andry96

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CI proverò sicuramente ... eravamo partiti dall'allenare le cadenze basse e finiamo che mi consigliate di allenare quelle più alte ... c'era un motivo se non mi tornava il discorso
Nell'allenamento ( così come in tanti altri settori) la risposta univoca non esiste. E perciò non può esistere il programma o l'allenamento che van bene per tutti

Non che i due allenamenti si escludano, ovviamente se uno ha la tendenza a pedalare sempre a bassa cadenza sarà utile spingere verso cadenze più alte ma cercando di evitare di andare in sofferenza quando deve poi arrangiarsi a bassa cadenza
 

bianco70

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CI proverò sicuramente ... eravamo partiti dall'allenare le cadenze basse e finiamo che mi consigliate di allenare quelle più alte ... c'era un motivo se non mi tornava il discorso
Vero,abbiamo un pò deviato.
Tornando sul tema allenarsi a cadenze inferiori aiuta in quelle situazioni in cui non è possibile mantenere la propria cadenza naturale, come hanno spiegato meglio altri,oltre a questo aiuta a sviluppare quella resistenza alla forza così utile nel nostro sport.
 
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continua pr la tua strada che altri continuano con la propria

Siccome siamo in un "luogo" in cui si parla di allenamento, sarebbe opportuno fare riferimento a informazioni corrette.
Sei ovviamente libero di esprimere le idee che preferisci, ed è argomento in cui c'è ampio spazio per opinioni e approcci personali, ma gli elementi fattuali dovrebbero essere i cardini su cui basare ragionamenti e discussioni (anche per avere più possibilità di mettere in pratica cose sensate).
Dal mio punto di vista: correggetemi pure quando sbaglio, grazie
 

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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L'acido lattico è sicuramente una (non la sola) delle cause di non sostenibilità dello sforzo, il suo mancato smaltimento causa un accumulo nelle fibre che quindi smettono di funzionare bene (non mi è chiaro se per un motivo meccanico o di blocco di afflusso dei nutrienti)
 
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Il fatto che ci siano circostanze in cui una elevata concentrazione di lattato ematico corrisponda a condizioni di esaurimento, e quindi possa essere utilizzato come indice di attività a ridotta sostenibilità, NON significa che questo sia la causa della riduzione nella sostenibilità dello sforzo :)

A questo punto, visto che parli di fibre muscolari, ti chiederei qualche riferimento recente in cui la concentrazione muscolare di lattato sia indicata come co-responsabile diretto della non sostenibilità della contrazione/attività o l'acidità muscolare (visto che parli di acido lattico) come fattore di riduzione dello sforzo sostenibile (anziché come sistema di compensazione che *prolunga* - ovviamente temporaneamente e a spesa di altri sistemi e meccanismi - la sostenibilità di una attività vigorosa). Grazie :)

(scusate l'eventuale OT)
 
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valerio87

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non ci sto capendo piu nulla.
https://www.my-personaltrainer.it/acido_lattico.htm in questo articolo dice espressamente che : L'acido lattico o lattato è un sottoprodotto del metabolismo anaerobico lattacido. Si tratta di un composto tossico per le cellule, il cui accumulo nel torrente ematico si correla alla comparsa della cosiddetta fatica muscolare.
inoltre ho sempre saputo che un corridore si differenzia rispetto ad un altro per la capacita di smaltire l'acido lattico.
 
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Lumi

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Non sono un medico e non ho voglia di andarmi a riprendere i libri dove ho letto quanto ti ho riportato, il punto è che in quantità corrette l'acido lattico è usato dalle cellule per produrre energia ma se l'acidità del sangue raggiunge livelli troppo elevati il muscolo non funziona più.

Però se tu hai delle informazioni di studi innovativi che non correlano l'acido lattico con la fatica e l'esaurimento muscolare li guardo volentieri.
 

bianco70

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Semplificando all'eccesso, l'accumulo di lattato non è la causa ma una conseguenza della fatica, il risultato, in termini pratici, è comunque lo stesso.
Oltre certi valori si ha riduzione di capacità di protrarre nel tempo il lavoro, poi che sia la causa diretta o solo una conseguenza cambia poco il risultato
 

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Diciamo che puo' venire utile tenersi qualche utente come riferimento.... o se posta qualche esperto...
Altrimenti ad dietro a tutti, finisce che il equilibri psichico puo' avvertire degli scricchiolii.

I criteri sceglili tu..., se qualcuno lo fa di mestiere. Meglio. Magari puoi non trovarti daccordo, ma almeno sa di cosa discerne... Almeno diventa un punto di riferimento...
Non è detto poi che se un Amatore/Atleta forte, seguire quel che fa o dice sia indicato...
 
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Lumi

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Sono d'accordo su questo, probabilmente il rapporto causa effetto non è semplice, il lattato è la causa o l'effetto della fatica? Non credo che in medicina si riescano a fare studi così specifici da determinare se il muscolo potrebbe continuare a funzionare a parità di condizioni togliendo solo il lattato, oppure se un muscolo riposato in cui viene iniettato lattato smette di funzionare ... insomma, il corpo è un sistema complesso e il fatto puro e semplice è che esistono correlazioni precise fra affaticamento, esaurimento e livello del lattato.
 
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il cui accumulo nel torrente ematico si correla alla comparsa della cosiddetta fatica muscolare.
"il cui accumulo nel torrente ematico si correla alla comparsa della cosiddetta fatica muscolare" = un aumento della concentrazione di lattato ematico, in alcune circostanze, corrisponde a ("si correla") una situazione di fatica.
Ma non si parla di lattato muscolare, né di cause :)
inoltre ho sempre saputo che un corridore si differenzia rispetto ad un altro per la capacita di smaltire l'acido lattico.
Certo, ha un "sistema aerobico" più allenato e quindi è più bravo a ossidarlo per ottenere energia, a portarlo altrove, a riconvertirlo in glicogeno quando si trova a intensità più bassa.
Ma ancora non si parla di lattato muscolare, né di cause :)
 
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Forse si stanno confondendo cose diverse (lattato ematico, lattato muscolare, acidità muscolare, acidità ematica)
Però se tu hai delle informazioni di studi innovativi che non correlano l'acido lattico con la fatica e l'esaurimento muscolare li guardo volentieri.
Nulla di particolarmente innovativo. E trovi facilmente molte fonti.
Ad esempio:
Segnalo questo libro molto molto ben fatto:
 

valerio87

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ma cos'é il lattato muscolare????
in rete nessuno ne parla , come se quel termine fosse inesistente.
 
22 Marzo 2007
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ma cos'é il lattato muscolare????
E' muscolare perché prodotto nel muscolo. Poi gli capitano tutta una serie di avventure: ossidato, trasportato, riconvertito :)
in rete nessuno ne parla , come se quel termine fosse inesistente.
La rete ha anche dei limiti, tipo far emergere di più parole che si usano molto frequentemente (non necessariamente a proposito) :)

Non pensavo di alzare tutto questo polverone con una semplice osservazione su una cosa ben nota.
 
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