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TRIATHLON, alleniamoci insieme (parte 6)
Testo
<blockquote data-quote="Darius" data-source="post: 7632440" data-attributes="member: 3105"><p>Andresti più forte ma consumeresti esponenzialmente di più, e nel fondo chi spende meno ma è efficace ha più possibilità di mantenere il suo passo gara, senza subire i classici decrementi di prestazione da fatica.</p><p></p><p>Non solo, la differenza tra un amatore che nuota un'ora per tre gg alla settimana e un professionista che ne nuota otto per sei gg non sta solo nella forza o nella tecnica pura, ma anche nella capacità di mantenere la concentrazione sotto fatica, nel senso che quella maledetta mano (per citare uno dei difetti più diffusi tra gli amatori) il pro la mette sempre nello stesso modo per tutte le ennemila bracciate che fa in una gara, e la posizione di quella mano è il risultato di ore e ore di condizionamento in vasca, fatte anche in modo strumentale con le smart paddles.</p><p></p><p>Infine non ho capito la storia del fisico, sei sicuro di aver compreso bene cosa ha detto? Le spalle larghe e la vita stretta sono la caratteristica di tutti i nuotatori seri, parliamo di muscoli non di grasso ovviamente, e l'affondamento della parte inferiore, ovvero il bacino, che poi tira giù le gambe, dipende da un'errata battuta, oppure da un innalzamento eccessivo della testa e del torace in respirazione.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Darius, post: 7632440, member: 3105"] Andresti più forte ma consumeresti esponenzialmente di più, e nel fondo chi spende meno ma è efficace ha più possibilità di mantenere il suo passo gara, senza subire i classici decrementi di prestazione da fatica. Non solo, la differenza tra un amatore che nuota un'ora per tre gg alla settimana e un professionista che ne nuota otto per sei gg non sta solo nella forza o nella tecnica pura, ma anche nella capacità di mantenere la concentrazione sotto fatica, nel senso che quella maledetta mano (per citare uno dei difetti più diffusi tra gli amatori) il pro la mette sempre nello stesso modo per tutte le ennemila bracciate che fa in una gara, e la posizione di quella mano è il risultato di ore e ore di condizionamento in vasca, fatte anche in modo strumentale con le smart paddles. Infine non ho capito la storia del fisico, sei sicuro di aver compreso bene cosa ha detto? Le spalle larghe e la vita stretta sono la caratteristica di tutti i nuotatori seri, parliamo di muscoli non di grasso ovviamente, e l'affondamento della parte inferiore, ovvero il bacino, che poi tira giù le gambe, dipende da un'errata battuta, oppure da un innalzamento eccessivo della testa e del torace in respirazione. [/QUOTE]
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