Ciao a tutti,
sono sempre più interessato alle gravel, da cicloamatore panzuto senza velleità di classifica la geometria leggermente più "comoda" delle gravel mi attira sempre più, pensavo che con due coppie di ruote, una per uso stradale e uno per uso fuori strada, potrei riuscire a godere appieno la bici ampliandone i campi di utilizzo, e magari fare anche qualche granfondo.
Mi piacerebbe conoscere il vostro parere.
Grazie in anticipo.
PS per ora il telaio che più mi si addice come geometria è quello della
Giant Revolt, che vorrei montare con
Shimano GRX 2x11 meccanico.
Ciao, ti posso portare la mia esperienza sperando che possa esserti utile. Ho diverse bici, sono un po' un maniaco dell'acquisto compulsivo, dunque direi che posseggo ed ho provato diverse soluzioni, da bici ultraleggere a bici piuttosto pesanti e di materiali diversi.
Al momento uso quasi esclusivamente una Ridely X trail che copre il segmento "gravel" del marchio (il nuovo modello si chiama Kanzo, ha diverse colorazioni ma è del tutto identico).
E' un telaio leggero ma molto resistente, direi piuttosto rigido. Lo utilizzo con set di ruote diverse (e di conseguenza pneumatici).
Quando esco per affrontare percorsi esclusivamente stradali, monto ruote con copertoncini da 25mm tubeless e la resa è del tutto identica ad altre bici che ho prettamente stradali. Non lamento alcun tipo di differenza.
Durante l'inverno o quando prevedo di deviare verso percorsi con sterrati, strade bianche, argini e quant'altro, monto una coppia di ruote con pneumatici
Schwalbe G One da 35 mm. Anche con questi pneumatici la presunta penalizzazione su strada è veramente contenuta e sicuramente non avvertibile ( a meno che si abbiano i classici poteri paranormali da cicloamatore che io, fortunatamente, non possiedo
)
Se prevedo di uscire a "sguazzare nel fango" ovvero affrontare percorsi quasi ciclocrossistici, ho un altro set di ruote sulle quali monto dei
Maxxis mud wrestler, pneumatici adatti al fango.
In prima battuta avevo montato il telaio con un gruppo
Sram monocorona ma, per quanto mi riguarda, i salti tra i pignoni erano decisamente troppo ampi. Preferisco pedalare sempre ad alte cadenze ed ho un range di cadenza naturale piuttosto ben definito: se esco dal suddetto range fatico moltissimo.
Dunque ho deviato verso un gruppo Shimano Di2 che trovo perfetto. Monto guarnitura Sram Red (la avevo in casa, pesa poco, per quqnto possa interessarmi, e dunque ho utilizzato quella) alla quale ho montato corone da 34 e 46. Per quanto mi riguarda la scelta del 46 mi è congeniale: in discesa non sono veloce, in pianura la velocità che sviluppa un 46*11 a 110 rpm mi è piu' che sufficiente (e credo lo sia alla maggior parte dei cicloamatori anche se amano travestirsi da pro
ed ho decisamente ridotto il numero di deragliate. Il pacco pignoni varia da un classico 11/30 ad un 11/32(sugli sterrati è difficile pedalare in fuorisella dunque un ultimo pignone piu' "sostanzioso" puo' essere utile.
Insomma, in conclusione credo che sia stato l'acquisto piu' congeniale alle mie uscite che io abbia fatto al punto che le altre bici stanno da tempo a prendere polvere e null'altro.
Se sei interessato al peso, valuta che in assetto stradale è abbondantemente sotto gli 8 kg pur non montando alcun componente leggerissimo (guarnitura a parte che è piuttosto leggera rapportata alle Shimano od altro brand).
Quando cambio set di ruote (Ritchey, DT Swiss,
Fulcrum) non mi è mai capitato di dover regolare la posizione delle pinze. Solo una rapida "aggiustatina al cambio", 2 minuti, roba relativa al fine corsa inferiore ma non sempre. Non mi chiedere il perchè visto che lo ignoro
Se hai domande, sono a disposizione
La Factor è una delle altre bici che possiedo, è leggerissima davvero ma alla fine dei giri le differenze cronometriche (per quanto mi possano interessare) sono pressochè nulle. Credo sia piu' di un anno che non la uso