E' un discorso complesso per l'appunto, ma secondo me quello che dici:
-non corrisponde alla realtà per quanto riguarda "la sensibilità"
-non corrisponde al vero per quanto riguarda la possibilità di "smarcarsi"
-non credo che un telaio fatto per un pro significhi molto, se non in termini di notorietà, quello si. Ma, parere mio, 30 anni come telaista che sa accontentare centinaia di amatori valgono più di qualche telaio fatto per un pro
Concordo che una saldatura o una limatura non facciano la bici, ma a parità di geometrie "azzeccate" (su-misura) sono certamente un bel plus per chi vuole qualcosa di "ben fatto" ed appagante.
Alla fine il discorso si riduce a quello (come al solito qui dentro): "manufatto di prestigio" contro "sostanza al giusto prezzo".
Una diatriba che secondo me puo' avere uno sbocco solo se contestualizzata caso per caso. Per principio o in assoluto non ha molto senso.
Ricordo male o ai tempi di Greg Lemond i telai di 7 eleven ( o team z non ricordo...) erano dei Litespeed marchiati Merckx? E sempre litespeed non forniva di Vortex e Ghisallo il team Lotto? Mi sa che nel secondo caso si era già nell'era post Lynskey e quindi American Bycicle Group...quindi ritorniamo al discorso che certi numeri se li possono permettere solo certe aziende.
Nemmeno secondo me il fatto di fornire telai ai pro è sinonimo di maggiore capacità realizzativa, specie al giorno d'oggi dove per la maggior parte del peloton la bici è solo ed esclusivamente il "ferro del mestiere"....e poi riguardo il fatto dei vari "camouflages" ormai con internet si viene sgamati subito se si attaccano pecette sui tubi diverse da quelle del produttore effettivo.
Sono anche io d'accordo che il telaio va visto nel suo insieme, ma mi pare di poter affermare che, in generale, uno che fa dei bei "ricamini" sulle saldature, cura la sua realizzazione dalla "a alla z" cioè non ti dà solo un prodotto bello e curato ma che va anche bene....