Ci sono persone che ad una certa età hanno delle solide convinzioni, che più spesso sono pareri inamovibili, e difendono le proprie posizioni sulla scorta della propria esperienza, senza mai mettere in questione la possibilità che, tutto sommato, la nostra esperienza é pur sempre limitata.
Tiziano Zullo non é una persona di questo tipo. E' una di quelle persone che ti ascoltano, magari sorridono o scuotono la testa, fanno una pausa, ed alla fine, dopo averci pensato un po' in silenzio ti risponde: "potrebbe essere, ci pensero' su".
Una persona aperta insomma. E cosi', mentre ci mangiamo un bel piatto di polenta e funghi e degli ottimi tortelli di zucca, si discute di bici, ed ho l'impressione di dire anche io delle cose sensate, nonostante la differenza di esperienza in materia sia di 40 (anni) a zero a suo favore.
Eggià, perché Tiziano ha cominciato tanti anni, fa, cosi', un po' per passione, un po' per provare. Andando a bottega come si faceva una volta, ma, a differenza di quello che si faceva una volta, non restando legato ad un "maestro" in particolare, ma facendo dei periodi di apprendistato da più telaisti, girando praticamente tutti quelli del veronese.Per imparare un po' da tutti, per carpire qualche segreto da ognuno. Persone aperte evidentemente si nasce.
La consacrazione del lavoro di un telaista, spesso, é il fornire una squadra professionistica. Tiziano questa consacrazione l'ha avuta fornendo la TVM, squadra olandese in cui hanno corso Konyshev, Phil Anderson, ed altri, dal 1986 al 1992, e poi la spagnola MxOnda dal 1993 al 1994; oltre alla fornitura per degli atleti che correvano su pista ed hanno vinto campionati del mondo e medaglie d'oro alle olimpiadi come lo spagnolo Joan Llaneras.
Col passare degli anni Tiziano si é evoluto, passando come tutti dall'acciaio all'alluminio, dal silver brazing al Tig, fino al carbonio. Perché il sig. Zullo le novità non le ha mai disdegnate. Anzi, continua a lavorarci su.
Con un punto fermo pero': La qualità.
"In 35 anni non mi é mai tornato indietro un telaio per una rottura. Non uno. Mai. Nemmeno queli dei pro che correvano la Parigi-Roubaix. Che erano assolutamente uguali agli altri. Solo un pelo di rake in più per la forcella."
Essere aperti alle novità non vuol dire non avere una dimensione propria, delle idee proprie, delle convinzioni.
Ormai, Tiziano, lavora praticamente da solo, facendo tutto da se, verniciatura e grafiche comprese. Un passaggio importante che invece molti "artigiani" demandano a terzi.
Mi confessa che gli piacerebbe avere dei giovani attorno a cui insegnare, a cui tramandare quello che sa e che ha imparato. Invece, ai giovani di qui non gliene frega poi tanto di saldature, e le leggi italiche non favoriscono molto gli "apprendistati" come una volta. Cosi' non c'é da stupirsi se la maggior parte delle richieste di venire a lavorare tra i filari d'uva del veronese vengano, al solito, dall'estero. Come "Maso", Masateru Yasuda, giapponese di Osaka con la passione della grafica e del pedale, che qui sta imparando e dando il proprio contributo di gusto.
Le convinzioni, in casa Zullo, ormai sono legate all'acciaio. E' su quello che Tiziano ormai si concentra di più, coniugando il gusto per la classica tradizione italica che ancora vanta estimatori nel mondo, a quell'apertura che gli impone di provare cose nuove. Ad esempio facendo esperimenti su una nuova forcella a steli dritti e foderi oversize su cui continuamente prova nuovi spessori del cannotto e dei foderi.
O costruendosi utensili per dare la curvatura "giusta" ai foderi del carro.
Provando. Sbagliando. Riprovando.
Con 40 anni di esperienza alle spalle però. Ed il gusto per le cose fatte bene, con pazienza. Da fare tra un giro in bici attorno al lago di Garda ed un piatto di fettuccine al ragu'. Ma anche portando i propri telai al Nahbs e con l'occasione fare una visita alla Zipp. Perché ci deve essere tempo per tutto. Anche per imparare cose nuove. Sempre e soprattutto.
Nel suo laboratorio-negozio di Castelnuovo sul Garda si respira un'aria di semplicità. Tutto é molto essenziale e senza fronzoli. Pulizia e grandi lavagne dove segnare gli ordini ed il loro stato di avanzamento. Niente coppe, foto ricordo ovunque, altarini votivi ai bei tempi andati. Qui si vive nel presente.
Anche se da qualche cassetto-macchina del tempo saltano fuori dei gioiellini "NOS" dal passato per i clienti più esigenti...
A volte più che parole, gli aneddoti, i racconti colpiscono le immagini, per quella loro capacità di fissare in uno sguardo un insieme di cose, un'idea, un particolare momento, una situazione. In questa visita un'immagine mi ha colpito in questo senso: Una tabellina promemoria sugli ordini del MaxSilenus.
Il telaio a congiunzioni in cui Tiziano ha racchiuso tutta la propria esperienza e capacità. Un gioiellino prodotto, ovviamente su misura, in soli 20 esemplari. Anzi, da produrre, perché ci vuole il suo tempo a fare un telaio cosi'.
Quelli già prodotti e consegnati, accanto al numero seriale hanno anche la destinazione.
Quando si dice che un'immagine vale più di mille parole:
(TW sta per Taiwan)
http://www.zullo-bike.com/
Tiziano Zullo non é una persona di questo tipo. E' una di quelle persone che ti ascoltano, magari sorridono o scuotono la testa, fanno una pausa, ed alla fine, dopo averci pensato un po' in silenzio ti risponde: "potrebbe essere, ci pensero' su".
Una persona aperta insomma. E cosi', mentre ci mangiamo un bel piatto di polenta e funghi e degli ottimi tortelli di zucca, si discute di bici, ed ho l'impressione di dire anche io delle cose sensate, nonostante la differenza di esperienza in materia sia di 40 (anni) a zero a suo favore.
Eggià, perché Tiziano ha cominciato tanti anni, fa, cosi', un po' per passione, un po' per provare. Andando a bottega come si faceva una volta, ma, a differenza di quello che si faceva una volta, non restando legato ad un "maestro" in particolare, ma facendo dei periodi di apprendistato da più telaisti, girando praticamente tutti quelli del veronese.Per imparare un po' da tutti, per carpire qualche segreto da ognuno. Persone aperte evidentemente si nasce.
La consacrazione del lavoro di un telaista, spesso, é il fornire una squadra professionistica. Tiziano questa consacrazione l'ha avuta fornendo la TVM, squadra olandese in cui hanno corso Konyshev, Phil Anderson, ed altri, dal 1986 al 1992, e poi la spagnola MxOnda dal 1993 al 1994; oltre alla fornitura per degli atleti che correvano su pista ed hanno vinto campionati del mondo e medaglie d'oro alle olimpiadi come lo spagnolo Joan Llaneras.
Col passare degli anni Tiziano si é evoluto, passando come tutti dall'acciaio all'alluminio, dal silver brazing al Tig, fino al carbonio. Perché il sig. Zullo le novità non le ha mai disdegnate. Anzi, continua a lavorarci su.
Con un punto fermo pero': La qualità.
"In 35 anni non mi é mai tornato indietro un telaio per una rottura. Non uno. Mai. Nemmeno queli dei pro che correvano la Parigi-Roubaix. Che erano assolutamente uguali agli altri. Solo un pelo di rake in più per la forcella."
Essere aperti alle novità non vuol dire non avere una dimensione propria, delle idee proprie, delle convinzioni.
Ormai, Tiziano, lavora praticamente da solo, facendo tutto da se, verniciatura e grafiche comprese. Un passaggio importante che invece molti "artigiani" demandano a terzi.
Mi confessa che gli piacerebbe avere dei giovani attorno a cui insegnare, a cui tramandare quello che sa e che ha imparato. Invece, ai giovani di qui non gliene frega poi tanto di saldature, e le leggi italiche non favoriscono molto gli "apprendistati" come una volta. Cosi' non c'é da stupirsi se la maggior parte delle richieste di venire a lavorare tra i filari d'uva del veronese vengano, al solito, dall'estero. Come "Maso", Masateru Yasuda, giapponese di Osaka con la passione della grafica e del pedale, che qui sta imparando e dando il proprio contributo di gusto.
Le convinzioni, in casa Zullo, ormai sono legate all'acciaio. E' su quello che Tiziano ormai si concentra di più, coniugando il gusto per la classica tradizione italica che ancora vanta estimatori nel mondo, a quell'apertura che gli impone di provare cose nuove. Ad esempio facendo esperimenti su una nuova forcella a steli dritti e foderi oversize su cui continuamente prova nuovi spessori del cannotto e dei foderi.
O costruendosi utensili per dare la curvatura "giusta" ai foderi del carro.
Provando. Sbagliando. Riprovando.
Con 40 anni di esperienza alle spalle però. Ed il gusto per le cose fatte bene, con pazienza. Da fare tra un giro in bici attorno al lago di Garda ed un piatto di fettuccine al ragu'. Ma anche portando i propri telai al Nahbs e con l'occasione fare una visita alla Zipp. Perché ci deve essere tempo per tutto. Anche per imparare cose nuove. Sempre e soprattutto.
Nel suo laboratorio-negozio di Castelnuovo sul Garda si respira un'aria di semplicità. Tutto é molto essenziale e senza fronzoli. Pulizia e grandi lavagne dove segnare gli ordini ed il loro stato di avanzamento. Niente coppe, foto ricordo ovunque, altarini votivi ai bei tempi andati. Qui si vive nel presente.
Anche se da qualche cassetto-macchina del tempo saltano fuori dei gioiellini "NOS" dal passato per i clienti più esigenti...
A volte più che parole, gli aneddoti, i racconti colpiscono le immagini, per quella loro capacità di fissare in uno sguardo un insieme di cose, un'idea, un particolare momento, una situazione. In questa visita un'immagine mi ha colpito in questo senso: Una tabellina promemoria sugli ordini del MaxSilenus.
Il telaio a congiunzioni in cui Tiziano ha racchiuso tutta la propria esperienza e capacità. Un gioiellino prodotto, ovviamente su misura, in soli 20 esemplari. Anzi, da produrre, perché ci vuole il suo tempo a fare un telaio cosi'.
Quelli già prodotti e consegnati, accanto al numero seriale hanno anche la destinazione.
Quando si dice che un'immagine vale più di mille parole:
(TW sta per Taiwan)
http://www.zullo-bike.com/