La compensazione alla tanta salita dovrebbero essere le cronometro. Negli ultimi anni la valanga di dislivello nei grandi giri è stata aggiunta a discapito delle cronometro, che non solo si sono diradate, ma si sono accorciate clamorosamente.
Oggi, per rimettere certi corridori in condizione di battagliare per la generale basterebbe una cronometro di 50-60km. Questo presumibilmente potrebbe portare gli scalatori ad osare di più nelle tappe di montagna, partendo da un po' più lontano.
Il punto è che le cronometro stanno sparendo, perché sono poco attraenti per il pubblico generalista, che non vede il "corpo a corpo" e non ha voglia di stare dietro i distacchi, i tempi, etc..già oggi per crono di ~30km. Figurarsi su una che dura il doppio.
E cosi i grandi giri si infarciscono di salita. E non dico di salite ripide, che alla fine restano anche poche, ma proprio di dislivello globale. È quello che tiene abbottonate le corse, sfinisce i corridori e taglia fuori chiunque non sia uno scalatore. Oltre ad avere avuto effetti anche sugli sprinter.
Tanto per dire, la tappa vinta da Ganna l'anno scorso in solitaria era una roba da 4000mt (su 225km).
La Liegi è 275km per 4500mt.
Tra l'altro le organizzazioni dei grandi giri, curiosamente, non dichiarano mai il dislivello delle tappe. Sempre e solo km e nome delle salite.
ps
Gilbert 80kg non li pesa nemmeno con la moglie in canna
pps
il Boonen degli ultimi anni non credo arrivasse a 80kg.