News Peter Sagan in Bike Park

Krono

Pignone
22 Marzo 2011
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Certe esibizioni estreme andrebbero vietate all'interno dei boschi e svolte in appositi spazi vuoti privi di vegetazione, dove poter riservare a questo genere di appassionati, lo sfogo dei loro gusti.
E' deprimente vedere radici arboree completamente sterrate e ben grattugiate. Il resto lo fa l'acqua che scorrendo in questi solchi a velocità sostenuta, asporta a valle il terreno smosso. E' offensivo verso gli escursionisti o altro genere di appassionati, che in uno schiocco si vedono arrivare queste schegge impazzite, che urlano dalla goduria.
Questo non per fare lezioni di ecologia-botanica, men che meno idonea in questo sito, ma solo per una questione di buon senso e rispetto altrui. Naturalmente vale per le bici e, non di meno, per moto e auto-rally.
 

sembola

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22 Aprile 2004
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Siena
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Certe esibizioni estreme andrebbero vietate all'interno dei boschi e svolte in appositi spazi vuoti privi di vegetazione, dove poter riservare a questo genere di appassionati, lo sfogo dei loro gusti.
E' deprimente vedere radici arboree completamente sterrate e ben grattugiate. Il resto lo fa l'acqua che scorrendo in questi solchi a velocità sostenuta, asporta a valle il terreno smosso. E' offensivo verso gli escursionisti o altro genere di appassionati, che in uno schiocco si vedono arrivare queste schegge impazzite, che urlano dalla goduria.
Questo non per fare lezioni di ecologia-botanica, men che meno idonea in questo sito, ma solo per una questione di buon senso e rispetto altrui. Naturalmente vale per le bici e, non di meno, per moto e auto-rally.
E' esattamente quello, un bike park. Spazio apposito, dove entrano (pagando, in genere) solo le bici e dove non ci sono sentieri per gli escursionisti, che quindi non possono vedersi arrivare nessuna scheggia impazzita.

Lamentela un po' fuori bersaglio, direi ;-)
 

samuelgol

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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Certe esibizioni estreme andrebbero vietate all'interno dei boschi e svolte in appositi spazi vuoti privi di vegetazione, dove poter riservare a questo genere di appassionati, lo sfogo dei loro gusti.
E' deprimente vedere radici arboree completamente sterrate e ben grattugiate. Il resto lo fa l'acqua che scorrendo in questi solchi a velocità sostenuta, asporta a valle il terreno smosso. E' offensivo verso gli escursionisti o altro genere di appassionati, che in uno schiocco si vedono arrivare queste schegge impazzite, che urlano dalla goduria.
Questo non per fare lezioni di ecologia-botanica, men che meno idonea in questo sito, ma solo per una questione di buon senso e rispetto altrui. Naturalmente vale per le bici e, non di meno, per moto e auto-rally.
Ma cosa stai dicendo? Quella è una area attrezzata. E' per l'appunto un apposito spazio. E' un bike park. Chiuso agli escursionisti e costantemente manutenuto.
 
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Krono

Pignone
22 Marzo 2011
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Il bosco non se ne accorge s ' è terreno libero, con vincoli, a pagamento o "parco adattato". E' sempre bosco ed il danno arrecato alle radici, dunque a seguire, alberi, terreno, sgranamento, canali e trascinamento a valle superficie terrosa, è identico. Il risultato, per chi ha un minimo rispetto della natura, non è certo veniale.
Bastava farlo in spazi privi di vegetazione, come anzidetto e, visto che si paga per ingresso ed'è vietato a terzi (non sapevo, ma dubito), con i proventi si potevan costruire piste apposite, ben studiate da un punto di vista idro-geologico e riservarle per lo sfogo di queste passioni estreme, che poi non sono tanto educative.
Però assistere, impassibili, alla violenza dei boschi è irritante. Vedere gli alberi scalzati, ben evidenziati anche nelle riviste apposite, che qualche volta osservo, non può lasciare indifferenti.
 

samuelgol

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Il bosco non se ne accorge s ' è terreno libero, con vincoli, a pagamento o "parco adattato". E' sempre bosco ed il danno arrecato alle radici, dunque a seguire, alberi, terreno, sgranamento, canali e trascinamento a valle superficie terrosa, è identico. Il risultato, per chi ha un minimo rispetto della natura, non è certo veniale.
Bastava farlo in spazi privi di vegetazione, come anzidetto e, visto che si paga per ingresso ed'è vietato a terzi (non sapevo, ma dubito), con i proventi si potevan costruire piste apposite, ben studiate da un punto di vista idro-geologico e riservarle per lo sfogo di queste passioni estreme, che poi non sono tanto educative.
Però assistere, impassibili, alla violenza dei boschi è irritante. Vedere gli alberi scalzati, ben evidenziati anche nelle riviste apposite, che qualche volta osservo, non può lasciare indifferenti.
Te lo ripeto, è un bike park. C'è pure scritto nell'articolo. Lo hai letto?? Parli di una cosa che non conosci. Ti ho detto che quell'area è dedicata e manutenuta. Lo ripeto manutenuta.
 
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dave_and_roll

Apprendista Scalatore
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Nowhere
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Giant TCR Advanced Pro Disc 2017...finalmente
Ma è già stato detto che ormai Sagan è buono solo per fare ste robe da ex corridore? :mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen:
E non oso immaginare sul forum mtb quelli che 'ah ma io ste robe le faccio ad occhi chiusi senza essere Sagan è nessuno mi fa pubblicità'
 

abcar

via col vento
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BMC SLR01, ktm revelator lisse, trek boone
Il bosco non se ne accorge s ' è terreno libero, con vincoli, a pagamento o "parco adattato". E' sempre bosco ed il danno arrecato alle radici, dunque a seguire, alberi, terreno, sgranamento, canali e trascinamento a valle superficie terrosa, è identico. Il risultato, per chi ha un minimo rispetto della natura, non è certo veniale.
Bastava farlo in spazi privi di vegetazione, come anzidetto e, visto che si paga per ingresso ed'è vietato a terzi (non sapevo, ma dubito), con i proventi si potevan costruire piste apposite, ben studiate da un punto di vista idro-geologico e riservarle per lo sfogo di queste passioni estreme, che poi non sono tanto educative.
Però assistere, impassibili, alla violenza dei boschi è irritante. Vedere gli alberi scalzati, ben evidenziati anche nelle riviste apposite, che qualche volta osservo, non può lasciare indifferenti.
Sei un poeta/pedalatore mi hai fatto emozionare
 
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Krono

Pignone
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Se si vogliono scambiare opinioni, non c'è problema. Mi sono inserito in questo tema per questo. Ognuno tenga le proprie, confrontandole ed esponendole, chi da un punto di vista naturale-ambientale, chi da quello prevalentemente utilizzativo ad uso sport. Non ammetto i ripetitivi, manco fossi lento di comprendonio e nemmeno le frasi in grassetto. Che sia un parco manutenuto è stato detto già tre volte e non vorrei si ingranasse la quarta. Dubito fortemente sull'uso del termine manutenuto, perchè fino ad oggi non conosco nessuno, che riporta a monte il terreno trasportato a valle, che sana le ferite alle radici, escoriate e scalzate e via dicendo.
Il bosco non parla, non piange, non reagisce alle violenze. Se ne avesse facoltà si farebbe sentire a modo.
 
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Il bosco non se ne accorge s ' è terreno libero, con vincoli, a pagamento o "parco adattato". E' sempre bosco ed il danno arrecato alle radici, dunque a seguire, alberi, terreno, sgranamento, canali e trascinamento a valle superficie terrosa, è identico. Il risultato, per chi ha un minimo rispetto della natura, non è certo veniale.

Bastava farlo in spazi privi di vegetazione, come anzidetto e, visto che si paga per ingresso ed'è vietato a terzi (non sapevo, ma dubito), con i proventi si potevan costruire piste apposite, ben studiate da un punto di vista idro-geologico e riservarle per lo sfogo di queste passioni estreme, che poi non sono tanto educative.
Però assistere, impassibili, alla violenza dei boschi è irritante. Vedere gli alberi scalzati, ben evidenziati anche nelle riviste apposite, che qualche volta osservo, non può lasciare indifferenti.

Se non lascia indifferente un viottolo non oso pensare cosa potrebbe succedere se sapessi che intorno a quel viottolo ci sono centinaia di ettari di bosco fatto sparire e tramutato in piste da sci.
 

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Se si vogliono scambiare opinioni, non c'è problema. Mi sono inserito in questo tema per questo. Ognuno tenga le proprie, confrontandole ed esponendole, chi da un punto di vista naturale-ambientale, chi da quello prevalentemente utilizzativo ad uso sport. Non ammetto i ripetitivi, manco fossi lento di comprendonio e nemmeno le frasi in grassetto. Che sia un parco manutenuto è stato detto già tre volte e non vorrei si ingranasse la quarta. Dubito fortemente sull'uso del termine manutenuto, perchè fino ad oggi non conosco nessuno, che riporta a monte il terreno trasportato a valle, che sana le ferite alle radici, escoriate e scalzate e via dicendo.
Il bosco non parla, non piange, non reagisce alle violenze. Se ne avesse facoltà si farebbe sentire a modo.

Evidentemente non conosci l'argomento.

L'accesso ad un bike park è pagamento. Se pago e trovo i sentieri non manutenuti la volta dopo non ci torno, nè più nè meno come non tornerei in nessuna località sciistica che mi facesse trovare i sassi esposti nella neve.
 

samuelgol

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Se si vogliono scambiare opinioni, non c'è problema. Mi sono inserito in questo tema per questo. Ognuno tenga le proprie, confrontandole ed esponendole, chi da un punto di vista naturale-ambientale, chi da quello prevalentemente utilizzativo ad uso sport. Non ammetto i ripetitivi, manco fossi lento di comprendonio e nemmeno le frasi in grassetto. Che sia un parco manutenuto è stato detto già tre volte e non vorrei si ingranasse la quarta. Dubito fortemente sull'uso del termine manutenuto, perchè fino ad oggi non conosco nessuno, che riporta a monte il terreno trasportato a valle, che sana le ferite alle radici, escoriate e scalzate e via dicendo.
Il bosco non parla, non piange, non reagisce alle violenze. Se ne avesse facoltà si farebbe sentire a modo.
Mi auguro che tu in bici (se ci vai) non percorra mai strade e stradine di montagna, ma solo strade preferibilmente sterrate e naturali in mezzo al nulla. Le strade di montagna sono una violenza alla natura, sono alberi spiantati, radici escoriate e scalzate ecc.ecc.ecc.
 

Krono

Pignone
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Sono discorsi molto larghi, ovviamente, che abbracciano un sacco di attività, per ognuna delle quali si tenta di creare giustificazioni valide al fine di riuscire nell'intento. Servono piste da sci, motocross, rally e quant'altro, tutto ad uso e consumo per ritorno economico? Si modifica e si trasforma l'ambiente ad uso e consumo, tanto la natura (al momento!!!) non ha voce, non protesta, non reagisce, se no avremo visto i poderosi effetti.
Ci si nasconde nelle modalità adagianti: purchè ben manutenuto, purchè vengano rispettate le naturali condizioni, virgolette e telefilm vari. Ma sono parole al vento, atte a giustificare un tornaconto immediato e nascondere-rimandare le conseguenze future.
Poi, ovviamente, non si può conservare l'ambiente come fosse un museo. Non ci sarebbe vita. Le attività, le strade, le opere in generale, servono, ma vanno appositamente studiate e ben inserite, senza sovrappiù e senza speculazioni utili solo al momento. Ecco perchè quando vedo certe cose, il termine manutenuto è arabo.
 
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Sono discorsi molto larghi, ovviamente, che abbracciano un sacco di attività, per ognuna delle quali si tenta di creare giustificazioni valide al fine di riuscire nell'intento. Servono piste da sci, motocross, rally e quant'altro, tutto ad uso e consumo per ritorno economico? Si modifica e si trasforma l'ambiente ad uso e consumo, tanto la natura (al momento!!!) non ha voce, non protesta, non reagisce, se no avremo visto i poderosi effetti.
Ci si nasconde nelle modalità adagianti: purchè ben manutenuto, purchè vengano rispettte le naturali condizioni, virgolette e telefilm vari. Ma sono parole al vento, atte a giustificare un tornaconto immediato e nascondere-rimandare le conseguenze future.
In linea di teoria (e non solo) sono d'accordo con te.

Dopo di che però bisogna essere un minimo pragmatici, e mettere le varie attività in prospettiva. Nel caso specifico stiamo parlando di un'attività che di fatto comporta un "consumo" del territorio insignificante rispetto a quello già avvenuto, visto che ormai gli impianti li han costruiti, i boschi disboscati ed i meravigliosi condomini alla francese in paese già son stati eretti. Sarebbe stato meglio non fare la stazione sciistica? Da un punto di vista naturalistico/ambientale senza dubbio , e non entro nelle questioni socioeconomiche. Sarebbe meglio non costruirne di nuove? Senza dubbio, ed infatti di nuove non se ne fanno più, anche se soprattutto per questioni di sostenibilità economica.

Poi è perfettamente legittimo non essere interessati ad un'attività o ritenerla "diseducativa". Poi però se arriva qualcuno a dire che la colpa della proliferazione del cemento delle strade è anche di chi va in bdc, o che accusa il ciclista di un "comportamento diseducativo" perchè per divertirsi ostacola la circolazione di chi lavora, diventa difficile replicare.
 
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Apprendista Cronoman
30 Agosto 2015
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Sono discorsi molto larghi, ovviamente, che abbracciano un sacco di attività, per ognuna delle quali si tenta di creare giustificazioni valide al fine di riuscire nell'intento. Servono piste da sci, motocross, rally e quant'altro, tutto ad uso e consumo per ritorno economico? Si modifica e si trasforma l'ambiente ad uso e consumo, tanto la natura (al momento!!!) non ha voce, non protesta, non reagisce, se no avremo visto i poderosi effetti.
Ci si nasconde nelle modalità adagianti: purchè ben manutenuto, purchè vengano rispettate le naturali condizioni, virgolette e telefilm vari. Ma sono parole al vento, atte a giustificare un tornaconto immediato e nascondere-rimandare le conseguenze future.
Poi, ovviamente, non si può conservare l'ambiente come fosse un museo. Non ci sarebbe vita. Le attività, le strade, le opere in generale, servono, ma vanno appositamente studiate e ben inserite, senza sovrappiù e senza speculazioni utili solo al momento. Ecco perchè quando vedo certe cose, il termine manutenuto è arabo.
Sullo scempio che si sta perpretando sul territorio nessuno discute. Ma penso esuli parecchio da questo post. Penso un bike park sia il minore dei mali.
Magari fossero i bike park il problema. La soluzione al cambiamento climatico sarebbe di facilissima risoluzione.
 

Krono

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Tutto può andar bene, così come anche male. Tutto deve esser fatto seguendo regole di buon criterio, non a piacimento, se no va a male.
Ciò che guasta, sono gli eccessi. Andare in bici è bellissimo e buona educazione, ma quando ci si comporta da coglioni attaccandosi come sciame di vespe ad un camper per prendere la scia, o sgusciare come serpenti fra le auto, in mezzo al traffico, dire diseducativo è veniale.
Fare sentieri di montagna idem, ma quando subentra la velocità e l'adrenalina sale, non è educativo.
Ricordo un video, forse su mtb-forum, dove un gruppo di scellerati iniziarono una folle discesa e, ad un certo punto, incontrarono degli operai intenti a manutenere lo stradino, che loro percorrevano. Mica hanno frenato (e potevano ben farlo perchè già a distanza!!!), ma hanno urlato e proseguito per la propria rotta, per non perdere velocità e magari migliorare il loro tempo di percorrenza. Gli operai sono dovuti scappare come topi e sono stra-convinto che, fosse stato possibile, un oggetto volante, o cazzuola o martello, gliel ' avrebbero lanciato.
 
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Apprendista Cronoman
23 Ottobre 2020
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Ma è già stato detto che ormai Sagan è buono solo per fare ste robe da ex corridore? :mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen:
E non oso immaginare sul forum mtb quelli che 'ah ma io ste robe le faccio ad occhi chiusi senza essere Sagan è nessuno mi fa pubblicità'
Vero:mrgreen: In questo è bravo.., si vede che gli piace pure.., se poi gli offri un'Ombra è anche più' felice..:==

Comunque si tratta di uno Spot pubblicitario, girato in modo professionale da professionisti.
 

sembola

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Fare sentieri di montagna idem, ma quando subentra la velocità e l'adrenalina sale, non è educativo.

Un bike park non ha nulla a che vedere con un "sentiero di montagna", è una pista specificamente realizzata e riservata a quell'uso. Se no è "diseducativo" anche far vedere in tv il Giro, non sia mai che qualcuno imiti i corridori e prenda le rotonde contromano.
 
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Krono

Pignone
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Però, ho parlato nulla di Sagan e del luogo dove s'è esibito. Ho discusso e dubitato sulla insufficienza del rispetto ambientale, che taluni sostituiscono col termine manutenzione, che non si fa, tanto cosa gliene frega al gestore!! E' solo una perlina che mettono nelle autorizzazioni, ma il preservare è ben altro contenuto.
Poi è normale che anche dov'è vietato, s'improvvisano dei percorsi ad alta adrenalina, a scapito di passeggiatori o appassionati di altro genere. Si prova la prima volta, la seconda e la terza pure, poi diventa autorizzato e sconsigliato a terzi. Tanto chi controlla? Non lo fanno nelle strade dove uno pigia il gas quanto vuole!! Visto il raduno nel viterbese di questi giorni? Non si controlla, ci si limita a guardare. L'andazzo è così, purtroppo.
Sul fatto dell'essere diseducativo è ovvio, perchè pure le persone normali sono spinte ad imitare. Ho fatto l'esempio degli amatori che si mettono in scia, di chi passa nel marciapiede in senso vietato (tanto sono in bici!!!).
Tutto ciò che viene propagandato, anche se per soli scopi commerciali, viene fatto dai ciclisti normali. La federazione inizia a fare qualcosa per sgranare questi brutti esempi, tipo discese spericolate, gomiti sui manubri.
Però gente del genere non andrebbe fustigata e poi radiata per i cattivi messaggi?
Guarda una delle tante esibizioni di questo imbecille!!! Il motociclista l'ha subito seguito a ruota!!!
Non sono solito ad inviare collegamenti ma, in questo caso, penso valga la pena.
 

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