A me sembra che non abbiano poi sbagliato di tanto le previsioni, almeno per la strada. Hanno accettato ritardi incredibili nelle consegne (e di conseguenza diminuito le vendite) pur di non spendere soldi per aumentare la capacita' produttiva, proprio perche' si prevedeva un fisiologico ribasso. Dopodiche' la congiuntura economica mondiale e' quella che e', certo prevedere gli ultimi 4 anni sarebbe stato impossibile a fine 2019. In ogni caso dopo l'annuncio il prezzo delle azioni e' aumentato del 4%, segno che ci si aspettava di peggio, e Shimano continua a pagare dividendi, segno che grossi problemi in vista non ce ne sono. Tutto cio' in un contesto comunque negativo per i nipponici rispetto alla concorrenza:
-il mercato si sta spostando in settori (certo e-bike, ma anche cambio elettronic/
gravel) in cui shimano non potra' mai arrivare alle stesse quote di mercato che aveva nelle bici tradizionali.
-sul fronte operativo, di certo non sono andati bene negli ultimi anni. Ricorderete gli _anni_ di ritardi per il DuraAce wireless, e poi
SRAM che ha di fatto minato definitivamente il monopolio Shimano, ed in generale un gap coi concorrenti che si e' ridotto se non azzerato. Per non parlare di un'immagine che tra ritardi e richiami, risulta comunque intaccata.
Insomma, certo non e' un periodo d'oro ma non mi sembra neanche questa colossale crisi per il settore bici.