Diciamo che, io, quelli che partono per partito preso "contro" ad i cambiamenti,
Io non sono contro ai cambiamenti, ma qui bisogna considerare com'è strutturato lo sport ciclismo, che è un caso abbastanza unico.
Alla fine quello che non vedo qui è proprio questo cambiamento. Nel senso che spargere soldi a pioggia non mi pare sia una novità, come non è una novità l'idea delle gare di 3 giorni con specifiche discipline.
Nel primo caso spesso i soldi a pioggia hanno fatto più male che bene, con conseguenze che poi diventano strutturali (costi d'ingresso sempre più alti per gli sponsor, disparità, etc..).
Nel caso del format di gare ricordo il fallimento sonoro delle Hammer Series, che a dispetto di quanto detto dai propositori (colpa dell'Uci -come sempre- i complotti di Aso...) secondo me non erano niente di che. Non certo delle cose da saltare sul divano...
Poi ricordo che se c'è uno sport che ha cercato di cambiare continuamente nel corso della propria storia è il ciclismo. Le regole sono state cambiate n-mila volte, in particolare proprio nei GT, provandole veramente tutte: cambiato numero di tappe, semitappe, lunghezza delle tappe, lunghezza totale, classifiche a tempo, a punti, per nazioni, per regioni, cronosquadre, senza cronosquadre, coi dilettanti, solo coi pro, senza cambio, col cambio, senza assistenza, con l'assistenza, con la griglia di F1, coppa del mondo si, no, Pro Tour, WT, etc. etc...
E paradossalmente è al contempo uno degli sport più radicati nella tradizione. Dove la parola "sacro" salta fuori ogni 3x2.