Uno dei punti che secondo me non è stato toccato è che oggi mancano i leader carismatici in gruppo, quelli che un tempo erano gli 'sceriffi' e che riuscivano in qualche modo ad 'imporre' andature e comportamenti.
Nel senso che, se qualcuno sgarrava, veniva messo in riga con le buone o con le 'cattive'; e se insisteva, metteva a repentaglio la sua carriera futura.
L'ultimo mi pare sia stato Canellara: ricordo una tappa del Tour in Belgio con maxicaduta dovuta alla strada scivolosa, con lui in testa al gruppo a fare 'andatura controllata', fino al rientro di tutti (va beh, di quasi tutti: una volta arrivati i fratelli Schleck, suoi compagni di squadra, corsa vera ripartita, con tanti saluti agli altri che dovevano ancora arrivare, tra i quali Cunego).
Oggi mi pare che figure carismatiche di questo tipo non ci siano più, o comunque chi potrebbe svolgere questo ruolo non abbia intenzione di farlo (forse perché a sua volta è propenso a prendersi dei rischi).
Altro problema l'arredo urbano, ma questo mi pare irrisolvibile, a meno di trasformare le corse in gara a circuito, dove sia possibile controllare ogni metro del tracciato. D'altra parte, anche in una gara top come la Liegi, ho visto auto parcheggiate ad minchiam sul percorso...