Vero che discendiamo dagli antichi Romani, che gioivano nel vedere i gladiatori, ma di cosa stiamo parlando? Le emozioni devono venire dalla prestazione fisica, dalla tattica, non dal rischio di farsi male.
Dopotutto, come portava qualcuno ad esempio, perché non fare la discesa libera con la nebbia? Vuoi mettere andare a 120 all'ora ad occhi chiusi?
Sospendono le partite di calcio per mal tempo, le gare di atletica, automobilismo, ecc.ecc., ora perché quelle di ciclismo no? Vogliamo vederli scendere su una strada scivolosa solo perché le ossa non sono nostre?
Dai, kissenefrega del sindaco di livigno o della televisione o di chi è andato a vedere.
Dico che non è semplice prendere le decisioni, perché poi si sbaglia sempre, compreso che una volta deciso di sospendere esce il sole o di NON sospendere e trovi la tormenta.
La decisione di modificare pesantemente la tappa di ieri è stata opportuna, comunque si sia evoluta la decisione.
Casomai andrebbe ripensato il posizionamento sul calendario del Giro, è da secoli che ogni volta che c'è Gavia, Stelvio, ecc. a metà maggio c'è rischio di trovare neve.
Dopotutto quelli di RCS dovrebbero vedere la cosa in direzione opposta: visto che alla presentazione del Giro avevano previsto il passaggio sullo Stelvio, perché non hanno organizzato la rimozione della neve in modo che si potesse fare? Sarebbe bastato mettere dei teli sulla strada, le serpentine antigelo sotto l'asfalto e soffiare via la neve dai versanti. Magari anche usare i cannoni antigrandine opportunamente modificati per farli antineve, scaldare il versante della montagna, o causare le valanghe preventivamente con gli esplosivi, ma anche mettere la tettoia lungo tutta la strada.