Gare Longo Borghini, Rosa Tricolore

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Passista
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Dopo 16 anni l'Italia torna a trionfare nella Corsa Rosa con Elisa Longo Borghini. Lotte Kopecky cede sulla rampa finale di L'Aquila dopo un altro appassionante duello. Ultima frazione a Kimberley (Le Court) Billot, prima atleta delle Isole Mauritius a segno. Elisa Longo Borghini riporta l'Italia sul trono del Giro d'Italia Women...
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bradipus

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qualunquemente
"Non sono nata fenomeno ma nonostante ciò non ho mai smesso di crederci".
Direi che in questa frase è racchiuso il succo della carriera di Elisa: una carriera costruita con costanza, determinazione, volontà e tanta fatica.
Lei, che non è nata campionessa ma ha saputo diventarlo, perché lo ha fortemente voluto, con la testardaggine di una 'montagnina', come lei stessa si definisce.
Oggi, semplicemente la più grande ciclista italiana di tutti i tempi.
Grazie per tutte le emozioni che ci hai dato.
 

longjnes

Maglia Gialla
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Gianni / TCR SL
...a livello di palmares direi che la Luperini la fa ancora da padrona.
Tra la Luperini e la ELB metterei in seconda posizione la Maria Canins: 2 tour de france e tanto altro. Quando ancora il ciclismo femminile era serie C. Ma la Canins in inverno vinceva anche con gli SCI da fondo, atleta in gara 365 giorni all' anno
Si vede che sono anziano ahahaha.
 

4x16

Maglia Iridata
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Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianchi Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
Per motivi lavorativi ho potuto seguire solo poche sintesi però sono felice per la sua maglia!!! Prometto che dal prossimo anno, se faranno tappa in Veneto andrò a vedere anche loro e spero di portare a casa una borraccia!!!
 

bradipus

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Tra la Luperini e la ELB metterei in seconda posizione la Maria Canins: 2 tour de france e tanto altro. Quando ancora il ciclismo femminile era serie C. Ma la Canins in inverno vinceva anche con gli SCI da fondo, atleta in gara 365 giorni all' anno
Si vede che sono anziano ahahaha.
Come sempre, è difficile confrontare epoche diverse, specialmente in campo femminile dove, solo dieci anni fa, tante corse nemmeno esistevano. Il tutto, come al solito, è opinabile.
Però c'erano anche molte meno avversarie, le cicliste di vertice erano molto poche e vi erano molte meno corse internazionali.
Maria Canins doveva vedersela in pratica solo con la Longo e la Marsal, Fabiana Luperini con la canadese Jackson, le lituane, le svizzere e le altre azzurre; nessuna delle due ha vinto medaglie olimpiche, la Luperini nemmeno mondiali e neppure, che io ricordi, gare in linea di un certo livello. Erano specialiste di gare a tappe, ELB invece ha vinto (quasi) su ogni tipo di percorso, in un periodo dove il livello è notevolmente più alto e la concorrenza molto più numerosa ed agguerrita; da qui la mia considerazione.

Ps: la mamma di ELB, Guidina Dal Sasso, è stata nazionale di fondo, probabilmente nel periodo in cui correva anche Maria Canins.

ppss: mi sa che sono io più anziano, ricordo che il primo mondiale femminile che vidi in tv fu quello vinto da Alessandra Cappellotto...
 
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longjnes

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Come sempre, è difficile confrontare epoche diverse, specialmente in campo femminile dove, solo dieci anni fa, tante corse nemmeno esistevano. Il tutto, come al solito è opinabile.
Però c'erano anche molte meno avversarie, le cicliste di vertice erano molto poche e vi erano molte meno corse internazionali.
Maria Canins doveva vedersela in pratica solo con la Longo e la Marsal, Fabiana Luperini con la canadese Jackson, le lituane, le svizzere e le altre azzurre; nessuna delle due ha vinto medaglie olimpiche, la Luperini nemmeno mondiali e neppure, che io ricordi, gare in linea di un certo livello. Erano specialiste di gare a tappe, ELB invece ha vinto (quasi) su ogni tipo di percorso, in un periodo dove il livello è notevolmente più alto e la concorrenza molto più numerosa ed agguerrita; da qui la mia considerazione.

Ps: la mamma di ELB, Guidina Dal Sasso, è stata nazionale di fondo, probabilmente nel periodo in cui correva anche Maria Canins.
beh ogni epoca si confronta con la sua epoca. oggi si puo dire che pogy è il corridore più forte attualemente. all'epoca la canins lo è stata tra le donne, cosi come lo era la luperini anche se a entrambe è mancata la maglia iridata. cosa avrebbero fatto nel ciclismo di oggi. e chi lo sa? contano i titoli alla fin fine e la luperini ne ha talmente tanti che potrebbe aprire una bancarella.
 

loiety

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8 Agosto 2007
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IMHO dovrebbero fare come altre corse e far disputare il giro donne due ore prima degli uomini. Pubblico, calore, interesse assicurati. Poi ovviamente questo creerebbe immense difficoltà organizzative, immagino ci abbiano già pensato e scartato l'idea.
Trovo che nel ciclismo femminile ci sia ancora troppo poca specializzazione, segno che hanno ancora molto margine atletico.
Spettacolare ed emozionante lo è.
 

bradipus

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IMHO dovrebbero fare come altre corse e far disputare il giro donne due ore prima degli uomini. Pubblico, calore, interesse assicurati. Poi ovviamente questo creerebbe immense difficoltà organizzative, immagino ci abbiano già pensato e scartato l'idea.
Trovo che nel ciclismo femminile ci sia ancora troppo poca specializzazione, segno che hanno ancora molto margine atletico.
Spettacolare ed emozionante lo è.
Di specializzazione, se guardiamo bene, ce n'è di meno anche in campo maschile.
Dieci/venti anni fa sarebbe stato impensabile che un atleta nello stesso Tour vincesse sul Ventoux, in una crono e la volata finale sui Campi Elisi; eppure Wout van Aert l'ha fatto.
Oppure che uno vincesse il mondiale di ciclocross, quello su strada e andasse a contendere una volata di gruppo ai velocisti, eppure MVDP...
O uno scalatore trionfasse nel Fiandre, ma Pogi...
Credo che in questo periodo del ciclismo dovremmo rivedere molte convinzioni 'storiche', sia in campo maschile che in quello femminile.

Per il resto sarebbe bello ma logisticamente e, forse, economicamente insostenibile; già ora faticano a trovare alberghi dignitosi per la sola carovana maschile, figuriamoci a moltiplicare il tutto per due.
Ricordo una foto postata lo scorso anno da Geraint Thomas, col wc della stanza che gli era capitata...
 
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longjnes

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IMHO dovrebbero fare come altre corse e far disputare il giro donne due ore prima degli uomini. Pubblico, calore, interesse assicurati. Poi ovviamente questo creerebbe immense difficoltà organizzative, immagino ci abbiano già pensato e scartato l'idea.
Trovo che nel ciclismo femminile ci sia ancora troppo poca specializzazione, segno che hanno ancora molto margine atletico.
Spettacolare ed emozionante lo è.
nel ciclismo femminile manca la gente, non si scomoda quasi nessuno per andare a vedere il giro donne sulle strade. non c'è show se non ci sono spettatori. questo è il principale problema, poca gente quindi poca pubblicità quindi pochi soldi. nemmeno le donne cicliste tendono a seguire le donne del wt. mia moglie conosce il nome e gesta di tanti ciclisti ma quasi zero di donne. un mondo, quello del seguito del ciclismo femminile, su cui sarebbe curioso fare uno studio sociologico.
 
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loiety

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nel ciclismo femminile manca la gente, non si scomoda quasi nessuno per andare a vedere il giro donne sulle strade. non c'è show se non ci sono spettatori. questo è il principale problema, poca gente quindi poca pubblicità quindi pochi soldi. nemmeno le donne cicliste tendono a seguire le donne del wt. mia moglie conosce il nome e gesta di tanti ciclisti ma quasi zero di donne. un mondo, quello del seguito del ciclismo femminile, su cui sarebbe curioso fare uno studio sociologico.
Interessante come ad esempio nel tennis, nello sci, nell'atletica la notorietà delle atlete è assolutamente sovrapponibile a quella dei colleghi maschi, nel ciclismo no. Secondo me è questione di tempo e di diffusione dello sport. Nel senso che se vai sulle piste da sci trovi un numero pressoché identico di utenti dei due generi, e anche tra le scuole sci, mentre sono solo pochi anni che vedi donne sulle bici da corsa. Unica donna ciclista che ha raggiunto il grande pubblico a mio avviso è Paola Pezzo, anche se sulla mtb.
 
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longjnes

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Interessante come ad esempio nel tennis, nello sci, nell'atletica la notorietà delle atlete è assolutamente sovrapponibile a quella dei colleghi maschi, nel ciclismo no. Secondo me è questione di tempo e di diffusione dello sport. Nel senso che se vai sulle piste da sci trovi un numero pressoché identico di utenti dei due generi, e anche tra le scuole sci, mentre sono solo pochi anni che vedi donne sulle bici da corsa. Unica donna ciclista che ha raggiunto il grande pubblico a mio avviso è Paola Pezzo, anche se sulla mtb.
io mi sono fatto l'idea che il ciclismo (olimpiadi a parte) è seguito in primis dai praticanti e simpatizzanti. che tuttavia seguono la massima espressione di questo sport, gli uomini. non credo che dipenda dal genere dei praticanti. nemmeno il tennis ha un numero di pranticanti donne elevato, però gli stadi per le finali e semifinali dei tornei sono abbastanza pieni. ieri all'aquila c'erano solo i parenti/staff delle atlete e poco più. l'ultimo km sembrava girato alle 6 del mattino con transenne quasi deserte, e si era in una città capoluogo. il giorno prima sulla maiella idem.
 

grimpeur75

Passista
13 Febbraio 2007
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Nel tennis a parte le finali o semifinali pibblico nella partite femminili nn è che ce ne sia granchè, cmq nn paragonabile al settore maschile……calcio stadi quasi vuoti nelle partite femminili…forse lo sci è lo sport in cui il seguito è simile…anche atletica xchè corrono sempre insieme…
 

bradipus

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nel ciclismo femminile manca la gente, non si scomoda quasi nessuno per andare a vedere il giro donne sulle strade. non c'è show se non ci sono spettatori. questo è il principale problema, poca gente quindi poca pubblicità quindi pochi soldi. nemmeno le donne cicliste tendono a seguire le donne del wt. mia moglie conosce il nome e gesta di tanti ciclisti ma quasi zero di donne. un mondo, quello del seguito del ciclismo femminile, su cui sarebbe curioso fare uno studio sociologico.

io mi sono fatto l'idea che il ciclismo (olimpiadi a parte) è seguito in primis dai praticanti e simpatizzanti. che tuttavia seguono la massima espressione di questo sport, gli uomini. non credo che dipenda dal genere dei praticanti. nemmeno il tennis ha un numero di pranticanti donne elevato, però gli stadi per le finali e semifinali dei tornei sono abbastanza pieni. ieri all'aquila c'erano solo i parenti/staff delle atlete e poco più. l'ultimo km sembrava girato alle 6 del mattino con transenne quasi deserte, e si era in una città capoluogo. il giorno prima sulla maiella idem.
Quello che tu dici è vero, ma limitatamente al nostro paese. In altri posti il ciclismo femminile è molto più seguito, basti ricordare la gente che c'era in strada al Tour des Femmes di due anni fa (lo scorso anno un po' meno, ma perché si corse in zone poco popolate). O al britannico Women's Tour, per non parlare delle corse olandesi o belghe (qualche anno fa lessi che, per il ciclocross, nei Paesi Bassi le gare femminili avevano superato quelle maschili in quanto ad audience. E correva regolarmente un tal MVDP...)

D'altra parte da noi, tolte le gare più importanti (Giro, Tirreno, Sanremo, Strade Bianche, Lombardia e pochissime altre), non è che il ciclismo maschile raccolga grandi attenzioni. Guardavo sul tubo il video dell'arrivo del Giro dell'Appennino di ieri, ed anche lì c'erano poco più che i parenti stretti, e qualche turista di passaggio. E si arrivava in pieno centro della sesta città italiana...
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loiety

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8 Agosto 2007
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Personalmente malgrado il passaggio del giro e del tdf dalle mie parti sono in due anni andato solo quest'anno .. in francia. Se tutti fossero come il sottoscritto gli sport al massimo vivrebbero di diritti tv.
Comunque almeno in tv le corse maggiori sono seguite, ammetto che giri pro minori sono seguii solo dagli specialisti. Peraltro, un appassionato di bici ieri cosa andava a vedere, il giro dell'appennino o stava in tv a guardare il tdf ? Arduo scegliere vero ?
 

Masao1

Apprendista Scalatore
10 Luglio 2018
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Castle of the river
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Specialized tarmac
Ho visto la fine della tappa aspettando che la rai trasmettesse il tour maschile. L'ho vissuta veramente in apprensione dato il distacco praticamente nullo, temevo che dopo il forcing in salita della kopecky, Elisa non potesse resistitere ad uno scatto della rivale nell'ultimo km.... Invece oltre a non perdere un cm dalla ruota, è scattata lei, lasciandola sul posto! Veramente immensa Elisa!
 

motogpdesmo16

Gregario
29 Ottobre 2008
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Trek Madone 4.7
Quello che tu dici è vero, ma limitatamente al nostro paese. In altri posti il ciclismo femminile è molto più seguito, basti ricordare la gente che c'era in strada al Tour des Femmes di due anni fa (lo scorso anno un po' meno, ma perché si corse in zone poco popolate). O al britannico Women's Tour, per non parlare delle corse olandesi o belghe (qualche anno fa lessi che, per il ciclocross, nei Paesi Bassi le gare femminili avevano superato quelle maschili in quanto ad audience. E correva regolarmente un tal MVDP...)

D'altra parte da noi, tolte le gare più importanti (Giro, Tirreno, Sanremo, Strade Bianche, Lombardia e pochissime altre), non è che il ciclismo maschile raccolga grandi attenzioni. Guardavo sul tubo il video dell'arrivo del Giro dell'Appennino di ieri, ed anche lì c'erano poco più che i parenti stretti, e qualche turista di passaggio. E si arrivava in pieno centro della sesta città italiana...
Vedi l'allegato 455016
Con tutto il rispetto, ma c'era anche un tappone del Tour de France trasmesso in tv.
Personalmente, fossi stato residente a Torino, sarei restato certamente a casa appunto con la tv accesa.

Andando oltre quello che avrei fatto io, mi piacerebbe sottolineare il NON risalto che la Gazzetta dello Sport ha dedicato a questo evento (al netto di un piccolo articoletto giornaliero) nonostante sia stato organizzato da RCS. Sembra quasi un autosabotaggio...
 

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