News Ecco le nuovissime bici gravel Checkmate e Checkpoint SL
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Bici molto interessante, sicuramente molto di nicchia visto che in Italia le corse gravel non sono poi tanto diffuse. Spazio per gomme adeguato, piega molto bella. Colorazioni che a me personalmente non piacciono proprio, per tutto il resto c'e' Masterc.. ahem Project One. Costa una fucilata, certo che sara' proprio per pochi pochi.
Allestimenti solo SRAM, a testimonianza del fatto che in virtu' soprattutto del pessimo GRX nuovo, Shimano e' praticamente inesistente in ambito gravel. Se non si smuovono fanno la fine di Campagnolo..
"la reggisella telescopica".. Cos'e', un reggisella transgender?
Allestimenti solo SRAM, a testimonianza del fatto che in virtu' soprattutto del pessimo GRX nuovo, Shimano e' praticamente inesistente in ambito gravel. Se non si smuovono fanno la fine di Campagnolo..
"la reggisella telescopica".. Cos'e', un reggisella transgender?
NCC1701
Passista
Ancora semi-wireless, solo doppia e niente monocorona (che su gravel è francamente assurdo), range piuttosto deludente, da questo punto di vista il GRX 11 velocità fa meglio.
Poi eh, sopra è solo la mia opinione ma guardiamo ai fatti. Il nuovo SRAM Red XPLR è già dovunque. Il GRX Di2, sebbene sia uscito prima, non lo trovi su quasi nessuna bici. il fatto che sia uscito ormai da un po' e che molte bici non lo abbiano come primo montaggio direi che parla da sé. La nuova Trek non lo ha, la Colnago G4X non lo ha. La Revolt nuova neanche. La Crux non solo non ce l'ha, ma ha solo un allestimento Shimano solo nella versione Comp. E queste sono sono le ultime bici uscite che mi ricordo.
NCC1701
Passista
Io ho l'11v (GRX810) e mi ci trovo molto bene. Ah, per me doppia corona tutta la vita, trovo assurdo il monocorona. Ecco, forse con 14v, senza esagerare col range, si riescirà ad avere una scalatura decente, anziché qualche dente con molti buchi intorno. Monocorona con le 13v trovo appena accettabile Campagnolo Ekar, ma proprio appena, appena.
Sembra esista un mercato per bici gravel sopra i 10 k (oltre a questa c’e’ Colnago c68 e non ricordo se anche altri).
Qualcuno ha accesso a numeri di vendita che lo confermano?
Personalmente ritengo che una gravel debba essere una bici da battaglia, di sassate ne prende parecchie, e, se devota all’avventura, debba essere anche piu’ semplice di una bdc (quindi per una gravel adventure ci vedo male anche elettronico, cavi nascosti e pieghe integrate). Sicuramente una gravel non ha le complicazioni tecniche di una mtb full suspension, che giustificano costi aggiuntivi legati ad essi. Inoltre il peso non gareggiando non ha molta importanza, alla fine un percorso gravel difficilmente ha grandi dislivelli.
Insomma io apprezzo la bellezza e la raffinatezza di queste bici, i contenuti ci sono, ma li trovo un po’ eccessivi per l’uso cui sono destinate.
Qualcuno ha accesso a numeri di vendita che lo confermano?
Personalmente ritengo che una gravel debba essere una bici da battaglia, di sassate ne prende parecchie, e, se devota all’avventura, debba essere anche piu’ semplice di una bdc (quindi per una gravel adventure ci vedo male anche elettronico, cavi nascosti e pieghe integrate). Sicuramente una gravel non ha le complicazioni tecniche di una mtb full suspension, che giustificano costi aggiuntivi legati ad essi. Inoltre il peso non gareggiando non ha molta importanza, alla fine un percorso gravel difficilmente ha grandi dislivelli.
Insomma io apprezzo la bellezza e la raffinatezza di queste bici, i contenuti ci sono, ma li trovo un po’ eccessivi per l’uso cui sono destinate.
Si però senza offesa ma l'uso cui sono destinate che hai in mente tu non è necessariamente quello che ha in mente Trek. Con la Checkmate stiamo parlando di una bici gravel race che è proprio fatta per fare le gare, e alcune di queste hanno pure un discreto dislivello. Possiamo disquisire che all'amatore che fa gli argini di fiume tutto ciò non serva, ma è il solito discorso trito e ritrito che facciamo con le bici da strada - queste bici top di gamma sono fatte per i pro che gareggiano e se le compra un amatore la colpa mica è di Trek..
Non lo so, per una serie di motivi penso che queste bici non siano indirizzate solo ai pro ma anche ad amatori che non gareggiano ad esempio hanno attacchi per portare borse e simili, chi gareggia ne ha bisogno?
Mentre per una bici da strada comprendo il ragionamento dell’amatore che si fa la bici uguale a quella dei pro, qui non ce lo vedo molto.
Probabilmente ci saranno atleti gravel pro che corrono su checkpoint, ma ad esempio non credo ce ne siano con c68 gravel (magari su colnago grx si’ ma e’ diversa). Queste mi sembrano piu’ bici indirizzate ad altospendenti amatori in cerca del meglio possibile e anche di una bici alla moda, concetto che mi sembra in controtendenza con l’utilizzo gravel pero’, e per usarle sulle ciclabili o su strada mi sembrano sprecate. Per questo chiedevo se qualcuno ha i numeri di vendita, voglio capire se questo ipotetico segmento di mercato esiste nella realta’ o solo nella fantasia di chi le propone.
andry96
Ammiraglia
Checkpoint, il terzo portaborraccia davanti al mc é la norma sulle gravel e non solo, poi ci metti quel che vuoi se ti serve
La.checkpoint non é da gara e ha più attacchi la checkmate slr da gara é più tirata infatti e ha meno attacchi e robe varie
In questo caso non sembra un classico porta borraccia (difatti ne ha 4 addirittura) ma un porta utensili-ricambi.
Ciononostante ritengo che la posizione sia poco adatta.. molto meglio tra foderi e tubo sella.. o almeno io mi inventerei una posizione simile se mai dovessi gravelizzarmi
andry96
Ammiraglia
Sugli attacchi della forcella puoi mettere portaborracce o borse o quel che vuoi, idem davanti al mc, dove ci sono i classici fori filettati per portaborracciaIn questo caso non sembra un classico porta borraccia (difatti ne ha 4 addirittura) ma un porta utensili-ricambi.
Ciononostante ritengo che la posizione sia poco adatta.. molto meglio tra foderi e tubo sella.. o almeno io mi inventerei una posizione simile se mai dovessi gravelizzarmi
lupin IV
Maglia Iridata
Giusto per un giro nel deserto uno si porta dietro tutta quell'acquaIn questo caso non sembra un classico porta borraccia (difatti ne ha 4 addirittura) ma un porta utensili-ricambi.
Ciononostante ritengo che la posizione sia poco adatta.. molto meglio tra foderi e tubo sella.. o almeno io mi inventerei una posizione simile se mai dovessi gravelizzarmi
Capito.. ma trovo la posizione poco consona e molto esposta e per la borraccia anche poco comoda.
Sul discorso ciclabili e strada: C'è un movimento gravel race che è abbastanza diffuso all'estero, io stesso faccio una gara gravel ogni anno, 200km 3600dsl. l'Italia non avrà tanti eventi ma ce ne sono molti altrove, in America soprattutto.
Sul discorso degli attacchi per le borse: a parte quanto giustamente notato da @andry96 riguardo il fatto che la Checkmate ne abbia meno.. C'è tutta una serie di gare che dura più di un giorno. Tipo la gara gravel più famosa in Europa continentale è la Traka 360. Spesso le bici le carichi con qualche borsa, specialmente sull'orizzontale per metterci qualcosa da mangiare.
Tutto questo lo dico da ciclista che ha partecipato a una manciata di gare gravel, e da persona che segue abbastanza frequentemente le gare gravel americane. Che in Italia la gente si prenda queste bici per farci la ciclabile non vuol dire che all'estero le cose funzionino uguale.
andry96
Ammiraglia
Più tutti gli eventi estremi che qualche europeo va a fare verso Africa est europa e Asia( tipo atlas mountain race o simili) di.piu giorni ecc. Che poi non saranno quello che fa abitualmente l'amato che va per argini ma l'idea di tante bici gravel é che se decido di farci una settimana in giro posso caricare qualunque cosa e partire all'avventura
Ps
Quest'anno avrebbe dovuto esserci anche the traka 500, anche perchè la 360 fanno troppo alla svelta a finirla
Io dico solo che vorrei capire chi, quanti, dove e per quale tipo di attivita’ si comprano bici gravel da oltre 10000€, mi sembra un segmento di mercato molto particolare, talmente particolare che vorrei capire se esiste. Poi se esiste sono contento per chi le produce. Senza numeri capisco le opinioni qui espresse, ma mi resta il dubbio.
Esiste e te lo sta dicendo chi eventi cosi' li fa, e che bici forse non da 10k ma da 7-8k ne vede svariate durante quegli eventi e ne ha avuta pure una.
Vai a Londra a farti un giro con il Club Rapha e poi vedi, tutti giovani col completino Pas Normal che solo la maglia costa 200 euro, e fior di bici da 5-6-7mila euro come minimo. Vai a Girona, uguale - centinaia di ciclisti a spendere 4 euro per prendersi il flat white al bar, con le loro bici noleggiate da 150 euro al giorno. Questo mondo esiste ed e' bello florido. Non e' certo la maggior parte del mercato ma non e' neanche una nicchia minuscola come credi. Senza voler fare geopolitica e andare nelle solite discussioni, ma mica tutto il mondo e' l'Italia dove gli stipendi sono fermi al 1980 e il potere d'acquisto e' pure peggiorato.
*per chiarire: ora non e' che voglio dire che i prezzi altissimi delle bici siano giustificati, dico solo che esiste un mondo al di fuori dell'Italia, io ci vivo e lo vedo. Poi se non mi credi bene ma non credo sia utile continuare a guardare al proprio orticello del paesino e pensare che tutto il mondo sia uguale. I dati di mercato non li ho..
Rapha ormai fa una svendita il lunedi ed una il martedi...i tempi in cui i saldi erano sold-out in 24h sono belli e che terminati. E tutti i loro mille cloni non se la passano ovviamente tanto meglio (Le Col ormai fa i challenge su Strava "carica 30" di camminata in 1 mese e vinci 50k di vestiti").
Il discorso di Lumi secondo me torna in un certo senso: il gravel è nato un po' per il ciclico rifiuto (ormai è una corrente permanente in realtà) "dell'esasperazione" del ciclismo garaiolo, le ormai bolse GF, etc...con in più tutto l'ambaradan del vado dove voglio, libertà! etc....
Ovviamente le aziende cavalcano qualunque cosa, dalle singlespeed, al movimento messenger, alle Fat, alla qualunque. E tutto fa la stessa fine: vengono ri-fagocitati dall'esasperazione garaiola.
Partendo proprio dal basso, perché sono gli amatori stessi che partono con gli eventi, gli happening, il ritrovino, l'apericena, ma poi tempo un tot e tutto si trasforma in garetta e poi garona e poi megaevento. E' partito cosi tutto, dalla Mdd all'Eroica al DirtyKanza/Unbound, e via discorrendo.
E quando l'eventone diventa globale l'esasperazione ti ri-entra tempo zero dalla finestra. Fanno ridere i peana di quelli che già adesso rivogliono "il vero spirito" del DirtyKanza...e poi chi sono? Ex-pro WT! E come sempre dopo un po' il dentista di Busnago si rompe anche le palle di farsi sverniciare a 50kmh dopo aver pagato 100 e più carte per l'iscrizione. Al massimo diventa un po' come la maratona di NY: la roba da fare una volta nella vita e poi mai più.
Sul fatto che nei vari "hub" sia pieno di *giovani*.....sono veramente una nicchietta i *giovani* che spendono 15k di bici ed accessori per prendere il cortado a Girona. Questa idea che alzare i prezzi all'infinito che tanto il ciclismo domina il mondo è stato uno sfondone incredibile proprio per il motivo che invece fa da tappo al ricambio generazionale, e non solo in Italia, perché alla fine la maglietta Pas Normal lo è di fatto e non solo di nome anche per le tasche del *giovane* britannico (oltre francamente ad aver rotto il razzo con sto stile minimal-niente scopiazzato da Rapha che ormai gira da 20 anni persino al Lidl...).
Poi qualche giovane squattrinato si inventa la monstercross o il giro del cassonetto, ha successo, arrivano le aziende, arrivano le gare, e via di nuovo all'infinito....
Quindi si, ora venderanno pure le bici da gravel-timetrial con la skinsuit mimetica. Finché dura.