Il problema non sono le rarità dove allora si va versamente a valutare anche la coevità di ogni ricambio.
Il problema vero sono telai dell'epoca che magari in qualche modo ricordavano i Colnago, che riverniciati e con un set di decal nuovi possono essere spacciati per Colnago vere e proprie, qui anche certificate magari.
In quel caso passi da una bici dal valore pressochè dei ricambi ad una bici che rivendi veloce a cifre vicino ai 1000 euro. Di più concordo con te si entra in una nicchia dove chi compra si informa.
Io prima di farlo infatti mi ero preparato foto dettagliate della cosa, in particolare perchè mi aspettavo anche un parere sulla vernice originale, le cromature, le decal...
Non concordo invece sul fatto che sia necessario essere un vecchio artigiano o operaio per certificarle. Ovvio avere queste persone in vita è utilissimo e anzi va fatta ora una sorta di banca dati delle loro osservazioni o memorie. Fatto questo, come in ogni ambito, ci sarà chi si specializza.
Nel mio piccolo per rimettere in sesto la mia mi sono documentato, ho scaricato cataloghi, cercato foto su riviste e sulla Super mi sono fatto la mia cultura. Se il tuo lavoro è occuparti del settore "heritage" lavorando per Colnago non avrai problemi, se non lavori per Colnago ci sono comunque periti che sanno ricostruire tutto (ad esempio quelli che lavorano per le aste). Funziona così per auto, orologi, gioielli...