Piccolo budget grandi difficoltà

BDC-MAG.COM

Passista
18 Febbraio 2014
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A fronte di poche squadre World Tour con budget pressoché illimitati ci sono le altre squadre, quelle che devono fronteggiare costi sempre più elevati non solo per competere, ma proprio per rimanere nella massima divisione del ciclismo professionistico. Un primo campanello d'allarme è stato suonato dalle squadre francesi, come vi...
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martin_galante

Nel Gruppetto
24 Ottobre 2017
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cletta
La Intermarche' si e' ritrovata in una situazione non ovvia. E' una squadra con una identita' belga (credo vallona). Due sponsor, uno belga e l'altro, Intermarche', francese ma con una forte presenza in Belgio come catena di supermercati. Maggioranza di corridori belgi, con qualche francese e qualche olandese, ed i due uomini chiave della dirigenza, Bourlaert e Van Der Schueren, pure loro belgi (un vallone ed un fiammingo). Ora, in questa squadra nota soprattutto in Belgio, con un piccolo budget ed in cui comunque non e' passato nessuno dei super-fenomeni del momento, si sono ritrovati un corridorre giovane, forte, e soprattutto con un enorme potenziale mediatico. Il cui peso deriva, oltre che dal talento nella gambe, anche dall'essere eritreo. Ora si capisce che per una piccola squadra, lasciarsi sfuggire l'occasione Biniam, vuol dire probabilmente non averne altre. Al tempo stesso pero' la natura nazionale della Inter, non ne fa la squadra in grado di ottimizzare il ritorno di immagine -e di sponsorizzazioni- dell'eritreo.

Intermarche' si e' esposta rinnovando a Girmay fino al 2028, difficile dire che abbiano sbagliato, per altro il contratto (300k prima, 1milione dopo rinnovo) e' abbastanza parsimonioso. Al contempo, e' chiaro che altre squadre con dimensioni meno nazionali avrebbero monetizzato piu' facilmente. Penso per esempio alla Bahrain che, a dispetto del nome, ha uno sponsor molto legato all'Africa. Va pure detto che oltre a lui, i giovani non sono proprio le punte del world tour, e tutti gli altri nomi piu' noti han gia' passato gli anni migliori.

Insomma, budget ben gestito, talento trovato e pagato relativemente poco, ma alla fine non basta se l'immagine globale non offre un pacchetto 'totale' allo sponsor. A volte ci si puo' trovare in difficolta' pur sbagliando poco-niente. In fondo gli basta il nome di uno sponsor 'giusto', spero riescano a trovarlo.
 

Jaguar

Apprendista Passista
17 Giugno 2016
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da corsa
Per curiosità generale: un marchio di bici costose offre budget maggiori alle squadre che sponsorizza oppure il prezzo medio alto delle bici non è garanzia di grosse sponsorizzazioni?
 

Ser pecora

Diretur
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Per curiosità generale: un marchio di bici costose offre budget maggiori alle squadre che sponsorizza oppure il prezzo medio alto delle bici non è garanzia di grosse sponsorizzazioni?

Non c'è relazione col prezzo delle bici. Un marchio come Decathlon puo' spendere piu' soldi in sponsorizzazione di un marchio di bici "costose", tipo, che ne so, BMC.
 

Alberto1973

Gregario
7 Novembre 2023
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Pinneberg
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Synapse
Io queste "lamentele" che hanno budget limitato rispetto alle spese reali le trovo antipatiche.
Mi suona un po' come le migliori squadre di calcio che si lamentano i loro calciatori sono "costretti" a fare toppe partite e rischiano infortuni etc. Troppe partite? Fate piu' turnover, tanto 19enni volenterosi di partecipare anche a gratis ce ne sono a sempre bizzeffe. Certo, sono un meno forti. O magari fate meno partite.
Io quando gareggiavo (nel podismo, da amatore) ero obbligato a limitarmi, proprio perche' sia fisico che budget avevano i loro limiti.
Nel ciclismo la vedo uguale. Troppe spese? Riducetele. Prendete corridori meno costosi (=meno forti, ovviamente), o fate semplicemente di meno.
 

Maverik89

Apprendista Cronoman
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Io queste "lamentele" che hanno budget limitato rispetto alle spese reali le trovo antipatiche.
Mi suona un po' come le migliori squadre di calcio che si lamentano i loro calciatori sono "costretti" a fare toppe partite e rischiano infortuni etc. Troppe partite? Fate piu' turnover, tanto 19enni volenterosi di partecipare anche a gratis ce ne sono a sempre bizzeffe. Certo, sono un meno forti. O magari fate meno partite.
Io quando gareggiavo (nel podismo, da amatore) ero obbligato a limitarmi, proprio perche' sia fisico che budget avevano i loro limiti.
Nel ciclismo la vedo uguale. Troppe spese? Riducetele. Prendete corridori meno costosi (=meno forti, ovviamente), o fate semplicemente di meno.
si ma sti discorsi non li spifferare a chi paga il tuo lavoro (che tu sia dipendente o autonomo non cambia) perchè protrebbe torcersi contro!
 
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Ser pecora

Diretur
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Nel ciclismo la vedo uguale. Troppe spese? Riducetele. Prendete corridori meno costosi (=meno forti, ovviamente), o fate semplicemente di meno.
Mi pare non sia proprio questo il punto.
Li prendono già i corridori meno costosi e quindi meno forti, e per questo vincono poco, e per questo non hanno sponsor e quindi chiudono.
Già l'autobus della Intermarché è un camper rispetto quello delle altre squadre, chissà quali altre spese devono limitare....
 

Ser pecora

Diretur
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Comunque nel 2026, dopo la tornata di promozioni/retoocessioni dell'anno prossimo dovrebbe entrare in funzione il tetto salariale dell'UCI.
...di cui pero' ancora niente si sa, e pare non ci sia (stranamente) grande accordo a riguardo.
 

Makmatti

Pignone
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Domane sl
Comunque nel 2026, dopo la tornata di promozioni/retoocessioni dell'anno prossimo dovrebbe entrare in funzione il tetto salariale dell'UCI.
...di cui pero' ancora niente si sa, e pare non ci sia (stranamente) grande accordo a riguardo.
Diciamo che il salary cap, assieme però a un salary floor (perche se si mette un tetto massimo per farlo funzionare, bisogna mettere un tetto minimo), potrebbe aiutare nella gestione dei team.
Purtroppo il tetto salariale, se puó essere un contenimento delle spese, nel non diventare pazze, di certo non previene nell’utilizzare altri metodi per retribuite gli atleti.

Il problema del tirare su soldi è dare appeal alle competizioni ciclistiche, perchè altri sport, con più visibilità e magari costi comparabili fanno più gola.
Da un lato quindi ci deve mettere del suo. l’UCI, ma anche i team devono comunque magari investire di più nel promuoversi (e promuovere i partner) .
 

loiety

Apprendista Velocista
8 Agosto 2007
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È orribile ma servirebbero due cose mutuate dal calcio. La prima è un impatto sui diritti televisivi e di youtube molto più importante sulle squadre, la seconda un sistema di cartellini. Se la uae vuole un ciclista della bardiani, un po' dovrebbe pagare.
 
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pedalone della bassa

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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
È orribile ma servirebbero due cose mutuate dal calcio. La prima è un impatto sui diritti televisivi e di youtube molto più importante sulle squadre, la seconda un sistema di cartellini. Se la uae vuole un ciclista della bardiani, un po' dovrebbe pagare.

sulla prima parte sono più che d'accordo, anzi, darebbe il punto focale su cui dovrebbero mettersi a tavolino tutte le parti, e discuterne

Sul secondo, esiste già questa opzione. Il fatto è che i contratti durano 1-2-3 anni nella maggior parte dei casi, e, diciamo che il calcio, qui, si stà avvicinando ad un mercato "cartellini" tipo ciclismo
D'altronde, Bernal, il team Sky, lo prese dall'Androni, proprio pagando una clausola
 
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pedalone della bassa

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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Si, ma a chi? Alla squadra?
Se non c'è un sistema regolato è un po' il farwest.

Beh, credo i soldi siano adnati alla squadra, che poi il titolare di una squadra, utilizzi quel denaro per la squadra stessa, o per "motivi personali", questo non lo sò
E' che, sui cartellini, credo ci sia "poco margine di manovra". A parte casi rarissimi, i contratti sono di 1-2 anni e, come detto, è più il calcio che stà andando verso un sistema di parametri zero come nel ciclismo

Il punto, ma bisognerebbe che ne parlassero seriamente tutti gli attori in gioco, sono i diritti televisivi
Tinkoff sarà stato uno un po' sopra le righe, ma il problema lo aveva sollevato già, oramai, tempo addietro
 

sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
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BMC slr01 TREK Madone
Io queste "lamentele" che hanno budget limitato rispetto alle spese reali le trovo antipatiche.
Mi suona un po' come le migliori squadre di calcio che si lamentano i loro calciatori sono "costretti" a fare toppe partite e rischiano infortuni etc. Troppe partite? Fate piu' turnover, tanto 19enni volenterosi di partecipare anche a gratis ce ne sono a sempre bizzeffe. Certo, sono un meno forti. O magari fate meno partite.
Io quando gareggiavo (nel podismo, da amatore) ero obbligato a limitarmi, proprio perche' sia fisico che budget avevano i loro limiti.
Nel ciclismo la vedo uguale. Troppe spese? Riducetele. Prendete corridori meno costosi (=meno forti, ovviamente), o fate semplicemente di meno.
discorso un po assurdo...una squadra PRO che dovrebbe assumere ciclisti amatoriali (il paragone con calciatori 19anni) e cm,q aavere una squadra meno ch emediocre...non sei piu una squadra da WT e dunque nn sei piu appetibile per gli sponsor. probabilemtente i costi e i num di corridori sono diventati tropp alti.
 

Ser pecora

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Beh, credo i soldi siano adnati alla squadra, che poi il titolare di una squadra, utilizzi quel denaro per la squadra stessa, o per "motivi personali", questo non lo sò

Appunto, non sono soldi che entrano ed escono da un bilancio della squadra, bilancio che poi qualcuno guarda, etc...
E' che, sui cartellini, credo ci sia "poco margine di manovra". A parte casi rarissimi, i contratti sono di 1-2 anni e, come detto, è più il calcio che stà andando verso un sistema di parametri zero come nel ciclismo

in realtà nell'ultimo periodo i contratti sono parecchio lunghi (Pablo Torres fino al 2030...). E' che poi valgono quel che valgono (Ujitdebroeks).
Il punto, ma bisognerebbe che ne parlassero seriamente tutti gli attori in gioco, sono i diritti televisivi
Tinkoff sarà stato uno un po' sopra le righe, ma il problema lo aveva sollevato già, oramai, tempo addietro

Si, lo hanno sollevato in tanti, ma non se ne cava niente, per com'è strutturato il ciclismo.
 
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carab

Pedivella
28 Settembre 2023
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napoli
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ktm
La Intermarche' si e' ritrovata in una situazione non ovvia. E' una squadra con una identita' belga (credo vallona). Due sponsor, uno belga e l'altro, Intermarche', francese ma con una forte presenza in Belgio come catena di supermercati. Maggioranza di corridori belgi, con qualche francese e qualche olandese, ed i due uomini chiave della dirigenza, Bourlaert e Van Der Schueren, pure loro belgi (un vallone ed un fiammingo). Ora, in questa squadra nota soprattutto in Belgio, con un piccolo budget ed in cui comunque non e' passato nessuno dei super-fenomeni del momento, si sono ritrovati un corridorre giovane, forte, e soprattutto con un enorme potenziale mediatico. Il cui peso deriva, oltre che dal talento nella gambe, anche dall'essere eritreo. Ora si capisce che per una piccola squadra, lasciarsi sfuggire l'occasione Biniam, vuol dire probabilmente non averne altre. Al tempo stesso pero' la natura nazionale della Inter, non ne fa la squadra in grado di ottimizzare il ritorno di immagine -e di sponsorizzazioni- dell'eritreo.

Intermarche' si e' esposta rinnovando a Girmay fino al 2028, difficile dire che abbiano sbagliato, per altro il contratto (300k prima, 1milione dopo rinnovo) e' abbastanza parsimonioso. Al contempo, e' chiaro che altre squadre con dimensioni meno nazionali avrebbero monetizzato piu' facilmente. Penso per esempio alla Bahrain che, a dispetto del nome, ha uno sponsor molto legato all'Africa. Va pure detto che oltre a lui, i giovani non sono proprio le punte del world tour, e tutti gli altri nomi piu' noti han gia' passato gli anni migliori.

Insomma, budget ben gestito, talento trovato e pagato relativemente poco, ma alla fine non basta se l'immagine globale non offre un pacchetto 'totale' allo sponsor. A volte ci si puo' trovare in difficolta' pur sbagliando poco-niente. In fondo gli basta il nome di uno sponsor 'giusto', spero riescano a trovarlo.
la tua disamina è perfetta!
 

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