Tutte le interviste del dopotappa
Julian Dean: "Sono un po' sorpreso di questo secondo posto. Due giorni fa ero in ospedale e non sapevo se potevo ripartire. Sono al settimo cielo per questo risultato, è come una vittoria per me. Sono orgoglioso della squadra, nonostante la perdita di Vandevelde e la frattura che sta condizionando Farrar, siamo sempre a fare la corsa. Ieri Hesjedal ha fatto una gran corsa, oggi 2° e 5°. Abbiamo una squadra competitiva nonostante tutto"
Tyler Farrar: "Sono molto contento per Dean e per come ha reagito la squadra in questi due giorni. Dopo la tappa di lunedì serviva una prova di grande determinazione. Sapevo che non avrei potuto sprintare ed ho cercato di essere d'aiuto a Dean e Hunter. NOn so come andrò nelle prossme tappe, vado avanti pensando giorno per giorno sperando di recuperare e aiutando la squadra in qualsiasi modo possibile"
Alessandro Petacchi: "L'altro giorno Freire mi ha detto che il Tour è già fatto e quello che viene è tutto di guadagnato. Un po' aveva ragione... Il massaggio sul pavè mi ha fatto bene. Stavo veramente in forma, il rettilineo finale era in leggera salita, in quelle condizioni quando ti metti davanti, o vinci o ti pianti. Ho rischiato e mi è andata bene. Sapevo di non dover far partire Cavendish e Hushovd: non li avrei più ripresi. Un grazie anche alla squadra, che ha lavorato molto per tenere sotto controllo la fuga di giornata, bravo anche Hondo che nel finale ha fatto lavorare con la sua intelligenza tattica la squadra di Cavendish. Oggi non ci sono state cadute, ma ho vinto lo stesso. La dedica va ancora a tutti gli sponsor della squadra, i quali mi hanno incoraggiato con rinnovata passione dopo la mia prima vittoria, e a mia madre, visto che oggi è il suo compleanno"
Bjarne Riis: "La tappa è andata come previsto, abbiamo pensato a recuperare dopo la tappa di ieri. Ci mancherà Franck nelle prossime tappe di montagna, ma contiamo molto su Fuglsang, ha fatto molto bene finora e gli ho chiesto di rimanere in classifica. In questo modo avremo un'altra carta da giocare"
Carlos Sastre: "E' stata la tappa più tranquilla di questo inizio Tour. La squadra ha lavorato per preparare lo sprint di Hushovd, ma Thor era abbastanza stanco dopo gli sforzi della tappa di ieri"
Alberto Contador: "Ci fosse stato vento sarebbe stata una giornata completamente differente, invece abbiamo avuto la fortuna di non trovarlo. Nonostante tutto siamo sempre rimasti nelle prime posizioni del gruppo. Negli ultimi 5 km c'era molto pericolo per le rotonde. Le cose stanno migliorando e già sto pensando al fine settimana sulle Alpi. Domani potrebbe essere una tappa simile, ma tutto dipenderà dal vento. Intanto stasera non mi perderò la partita della Spagna nella semifinale dei Mondiali: l'altro giorno la Germania ha giocato in maniera incredibile, ma la nostra squadra ha la qualità per farcela"
Inaki Isasi: "Purtroppo non ci hanno fatto prendere molto vantaggio, solo quattro minuti. Sapevamo che nel finale c'erano molte rotonde e che questo poteva darci qualche chance, ma in gruppo c'erano troppi interessi per arrivare allo sprint. Essere protagonisti in questa corsa è già molto, ma la giornata ci è stata rovinata dalla caduta di Txurruka. Speriamo che possa proseguire, è un compagno molto importante per noi"