Debutto in pista! Che bello!
non credevo che fosse così "diverso ma uguale" rispetto alla strada!
Diverso: solo il fruscio dei copertoncini, rumori di traffico lontani ed in secondo piano. Insolita "lucentezza" del fondo incemento rispetto al catrame. Effetto di maggior velocità dato dai cartelloni pubblicitari. Verigine sulle curve da mtb!.....
Uguale: FATICA!.....e credevo di non sentire il vento...invece te lo pigli tutto!....prestazioni...aimè...le solite!
In primis, avevo un "panico da scivolamento" a salire sulle curve. Per fortuna che seguivo il buon Andy (Surplace)...altrimenti non ci sarei mai salito!....."ocio che tocco con il pedale, ocio che scivolo"...tutti pensieri abbandonati in pochi giri. Più passavano i minuti e più si entra in sintonia con l'ovale.....che par di no, ma si sale e si scende, dentro e fuori dalle curve. E per uno scarso come me (più fermo della tabella contagiri), il salire in parabolica a 40 all'ora si è fatto sentire!...Però dopo un pochetto, è come un "farsi cullare" dalla forme della pista. Davvero piacevole.
Ad un certo punto Andy mi offre la sua bellissima bici da pista in prova....PANICO!!! non ho mai usato uno "scatto fisso". Un giro per tentare di chiudere il pedale sinistro. Mi fermo appeso alla rete e riesco ad inserirlo (ho problemi al piede sinistro), partenza e panico di nuovo: niente freno...se penso di rallentare la bici mi disarciona dalla sella.....però si sente che si fila più forte che con una bici normale da corsa. Sarà per le
ruote alte in carbonio ed i tubolari....ma è una "tavola da surf"...si sentono tutte le rughe della pista....ma, ripeto...fila via di brutto. Ok, mi fermo in 2 giri!....adesso capisco perchè in televisione, durante le olimpiadi ci impiegano 5 minuti a fermarsi dai 70 all'ora!
Velodromo Mecchia: un'esperienza che penso ripeterò presto.
Grazie Andy