Ciao POD.
Dai miei errori personali, credo che la prima cosa sia quella di
usare la testa!
Do un senso a quello che ho scritto sopra. Il miglioramento fisico e l'adattamento è utile, ma bisogna imparare a non "combattere" con l'acqua, ma a percepire le resistenze che si fanno all'avanzamento, se la bracciata è efficace e simmetrica e così via.
Ho iniziato che giravo a 2'05"/100m, lim lima, lavorando solo su ripetute sono arrivato a 1'42 - 1'40 ritmo 800m. Di più non riuscivo.
Ho iniziato, con l'aiuto del mio allenatore che ora purtopppo mi guarda sporadicamente e vedere cosa non andava. Mi sono fatto riprendere in acqua. Da li ho visto che avevo marcatamente un recupero che mi faceva incrociare e il tronco non era dritto.
1° Step: ex sul recupero a gomito alto.
Da li ho notato, che se arrivi portare la bracciata fino in fondo (vicino all'anca) il recupero risultava molto migliore e il gomito usciva prima della mano.
2°Step: Contando le mie bracciate, prima e dopo, le ho ridotte di 4 - 5 sui 50m sul passo, portandole da 52 a 46 -48.
3° Step:
Il tricipite, non eseguendo la bracciata completa non era abiutato a lavorare come si deve, allora ho focalizzato l'attenzione al movimento e ho tolto anche l'indolenzimento.
Questo appunto sotto una supervisione saltuaria, ma che cercavo di monitorare con i video, e con la fidanzata che mi riprendeva pazientemente
Tutto questo a me è servito ed è una valutazione personale. Però, allenarsi con la testa credo sia una valore assoluto.