No, contrario. Se fosse dopato, lo si becca, lo si squalifica e si torna a sperare.
Nel caso non sia dopato, difronte a dubbi continui e carrettate di merda tirate a sproposito contro un innocente il ciclismo non avrebbe proprio più niente da dire. Imho.
Il problema è che i dubbi continui proseguiranno all'infinito, non c'è storia. I dubbi terminerebbero solo di fronte ad una malaugurata positività, l'unica che darebbe certezze e conferme. Viceversa possono dire e fare quel che gli pare ma lo stillicidio continua. Non credo, e me ne spiace, che vi sia via d'uscita. Nessuno gli crede più, salvo pochi struzzi, quelli cioè, ad esempio per cui Basso non è mai risultato positivo, quindi non era dopato, o gli stessi che sino a due mesi fa, nemmeno LA era stato mai trovato positivo (per non dire di un altro nome che lo lasciamo riposare in pace). Il ciclismo, in questa situazione, già non ha più nulla da dire. Almeno se parliamo del ciclismo prò. Quello amatoriale, almeno quello che coinvolge l'agonismo puro, cioè le posizioni di classifica che contano, è sulla stessa triste via.
Personalmente il ciclismo, per incompatibilità di orari, lo guardo poco, ma quando mi capita, per me è come se vedessi Hulk Hogan, Andre The
Giant, o The Undertaker. Solo che quelli li vedevo a 10 anni e pensavo che se le suonassero sul serio.