Credo che nessuno qui dentro voglia mancare di rispetto a un uomo che , pace all'anima sua, non c'è più. Io personalmente sono stato un suo grande tifoso, e per anni, per amore e per passione non ho voluto vedere la realtà. Se sin dall'arrivo di Sestriere 1999 non ho mai creduto alla favola del sopravvissuto al cancro, per anni mi sono attaccato al fatto che mai Pantani sia stato trovato positivo, difendendolo contro tutto e tutti. Poi con gli anni, con lo studio e documentandomi mi sono dovuto arrendere alla realtà delle cose. Purtroppo bisogna riconoscere che anche Pantani nella sua carriera ha fatto uso di sostanze dopanti e trattamenti. Troviamo il suo nome nei file di Conconi, come tutti i nomi degli atleti della Carrera e di altri grandi campioni dei fantastici anni '80 '90 (Fondriest, Argentin, Bugno, Chiappucci, Indurain). La carriera di Pantani si concentra nel 1994 , quando arriva secondo al Giro staccando persino Berzin (GEwiss-Ferrari) e al Tour arriva sul podio rivaleggiando con Indurain (Banesto-Conconi) e Ugrumov (Gewiss-Ferrari). Vogliamo credere che poteva staccare o confrontarsi con questi appurati dopati-trattati da pulito? Crediamoci. Poi passiamo agli anni 1997-1999. Nel 1997 arriva sul podio con Virenque (Festina) e Ullrich (reo confesso). Anche nel 1997 correva da pulito no? Crediamoci. Nel 1998 fa la storica doppietta. Al Giro stacca gente come Zuelle (Festina) e vince. Al Tour idem staccando e rifilando minuti a Ullrich. Del Tour abbiamo i campioni che accertano l'effettiva positività all'Epo. Nel 1999 stacca gente come Gotti (dopato accertato) o Savoldelli (ematocrito al limite). Ma ovviamente era pulito. Crediamoci.Non ho bisogno ne di cambiare fede,sono convinto di quello che scrivo perchè è il rispetto della verità su un uomo che non c'è più.
Nel 2000 al Tour stacca anche L.A., autore del più sofisticato doping nel mondo del ciclismo. Ma lui lo stacca correndo pulito. Crediamoci.
Dobbiamo riuscire a saper distinguere l'uomo dall'atleta. L'atleta si è reso autore di una truffa sportiva e dell'assunzione di sostanze dopanti e sottoposizione a pratiche mediche non lecite. La realtà oggettiva è questa.
Come condanniamo L.A. parimenti bisogna condannare Pantani.
Ribadisco il concetto: tifavo Pantani e non L.A..