Gli ex dopati fermi per reiterazione da quest anno rientrano alle corse,
Lascio solo un articolo di giornale...
bPAVIA. /bSapevano i rischi che correvano ma non si aspettavano il controllo e, soprattutto, contavano in un po' di comprensione da parte dei medici. Invece i pavesi REZIO GRECCHI e Massiliano Baldi sono stati sospesi dall'Udace dal 23 giugno 2008 al 22 giugno 2010: due anni per le sostanze dopanti trovate nelle urine. Nessuno dei due ha fatto ricorso chiedendo le controanalisi.BR «Avevo appena finito una cura per il mal di schiena a base di Voltaren e Muscoril, due farmaci che contengono cortisone - spiega Grecchi, tesserato per la Certosa Brazzo - . Sapevo che se mi avessero controllato sarei risultato positivo al doping, ma ho scelto di correre il rischio perché il mal di schiena non era forte e mi stavo allenando in vista di gare più importanti. Se fossi rimasto a riposo non sarei stato sospeso, ma mi aspettavo che i medici capissero la mia situazione». La sospensione non ha tolto a Grecchi la voglia di correre: «Non posso gareggiare per l'Udace, ma per l'Endas (un altro ente amatoriale, ndr) si e lo farò». Di certo non si sente un dopato: «Mi sono solo curato il mal di schiena - dice Grecchi - . E poi il doping vero è un'altra cosa e io non me lo posso permettere». Una cura di Epo, se cosi si può dire, costa circa 1.600 euro al mese. «Più spendi e meno rischi di essere scoperto - dice Grecchi - . Io invece ho speso 2,94 euro per il Voltaren. Di solito uso solo sali minerali, vitamine e aminoacidi, tutti prodotti che trovi in farmacia e che non sono dopanti. Servono a rallentare la formazione dei crampi e ti permettono di recuperare prima, nulla a che fare con il doping».BR «Ho l'asma da quando sono ragazzo e mi curo con un broncodilatatore e due cortisonici - spiega Massimiliano Baldo della Cicli Destro Ristò - . Corro perché mi è sempre piaciuto e sapevo di essere a rischio squalifica, ma credevo che la certificazione del medico bastasse invece al controllo mi hanno detto che avrei dovuto avere un certificato dell'ospedale». Per ora Baldo non si sta allenando, ma conta di riprendere in autunno. «Anche il ciclismo amatoriale richiede impegno e allenamenti costanti, ed io non voglio smettere - dice - . Quel che mi fa più rabbia è che mi hanno squalificato alla mia prima vittoria tra i Veterani». Quando si dice il danno e la beffa. (cla.mal)BR
SAREBBE BUONA COSA RIFIUTARSI DI PARTECIPARE A GARE DOVE ESSI PRENDONO IL NUMERO....
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bPAVIA. /bSapevano i rischi che correvano ma non si aspettavano il controllo e, soprattutto, contavano in un po' di comprensione da parte dei medici. Invece i pavesi REZIO GRECCHI e Massiliano Baldi sono stati sospesi dall'Udace dal 23 giugno 2008 al 22 giugno 2010: due anni per le sostanze dopanti trovate nelle urine. Nessuno dei due ha fatto ricorso chiedendo le controanalisi.BR «Avevo appena finito una cura per il mal di schiena a base di Voltaren e Muscoril, due farmaci che contengono cortisone - spiega Grecchi, tesserato per la Certosa Brazzo - . Sapevo che se mi avessero controllato sarei risultato positivo al doping, ma ho scelto di correre il rischio perché il mal di schiena non era forte e mi stavo allenando in vista di gare più importanti. Se fossi rimasto a riposo non sarei stato sospeso, ma mi aspettavo che i medici capissero la mia situazione». La sospensione non ha tolto a Grecchi la voglia di correre: «Non posso gareggiare per l'Udace, ma per l'Endas (un altro ente amatoriale, ndr) si e lo farò». Di certo non si sente un dopato: «Mi sono solo curato il mal di schiena - dice Grecchi - . E poi il doping vero è un'altra cosa e io non me lo posso permettere». Una cura di Epo, se cosi si può dire, costa circa 1.600 euro al mese. «Più spendi e meno rischi di essere scoperto - dice Grecchi - . Io invece ho speso 2,94 euro per il Voltaren. Di solito uso solo sali minerali, vitamine e aminoacidi, tutti prodotti che trovi in farmacia e che non sono dopanti. Servono a rallentare la formazione dei crampi e ti permettono di recuperare prima, nulla a che fare con il doping».BR «Ho l'asma da quando sono ragazzo e mi curo con un broncodilatatore e due cortisonici - spiega Massimiliano Baldo della Cicli Destro Ristò - . Corro perché mi è sempre piaciuto e sapevo di essere a rischio squalifica, ma credevo che la certificazione del medico bastasse invece al controllo mi hanno detto che avrei dovuto avere un certificato dell'ospedale». Per ora Baldo non si sta allenando, ma conta di riprendere in autunno. «Anche il ciclismo amatoriale richiede impegno e allenamenti costanti, ed io non voglio smettere - dice - . Quel che mi fa più rabbia è che mi hanno squalificato alla mia prima vittoria tra i Veterani». Quando si dice il danno e la beffa. (cla.mal)BR
SAREBBE BUONA COSA RIFIUTARSI DI PARTECIPARE A GARE DOVE ESSI PRENDONO IL NUMERO....