Monte Amiata

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scotts50

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L'Amiata è un posto bellissimo e con un potenziale turistico molto poco sfruttato, ma che paga una certa "arretratezza" nelle strutture e nella mentalità, rimasta in gran parte ancorata ad un'idea di turismo di massa soprattutto invernale che negli ultimi anni è sostanzialmente scomparso. Ci sono segnali di cambiamento ma sarà una questione di lungo periodo, temo.

Segnalo anche l'esistenza di un brevetto che coinvolge l'Amiata ma anche la costa maremmana, www.marevettamare.it .

Che versanti hai fatto??? A me piace molto quello che da Monte Amiata Scalo porta a Seggiano, Vivo d'Orcia.....
 

tillo

Apprendista Scalatore
19 Novembre 2004
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..si...si....
Che versanti hai fatto??? A me piace molto quello che da Monte Amiata Scalo porta a Seggiano, Vivo d'Orcia.....

A me l'anno scorso degli amici del posto ,volendo anch'io fare questo percorso partendo da Castiglione D'orcia,mi sconsigliarono di passare da seggiano per "colpa" di alcuni cani che stazionano poco prima del paese,essendo un tratto in salita sarei stato "preda facile"...allora optai(altrettanto bello)il passaggio da Vivo D'orcia...Pescina...Vetta...
 

sembola

Scalatore
22 Aprile 2004
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Personalmente frequento l'Amiata più in mtb che in bdc, ma comunque conosco abbastanza bene proprio il versante senese, da Poggio Rosa su verso il Vivo e Capovetra fino alla vetta.

Un valore aggiunto è il fatto che gli accessi alla vetta sono praticamente deserti se non per i weekend di luglio ed agosto. Per contro lo stato dell'asfalto consiglia prudenza nelle discese.
 

danieletesta79

Maglia Gialla
1 Settembre 2012
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Personalmente frequento l'Amiata più in mtb che in bdc, ma comunque conosco abbastanza bene proprio il versante senese, da Poggio Rosa su verso il Vivo e Capovetra fino alla vetta.

Un valore aggiunto è il fatto che gli accessi alla vetta sono praticamente deserti se non per i weekend di luglio ed agosto. Per contro lo stato dell'asfalto consiglia prudenza nelle discese.

Il versante di cui parli non l'ho mai fatto; posso però garantire che il versante di Piancastagnaio (la cosi detta salita di Quaranta) è stata riasfaltata lo scorso anno ed è in ottime condizioni. Il versante che sale da Abbadia era in buono stato anche lo scorso anno e sabato scorso non l'ho visto peggiorato. Cero è che si tratta di una montagna che offre tanti versanti per salire, ad esempio salendo dalla cassia fino al paese di Piancastagnaio c'è un pezzo di strada rimasta senza asfalto dopo i lavori (ormai fatti da qualche anno).
 

danieletesta79

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Personalmente frequento l'Amiata più in mtb che in bdc, ma comunque conosco abbastanza bene proprio il versante senese, da Poggio Rosa su verso il Vivo e Capovetra fino alla vetta.

Un valore aggiunto è il fatto che gli accessi alla vetta sono praticamente deserti se non per i weekend di luglio ed agosto. Per contro lo stato dell'asfalto consiglia prudenza nelle discese.

Contrariamente alla BDC ho sentito dire che per la MTB hanno creato un bel bike park, almeno per gli appassionati delle ruote grasse hanno fatto qualcosa.
Il problema è per noi stradisti :cry:cry
 

sembola

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Contrariamente alla BDC ho sentito dire che per la MTB hanno creato un bel bike park, almeno per gli appassionati delle ruote grasse hanno fatto qualcosa.
Il problema è per noi stradisti :cry:cry
ci sono due discese serviti dalla seggiovia delle Macinaie ed un terzo in arrivo specifico per DH, più altri due molto lunghi che scendono verso Abbadia S. S.


Diciamo che il concetto di Bike Park è più facile da far comprendere ad enti locali ed operatori economici, se non altro perché ha una localizzazione precisa e contribuisce a supportare l'apertura degli impianti di risalita.


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danieletesta79

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ci sono due discese serviti dalla seggiovia delle Macinaie ed un terzo in arrivo specifico per DH, più altri due molto lunghi che scendono verso Abbadia S. S.


Diciamo che il concetto di Bike Park è più facile da far comprendere ad enti locali ed operatori economici, se non altro perché ha una localizzazione precisa e contribuisce a supportare l'apertura degli impianti di risalita.


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Menomale, spero che sia il primo passo per far partire la zona. Se il monte Amiata fosse in Romagna ci sarebbero due eventi al mese...
 

sembola

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Se il monte Amiata fosse in Romagna ci sarebbero due eventi al mese...
Quando ho scritto di una certa "arretratezza" di mentalità facevo riferimento soprattutto al fatto che in molte zone del nostro paese (anche in Toscana, dobbiamo ammetterlo) il turismo è visto come una sorta di manna che cade dal cielo senza che si debba fare nulla, e non come un'attività economica vera e propria, che richiede conoscenza del mercato, idee, capitali, impegno, professionalità, marketing e così via.

Le cose stanno comunque (lentamente) cambiando, credo soprattutto per una questione di ricambio generazionale, ma anche di naturale emulazione di quanto già esiste e funziona in altre località.
 

danieletesta79

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Quando ho scritto di una certa "arretratezza" di mentalità facevo riferimento soprattutto al fatto che in molte zone del nostro paese (anche in Toscana, dobbiamo ammetterlo) il turismo è visto come una sorta di manna che cade dal cielo senza che si debba fare nulla, e non come un'attività economica vera e propria, che richiede conoscenza del mercato, idee, capitali, impegno, professionalità, marketing e così via.

Le cose stanno comunque (lentamente) cambiando, credo soprattutto per una questione di ricambio generazionale, ma anche di naturale emulazione di quanto già esiste e funziona in altre località.

Spero nel cambiamento e nello sviluppo della zona, sono originario di un paese non molto lontano. Arrivando tardi però si incontrano altri problemi, ovvero ci si scontra con chi è già partito in quella direzione.
La Toscana comunque non è tutta così, frequento tantissimo il Chianti e devo dire che c'hanno saputo fare, stessa cosa per la val d'Orcia.
 

sembola

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Spero nel cambiamento e nello sviluppo della zona, sono originario di un paese non molto lontano. Arrivando tardi però si incontrano altri problemi, ovvero ci si scontra con chi è già partito in quella direzione.
La Toscana comunque non è tutta così, frequento tantissimo il Chianti e devo dire che c'hanno saputo fare, stessa cosa per la val d'Orcia.

Sono d'accordo ma fino ad un certo punto.

Chianti e Valdorcia hanno dovuto fare molto poco per diventare quello che sono oggi, hanno avuto la "manna" di cui si diceva prima ed hanno perfino avuto la fortuna di non dover fare molto marketing perchè c'è stato chi lo ha fatto per loro (pensiamo a due esempi cinematografici, "Molto rumore per nulla" di Branagh interamente girato a Vignamaggio e le scene della casa del protagonista de "Il gladiatore" girate a Terrapille...).

Certo, anche queste zone oggi si danno da fare, soprattutto per massimizzare il ritorno nei periodi di bassa stagione. Tanto per rimanere nell'ambito del turismo sportivo nel Chianti, posso citare il percorso permanente dell' Eroica, all'Ecomaratona del Chianti o alla crono del Giro 2016. Però è indubbio che entro certi limiti queste zone possono permettersi di "vivere di rendita" e di non darsi troppo da fare.

Gli operatori e gli enti locali dell'Amiata si stanno (finalmente) rendendo conto che la neve non più garantire un reddito certo e garantito e che vanno esplorate altre direttrici. I segnali ci sono, staremo a vedere se ci sarà anche altro.
 

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Sono d'accordo ma fino ad un certo punto.

Chianti e Valdorcia hanno dovuto fare molto poco per diventare quello che sono oggi, hanno avuto la "manna" di cui si diceva prima ed hanno perfino avuto la fortuna di non dover fare molto marketing perchè c'è stato chi lo ha fatto per loro (pensiamo a due esempi cinematografici, "Molto rumore per nulla" di Branagh interamente girato a Vignamaggio e le scene della casa del protagonista de "Il gladiatore" girate a Terrapille...).

Certo, anche queste zone oggi si danno da fare, soprattutto per massimizzare il ritorno nei periodi di bassa stagione. Tanto per rimanere nell'ambito del turismo sportivo nel Chianti, posso citare il percorso permanente dell' Eroica, all'Ecomaratona del Chianti o alla crono del Giro 2016. Però è indubbio che entro certi limiti queste zone possono permettersi di "vivere di rendita" e di non darsi troppo da fare.

Gli operatori e gli enti locali dell'Amiata si stanno (finalmente) rendendo conto che la neve non più garantire un reddito certo e garantito e che vanno esplorate altre direttrici. I segnali ci sono, staremo a vedere se ci sarà anche altro.

Nel 2011 (se nn erro) ci passò il giro d'Italia...Arcidosso, Santa Fiora, Piancastagnaio..... fu una bella vetrina...... a metà anni 70 l'Amiata vantava anche una squadra professionistica..... avevo il cappellino io... della Furzi!!!
 

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Nel 2011 (se nn erro) ci passò il giro d'Italia...Arcidosso, Santa Fiora, Piancastagnaio..... fu una bella vetrina...... a metà anni 70 l'Amiata vantava anche una squadra professionistica..... avevo il cappellino io... della Furzi!!!
L'intenzione era (e credo sia sempre) quella di ospitare un arrivo di tappa, ma allora non ce n'erano le condizioni tecniche.
 

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Sono d'accordo ma fino ad un certo punto.

Chianti e Valdorcia hanno dovuto fare molto poco per diventare quello che sono oggi, hanno avuto la "manna" di cui si diceva prima ed hanno perfino avuto la fortuna di non dover fare molto marketing perchè c'è stato chi lo ha fatto per loro (pensiamo a due esempi cinematografici, "Molto rumore per nulla" di Branagh interamente girato a Vignamaggio e le scene della casa del protagonista de "Il gladiatore" girate a Terrapille...).

Certo, anche queste zone oggi si danno da fare, soprattutto per massimizzare il ritorno nei periodi di bassa stagione. Tanto per rimanere nell'ambito del turismo sportivo nel Chianti, posso citare il percorso permanente dell' Eroica, all'Ecomaratona del Chianti o alla crono del Giro 2016. Però è indubbio che entro certi limiti queste zone possono permettersi di "vivere di rendita" e di non darsi troppo da fare.

Gli operatori e gli enti locali dell'Amiata si stanno (finalmente) rendendo conto che la neve non più garantire un reddito certo e garantito e che vanno esplorate altre direttrici. I segnali ci sono, staremo a vedere se ci sarà anche altro.



Non sono molto d'accordo sul fatto che Val d'Orcia e Chianti vivano di rendita; frequentando spesso quest'ultimo posso dirti che hanno investito tanto e ancora lo stanno facendo. Nel mondo ci sono valanghe di vini, loro sono riusciti a farlo conoscere e ad attirare le persone nei loro splendidi colli; adesso trovi turisti in ogni dove, gente in bici, gente in vespa, tour organizzati, eventi. Ospitare una tappa come la crono del 2016 non è costato poco, eppure hanno investito.
 

sembola

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magari la ospitassero!!! Arrivo in salita, come il blockhouse domenica scorsa
Eh, insomma, la difficoltà è un po' diversa ;-)

Non sono molto d'accordo sul fatto che Val d'Orcia e Chianti vivano di rendita; frequentando spesso quest'ultimo posso dirti che hanno investito tanto e ancora lo stanno facendo. Nel mondo ci sono valanghe di vini, loro sono riusciti a farlo conoscere e ad attirare le persone nei loro splendidi colli; adesso trovi turisti in ogni dove, gente in bici, gente in vespa, tour organizzati, eventi. Ospitare una tappa come la crono del 2016 non è costato poco, eppure hanno investito.
Infatti ho scritto che si possono permettere di vivere di rendita "entro certi limiti", gli investimenti sono sempre necessari per fronteggiare la concorrenza in qualunque settore economico.
Se ne potrebbe parlare a lungo ma temo che andremmo ampiamente OT ;-)
 

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Eh, insomma, la difficoltà è un po' diversa ;-)


Infatti ho scritto che si possono permettere di vivere di rendita "entro certi limiti", gli investimenti sono sempre necessari per fronteggiare la concorrenza in qualunque settore economico.
Se ne potrebbe parlare a lungo ma temo che andremmo ampiamente OT ;-)

Per ospitare la tappa occorre solo una cosa.... pagare
 

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