Diffida da chi ti parla della teoria in discesa. Chi va forte è perché ha quel tot di incoscienza per cui riesce a non aver paura e non irrigidirsi anche in caso di piccole perdite di aderenza.
È come la teoria nel trombare...non esiste. C'è chi sbaglia tutto e va forte e chi fa tutto giusto e fa pena[emoji13]
Bah...io ci scendevo quando avevo 15 anni a muzzo senza lezioni di teoria. Basta andare un po' più piano
Diffida da chi ti parla della teoria in discesa. Chi va forte è perché ha quel tot di incoscienza per cui riesce a non aver paura e non irrigidirsi anche in caso di piccole perdite di aderenza.
È come la teoria nel trombare...non esiste. C'è chi sbaglia tutto e va forte e chi fa tutto giusto e fa pena[emoji13]
il trucco è quasi tutto lì, star morbidi, sguardo avanti e il resto vien da se... l'esser andato molto in moto aiuta tantissimo... infatti su tutte le mie bici ho il freno anteriore a destra (avvisati, nel caso mi chiediate di provarla...)
La discesa del pino (corso chieri ?) è molto facile, soprattutto alla fine dove non si frena..
Già Superga mi viene abbastanza difficile visto che son tutte curve veloci..
L'altra volta uno mi ha superato malamente, aveva uno stile che invidio parecchio...
Certo che ci vuole nulla e puff si cade..
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Su strada un poco meno, in mtb molto ma molto di più, ma la teoria e la tecnica che si acquisiscono con il tempo e con l'esercizio sono fondamentali, atroché! Poi c'è chi ha più coraggio, chi resta meno rigido, chi è temerario e finché non si grattugia va oltre le proprie posisbilità, ma alcune regole base che per i neofiti non sono così scontate ci sono eccome.
Se poi, come accennato su, si passa la mondo delle ruote grasse e si vuoel scendere come si deve e un po' dappertutto, teoria e tecnica sono importantissime.
Su tutte... non mi risulta che proprio tutte... abbiano i freni!
La discesa del Pino nella parte alta se presa piano è facile, se presa a tutta non è per nulla banale e soprattutto con curve e controcurve permette di capire bene come influiscono posozione e baricentro sulla guida in discesa, oltre che permetterti di fare delle belle staccate.
La teoria del "basta andare più piano" è proprio quella che (1) non ti fa acquisire sicurezza nel condurre il mezzo e (2) ti fa aumentare la probabilità di surriscaldare i cerchi e causare una esplosione della camera.
Ad andare in discesa si impara eccome. Come tutte le cose c'è chi nasce con un talento innato, e chi arriva a fare una cosa per bene facendo tanto esercizio. Prima si studia la teoria poi la si mette in pratica per gradi. Non è necessario fare il pazzo scatenato alla Salvoldelli, bastano pazienza ed esercizio.
Chi conosco che è caduto più volte in discesa non era chi andava forte, ma chi andava piano perché stava sulla bici rigido come un macigno e con i freni sempre in mano.
Poi, l'imprevisto "imprevedibile" non ha mai, ovviamente, probabilità nulla. Ma l'esercizio e la sicurezza aiutano anche a gestire gli imprevisti.
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Pino nel tratto tecnico è bellissima, ormai l'ho fatta talmente tante volte che ho una linea ideale che evita anche i tombini e le (troppe) buche... è la chiave per vedere se la bici è ben bilanciata e valutarne le geometrie, se va bene in quei cambi di direzione sei a posto!
la prima regola per non fare un dritto quando si guida un mezzo a due ruote è... guardare dove si vuole andare.
sembra un controsenso ma spesso si guarda dritto. già il solo sguardo comporta una posizione del corpo (e della mente) che ci fa curvare.
per non prendere una buca o qualunque altro ostacolo, bisogna cercare di individuarlo un po prima, e poi non guardarlo più. bisogna guardare solo il punto in cui vogliamo mettere le ruote, perchè per la regola precedente, se guardo sempre un tombino, la cosa più naturale è che ci finisco sopra...
:)
la prima regola per non fare un dritto quando si guida un mezzo a due ruote è... guardare dove si vuole andare.
sembra un controsenso ma spesso si guarda dritto. già il solo sguardo comporta una posizione del corpo (e della mente) che ci fa curvare.
per non prendere una buca o qualunque altro ostacolo, bisogna cercare di individuarlo un po prima, e poi non guardarlo più. bisogna guardare solo il punto in cui vogliamo mettere le ruote, perchè per la regola precedente, se guardo sempre un tombino, la cosa più naturale è che ci finisco sopra...
:)
Da stamparsi vorrai dire[emoji23] [emoji23] [emoji23]Direi che gli ultimi post sono la Bibbia della discesa. Da stampare e incorniciare.
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Da stamparsi vorrai dire[emoji23] [emoji23] [emoji23]
Mi raccomando l'impostazione tecnica e la posizione del ginocchio nell'impatto con l'asfalto[emoji6]
12 anni, 0 cadute.
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13 anni, 192461 cadute di cui zero in discesa
Tolte le sfighe imprevedibili che possono colpire purtroppo chiunque,per il resto girare da soli limita molto il rischio di essere distratti e dunque le cadute. Se poi uno parte da un paesino con un millesimo del traffico di Torino aiuta ancora di più. Io caduto due/tre volte. Una del tutto incolpevole e inevitabile a causa di un motociclista,le altre scivolate stupide in mezzo al traffico. In discesa mai...eppure non so andare[emoji6]12 anni, 0 cadute.
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