ma infatti in un mio precedente post dicevo come fosse difficile in ambito amatoriale vedere chi nel sangue ha tracce di sostanze derivanti da una cura e chi invece per aumentare la prestazione... indubbiamente una parte la fa anche la "classifica", se sei arrivato primo è diverso da se sei arrivato 3500esimo... ma dal punto di vista delle risultanze nel sangue le cose sono, a parità di sostanze, indistinguibili.
Il problema però, se ci pensi bene, è legato al contesto:
Nei pro i regolamenti, i controlli, le sostanze devono e sono molto severi, perchè in quel caso si tratta di evitare che i migliori, barino.
Ma nel mondo amatoriale, tutto è molto più complesso, dato che gli "atleti" sono in certi casi gente con altissime capacità o addirittura ex-pro, in altri gente che di "atleta" ha proprio poco. E la gente normale si cura, prende antidolorifici, soffre di allergie, a volte ha anche patologie più serie...
quindi quale soluzione per gli amatori? non ho ricette, ma di certo se si evitasse che una gara amatoriale faccia diventare i vincitori delle star, potrebbe essere un primo passo.
Non sono ottimista, però, dato che la cultura dilagante è quella di far diventare fenomeni (magari anche da baraccone) persone che di fenomeno non hanno nulla, quindi figuriamoci un atleta vincente, ancorchè non professionale.