La questione è che non c'entra nulla se il decreto è chiaro o no. SI fa appello al senso di responsabilità di ciascuno. Sappiamo che l'invito (la ratio, direbbero quelli che fanno le scuole alte) è quello (generalizzando) di limitare per quanto possibile la possibilità di contribuire alla diffusione del contagio, e questo indipendentemente dalle zone in cui si vive. Personalmente vivo in Liguria, che ha raddoppiato i propri abitanti grazie al senso civico di molti lombardi e piemontesi che si sono precipitati qui, intasando passeggiate, ristoranti e pronti soccorso e mi chiedo sinceramente se sia etico continuare a girare in bici con i rischi che qui altri hanno evidenziato. Finora ho continuato ad andare (da solo, o con un paio di amici), ma sto cominciando a pesare di sostituire la bici con delle salutari passeggiate in campagna, minimizzando i rischi