Se fosse così hanno sbagliato a fare multe (i casi che ho citato sopra). Ci penseranno gli avvocati, se i ciclisti faranno ricorso, cosa vuoi che ti dica...
Lascia stare tra un po' verra' fuori che fermano la gente in giro a piedi come gli anziani, ma il ciclista deve fare sport all'aria aperta e quindi non dev'essere sanzionato. Tutte le pattuglie che stanno multando lo fanno di loro iniziativa e per loro interpretazione personale perche' lo hanno letto su facebook e tutte le multe e le denunce verranno stralciate.Io ho citato il sito del governo in primis. So cosa è una gerarchia delle fonti in giurisprudenza. Siamo su un forum: dopo aver citato il sito del governo per spiegare una cosa direi che è più che sufficiente.
Si hai sbagliato pressappoco tutto.Una volta che sei denunciato il procedimento penale è attivato. Arriva l'avviso di garanzia a casa e il pubblico ministero ti interroga e tu ci devi andare con un avvocato e paghi bei soldi per un penalista. La multa di 206 euro è in caso di condanna e in alternativa ai tre mesi di carcere. Se c'è qualche giudice mi dica se ho sbagliato in qualche cosa.
temo proprio che sia così, ti ripeto le forze dell'ordine sono state prese alla sprovvista loro stesse, te l ho detto ho sentito di opinioni discordanti su singoli casi da parte di due diverse pattuglie, qualcuno per forza di cose sta sbagliando.Se fosse così hanno sbagliato a fare multe (i casi che ho citato sopra). Ci penseranno gli avvocati, se i ciclisti faranno ricorso, cosa vuoi che ti dica...
Il sito del governo non afferma quello che dici tuIo ho citato il sito del governo. Se non basta vuol dire che l'italiano per te è difficile.
Anche le sanzioni elevate confermano la cosa:
ARRIVANO LE PRIME DENUNCE PER I CICLISTI IN ALLENAMENTO - Rivista per ciclisti, InBici Magazine, Passione sui Pedali
In questi giorni in cui è necessario restare a casa per rispettare le normative del Governo, nate pewww.inbici.net
È un pochino di più di un tizio della stradale, anzi un bel po', ma lasciamo stare...Tu mi dici di fidarmi di un tizio della stradale ( non mi fiderei manco fosse mio padre) e non del decreto di stato e del sito ufficiale della polizia.
Sei tu che stai mancando di rispetto alla mia intelligenza.
Sulle ultime tre parole visto i tempi mi toccherei i marroni.Si hai sbagliato pressappoco tutto.
Mi permetto di scrivere come funziona la cosa.
Ti fermano.
Ti chiedono conto della tua presenza lì.
Ritengono che sulla base delle tue spiegazioni e delle loro informazioni sulla normativa, non sia dovuta.
Ti identificano e fanno una informativa di reato (poi a seconda delle disposizioni della locale Procura, possono anche subito fare un verbale in cui ti fanno eleggere un domicilio per le notificazioni e nominare un avvocato, ma non tutte le Procure dispongono che questo atto sia sempre subito allegato).
Nell'infomativa di reato, anche questa su modelli diversi a seconda delle disposizioni della locale Procura, ci sono di base le tue generalità, chi ha rilevato l'infrazione, la descrizione dell'infrazione, l'articolo di legge violato.
L'informativa inviata in Procura, viene assegnata secondo diversi criteri validi da Procura a Procura ad un Pubblico Ministero.
Il Pubblico ministero nel caso che tu stessi andando in bici si fa una grassa risata e chiede al Gip l'archiviazione de plano.
Il fascicolo con la richiesta di archiviazione arriva al Gip che si fa un'altra grossa risata, dispone l'archiviazione e rimanda il tutto al pm che lo invia in archivio.
Non ci sono avvocati, non ci sono interrogatori ecc.ecc.ecc.
Ti spiego per completezza di informazione cosa succede nel caso che il pm ritenga fondata la notizia di reato.
In questo caso parliamo di un 650 codice penale, è un reato contravvenzionale, quindi di una categoria meno grave. E' prevista la pena dell'arresto fino a 3 mesi o (attenzione o, non e) l'ammenda fino a 206 euro. https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-terzo/titolo-i/capo-i/sezione-i/art650.html
Questa è una pena prevista talmente bassa, che sarebbe folle fare un processo e non si fa.
Quindi il pm ha 2 strade:
1) chiedere comunque l'archiviazione per tenuità del fatto al ricorrere di elementi soggettivi in capo al reo. Parliamo delle norme previste dall'art. 131 bis codice penale: https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-primo/titolo-v/capo-i/art131bis.html. Io credo che anche chi fosse ritenuto colpevole, in questo caso, beneficerebbe della archiviazione per tenuità del fatto, sempre che sia nelle condizioni previste dal citato articolo (non recidivo ecc.ecc.ecc.), però non posso esserne certo perchè è una scelta non codificata che un pm può liberamente prendere o meno;
2) chiedere al GIP l'emissione di un decreto penale, ossia è un atto con cui il Pm spiega al Gip il fatto, gli spiega perchè ritiene che un decreto penale sia meglio di un processo (lo dico in termini semplici) e gli propone una pena per definire velocemente il tutto. Tale pena è sempre e soltanto pecuniaria e si calcola in base alla pena prevista che come abbiamo detto sono 3 mesi di arresto O 206 euro di multa tenendo presente eventuali aggravanti e attenuanti che possono ridurre il calcolo e il dimezzare la pena. Il calcolo deve avvenire in maniera che sia ragionevole cioè non deve essere molto alto (sennò il colpevole non paga e tocca andare a processo). Per ogni giorno di arresto si calcolano 250 euro, quindi un esempio potrebbe essere che il PM chieda 10 giorni di arresto, convertiti in 2500 euro (che nessuno pagherebbe mai perchè ad un processo te la cavi con molto meno). In questo caso, siccome la pena dell'arresto si può sostituire con l'ammenda (perchè la pena prevista non è separata da una E ma da una O) il Pm può prendere i 206 euro (che è il massimo) e ridurli secondo i calcoli che ho detto. Capisco che è complesso da capire, quindi posto un esempio di calcolo della pena per un 650 cp:
considerato, inoltre, che nella fattispecie la pena pecuniaria appare maggiormente adeguata a finalità rieducative, rispetto a quella detentiva;
considerata la contestata circostanza aggravante equivalente alle attenuanti generiche;
determina che la pena, valutati tutti i criteri di cui all’art. 133 c.p., può determinarsi, nella misura complessiva di Euro 100,00 di ammenda così determinata: pena base Euro 200, ridotta di ½, ai sensi dell’art. 459 c.p.p., ad Euro 100,00 (cento,00).
Ovviamente è un esempio. La pena potrebbe essere anche minore o maggiore a seconda di aggravanti o attenuanti e altre circostanze ma mai superiore a 206 euro.
Questo è quanto. Non lo troverete spiegato in nessun giornale. Sulla base di come è esposto, credo vi fare una idea anche della sua attendibilità. Qualcuno probabilmente riterrà che sono un mare di cazzate. Sopravviverò egregiamente.
Se ti riferisci a me , io non cerco scappatoie .... anzi... sono il primo che rispetta le leggi e le regole.Mi pare di vedere, in questi ragionamenti volti a cercare spiragli e scappatoie, quel modo irrazionale di gestire una guerra impegnandosi a metà per finto scrupolo umanitario. E' il modo certo per avere dieci volte il numero di vittime, per non finirla mai e avere il massimo danno con il minimo risultato.
Quello che invece sto apprezzando nei provvedimenti che solo in Italia (cosa insolita) abbiamo avuto il coraggio di prendere è che, a una risposta totale (credo che di questo si possa parlare) corrisponderà la più veloce uscita possibile dalla crisi. Meglio sacrifici massimi finalizzati ad accorciare i tempi di estirpazione del contagio piuttosto che mezzi sacrifici dall'esito procrastinato. Questo richiede di tapparsi il naso e non stare a sindacare. Le eccezioni consentite mi pare che in linea di massima (ripeto di massima) non riducano l'efficacia della risposta e che sia del tutto ozioso sindacare nel dettaglio.
Si può morire di tante cose. Fra queste non vi è l'approvazione o meno di un nickname a quel che scrivi.Sulle ultime tre parole visto i tempi mi toccherei i marroni.
Stringato stringatoSi hai sbagliato pressappoco tutto.
Mi permetto di scrivere come funziona la cosa.
Ti fermano.
Ti chiedono conto della tua presenza lì.
Ritengono che sulla base delle tue spiegazioni e delle loro informazioni sulla normativa, non sia dovuta.
Ti identificano e fanno una informativa di reato (poi a seconda delle disposizioni della locale Procura, possono anche subito fare un verbale in cui ti fanno eleggere un domicilio per le notificazioni e nominare un avvocato, ma non tutte le Procure dispongono che questo atto sia sempre subito allegato).
Nell'infomativa di reato, anche questa su modelli diversi a seconda delle disposizioni della locale Procura, ci sono di base le tue generalità, chi ha rilevato l'infrazione, la descrizione dell'infrazione, l'articolo di legge violato.
L'informativa inviata in Procura, viene assegnata secondo diversi criteri validi da Procura a Procura ad un Pubblico Ministero.
Il Pubblico ministero nel caso che tu stessi andando in bici si fa una grassa risata e chiede al Gip l'archiviazione de plano.
Il fascicolo con la richiesta di archiviazione arriva al Gip che si fa un'altra grossa risata, dispone l'archiviazione e rimanda il tutto al pm che lo invia in archivio.
Non ci sono avvocati, non ci sono interrogatori, non ci sono ricorsi da fare ecc.ecc.ecc. tutto procede in automatico e manco ti avvertono se non chiedi info tu.
Ti spiego per completezza di informazione cosa succede nel caso che il pm ritenga fondata la notizia di reato.
In questo caso parliamo di un 650 codice penale, è un reato contravvenzionale, quindi di una categoria meno grave. E' prevista la pena dell'arresto fino a 3 mesi o (attenzione o, non e) l'ammenda fino a 206 euro. https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-terzo/titolo-i/capo-i/sezione-i/art650.html
Questa è una pena prevista talmente bassa, che sarebbe folle fare un processo (notifiche, udienze, ipotetici ricordi ad altri gradi di giudizio, nuove notifiche, nuove udienze ecc.) e non si fa.
Quindi il pm ha 2 strade:
1) chiedere comunque l'archiviazione per tenuità del fatto al ricorrere di elementi soggettivi in capo al reo. Parliamo delle norme previste dall'art. 131 bis codice penale: https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-primo/titolo-v/capo-i/art131bis.html. Io credo che anche chi fosse ritenuto colpevole, in questo caso, beneficerebbe della archiviazione per tenuità del fatto, sempre che sia nelle condizioni previste dal citato articolo (non recidivo ecc.ecc.ecc.), però non posso esserne certo perchè è una scelta non codificata che un pm può liberamente prendere o meno;
2) chiedere al GIP l'emissione di un decreto penale, ossia è un atto con cui il Pm spiega al Gip il fatto, gli spiega perchè ritiene che un decreto penale sia meglio di un processo (lo dico in termini semplici) e gli propone una pena per definire velocemente il tutto. Tale pena è sempre e soltanto pecuniaria e si calcola in base alla pena prevista che come abbiamo detto sono 3 mesi di arresto O 206 euro di multa tenendo presente eventuali aggravanti e attenuanti che possono ridurre il calcolo e il dimezzare la pena. Il calcolo deve avvenire in maniera che sia ragionevole cioè non deve essere molto alto (sennò il colpevole non paga e tocca andare a processo). Per ogni giorno di arresto si calcolano 250 euro, quindi un esempio potrebbe essere che il PM chieda 10 giorni di arresto, convertiti in 2500 euro (che nessuno pagherebbe mai perchè ad un processo te la cavi con molto meno). In questo caso, siccome la pena dell'arresto si può sostituire con l'ammenda (perchè la pena prevista non è separata da una E ma da una O) il Pm può prendere i 206 euro (che è il massimo) e ridurli secondo i calcoli che ho detto. Capisco che è complesso da capire, quindi posto un esempio di calcolo della pena per un 650 cp:
considerato, inoltre, che nella fattispecie la pena pecuniaria appare maggiormente adeguata a finalità rieducative, rispetto a quella detentiva;
considerata la contestata circostanza aggravante equivalente alle attenuanti generiche;
determina che la pena, valutati tutti i criteri di cui all’art. 133 c.p., può determinarsi, nella misura complessiva di Euro 100,00 di ammenda così determinata: pena base Euro 200, ridotta di ½, ai sensi dell’art. 459 c.p.p., ad Euro 100,00 (cento,00).
Ovviamente è un esempio. La pena potrebbe essere anche minore o maggiore a seconda di aggravanti o attenuanti e altre circostanze ma mai superiore a 206 euro.
Questo è quanto. Non lo troverete spiegato in nessun giornale. Sulla base di come è esposto, credo ci si possa fare una idea anche della sua attendibilità. Qualcuno probabilmente riterrà che sono un mare di cazzate. Sopravviverò egregiamente.
Magari non hanno rispettato la distanza di sicurezza,in caso contrario è contestabileSe fosse così hanno sbagliato a fare multe (i casi che ho citato sopra). Ci penseranno gli avvocati, se i ciclisti faranno ricorso, cosa vuoi che ti dica...
Si hai sbagliato pressappoco tutto.
Mi permetto di scrivere come funziona la cosa.
Ti fermano.
Ti chiedono conto della tua presenza lì.
Ritengono che sulla base delle tue spiegazioni e delle loro informazioni sulla normativa, non sia dovuta.
Ti identificano e fanno una informativa di reato (poi a seconda delle disposizioni della locale Procura, possono anche subito fare un verbale in cui ti fanno eleggere un domicilio per le notificazioni e nominare un avvocato, ma non tutte le Procure dispongono che questo atto sia sempre subito allegato).
Nell'infomativa di reato, anche questa su modelli diversi a seconda delle disposizioni della locale Procura, ci sono di base le tue generalità, chi ha rilevato l'infrazione, la descrizione dell'infrazione, l'articolo di legge violato.
L'informativa inviata in Procura, viene assegnata secondo diversi criteri validi da Procura a Procura ad un Pubblico Ministero.
Il Pubblico ministero nel caso che tu stessi andando in bici si fa una grassa risata e chiede al Gip l'archiviazione de plano.
Il fascicolo con la richiesta di archiviazione arriva al Gip che si fa un'altra grossa risata, dispone l'archiviazione e rimanda il tutto al pm che lo invia in archivio.
Non ci sono avvocati, non ci sono interrogatori, non ci sono ricorsi da fare ecc.ecc.ecc. tutto procede in automatico e manco ti avvertono se non chiedi info tu.
Ti spiego per completezza di informazione cosa succede nel caso che il pm ritenga fondata la notizia di reato.
In questo caso parliamo di un 650 codice penale, è un reato contravvenzionale, quindi di una categoria meno grave. E' prevista la pena dell'arresto fino a 3 mesi o (attenzione o, non e) l'ammenda fino a 206 euro. https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-terzo/titolo-i/capo-i/sezione-i/art650.html
Questa è una pena prevista talmente bassa, che sarebbe folle fare un processo (notifiche, udienze, ipotetici ricordi ad altri gradi di giudizio, nuove notifiche, nuove udienze ecc.) e non si fa.
Quindi il pm ha 2 strade:
1) chiedere comunque l'archiviazione per tenuità del fatto al ricorrere di elementi soggettivi in capo al reo. Parliamo delle norme previste dall'art. 131 bis codice penale: https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-primo/titolo-v/capo-i/art131bis.html. Io credo che anche chi fosse ritenuto colpevole, in questo caso, beneficerebbe della archiviazione per tenuità del fatto, sempre che sia nelle condizioni previste dal citato articolo (non recidivo ecc.ecc.ecc.), però non posso esserne certo perchè è una scelta non codificata che un pm può liberamente prendere o meno;
2) chiedere al GIP l'emissione di un decreto penale, ossia è un atto con cui il Pm spiega al Gip il fatto, gli spiega perchè ritiene che un decreto penale sia meglio di un processo (lo dico in termini semplici) e gli propone una pena per definire velocemente il tutto. Tale pena è sempre e soltanto pecuniaria e si calcola in base alla pena prevista che come abbiamo detto sono 3 mesi di arresto O 206 euro di multa tenendo presente eventuali aggravanti e attenuanti che possono ridurre il calcolo e il dimezzare la pena. Il calcolo deve avvenire in maniera che sia ragionevole cioè non deve essere molto alto (sennò il colpevole non paga e tocca andare a processo). Per ogni giorno di arresto si calcolano 250 euro, quindi un esempio potrebbe essere che il PM chieda 10 giorni di arresto, convertiti in 2500 euro (che nessuno pagherebbe mai perchè ad un processo te la cavi con molto meno). In questo caso, siccome la pena dell'arresto si può sostituire con l'ammenda (perchè la pena prevista non è separata da una E ma da una O) il Pm può prendere i 206 euro (che è il massimo) e ridurli secondo i calcoli che ho detto. Capisco che è complesso da capire, quindi posto un esempio di calcolo della pena per un 650 cp:
considerato, inoltre, che nella fattispecie la pena pecuniaria appare maggiormente adeguata a finalità rieducative, rispetto a quella detentiva;
considerata la contestata circostanza aggravante equivalente alle attenuanti generiche;
determina che la pena, valutati tutti i criteri di cui all’art. 133 c.p., può determinarsi, nella misura complessiva di Euro 100,00 di ammenda così determinata: pena base Euro 200, ridotta di ½, ai sensi dell’art. 459 c.p.p., ad Euro 100,00 (cento,00).
Ovviamente è un esempio. La pena potrebbe essere anche minore o maggiore a seconda di aggravanti o attenuanti e altre circostanze ma mai superiore a 206 euro.
Questo è quanto. Non lo troverete spiegato in nessun giornale. Sulla base di come è esposto, credo ci si possa fare una idea anche della sua attendibilità. Qualcuno probabilmente riterrà che sono un mare di cazzate. Sopravviverò egregiamente.
Mi dispiace ma a questo punto non potrebbero...... si autodenuncerebbero .... visto che lo dicono espressamente sul loro sito ufficiale.Bene tu lo hai spiegato egregiamente, e te ne ringrazio, comunque il succo è che se la forza pubblica ritiene la tua autocertificazione falsa ti prendi una denuncia e puo' o meno partire il procedimento e ti costa di avvocato oltre al fatto che secondo me non vale la pena per un giro in bici.
Ah ah ah :-))))Lascia perdere, è troppo difficile da spiegare...si rischia di sprecare spazzola e sapone.
Ti assicuro che ci vuole molto di più a impararle certe cose che a leggerle.Stringato stringato
Vedo che non hai letto attentamente. Pazienza. E' ancora scritto. Riprova, sarai più fortunato.Bene tu lo hai spiegato egregiamente, e te ne ringrazio, comunque il succo è che se la forza pubblica ritiene la tua autocertificazione falsa ti prendi una denuncia e puo' o meno partire il procedimento e ti costa di avvocato oltre al fatto che secondo me non vale la pena per un giro in bici.
Mi dispiace ma a questo punto non potrebbero...... si autodenuncerebbero .... visto che lo dicono espressamente sul loro sito ufficiale.
Mi sembra che di avvocati non ne abbia parlato peròBene tu lo hai spiegato egregiamente, e te ne ringrazio, comunque il succo è che se la forza pubblica ritiene la tua autocertificazione falsa ti prendi una denuncia e puo' o meno partire il procedimento e ti costa di avvocato oltre al fatto che secondo me non vale la pena per un giro in bici.