Scusate ma si continua a farne una questione di "morale".
Il discorso non è più "un ciclista solitario può arrecare danno alla diffusione del virus" ma " vergognatevi a divertirvi in una situazione del genere".
Beh, qui siamo alla follia.
1. È già stato detto che il decreto non vieta l'attività motoria purché nel rispetto delle distanze, e l'hanno detto chiaro in tv, lo dice chiaro il decreto. Io continuo ad andare e anche pggi i cc mi hanno guardato e non mi hanno detto nulla infatti (giustamente).
2. Ci dicono in tutti i modi che dobbiamo svagarci , leggere, trovare i lati positivi dell' isolamento. Lo dice pure Amadeus nell' ultimo spot, vedete com'è allegro?
Non ci dicono mica di fustigarci e stare in casa a soffrire!
E quindi per quale motivo qualcuno qui nel forum colpevolizza chi si vuol rasserenare psicologicamente con la bici?
Poi un'altra cosa: guardate che anche prima del covid c'era gente che moriva e soffriva. C'è sempre stata. Ci sono i malati di cancro, ci sono i senzatetto, ci sono milioni e milioni di situazioni disastrose nel mondo. La vita è questa. Esisteva il dolore prima del covid ed esisterà dopo, per sempre.
Però voi andavate in bici serenamente mi pare no? Cosa credete, che passato il covid passerà il dolore sulla Terra?