non capisco l'astio verso la lettura dei numeri..
I numeri che tu definisci della tabellina del 2 (che vuol dire poi?)
sono esattamente gli stessi dell'articolo. infatti a precisa domanda risponde:
"La parte sommersa dell’iceberg è formata anche dai morti che nessuno ha mai censito, questo ormai lo ammette anche l’Istituto superiore di sanità... Riuscirete a capire quanti sono?
Noi ci esprimiamo con i numeri che riusciamo a raccogliere e a validare.
Quando affermiamo che nei primi 21 giorni di marzo al Nord i decessi sono più che raddoppiati rispetto alla media 2015-19 non è una impressione, ma un dato. Quando scriviamo che a Bergamo i decessi sono quasi quadruplicati passando da una media di 91 casi nel 2015-2019 a 398 nel 2020, riferiamo delle evidenze. Idem quando denunciamo «situazioni particolarmente allarmanti» nel Bresciano oppure un maggiore incremento dei decessi degli uomini e delle persone maggiori di 74 anni di età. Lavoriamo per ampliare queste conoscenza, ma dobbiamo tenere conto del fatto che la trasmissione dei dati è più lenta e complicata di quel che si vorrebbe in condizioni ordinarie, figuriamoci in un’emergenza sanitaria. Quando l’Istat fornisce un valore, quello è stato trattato secondo standard europei."
Non capisco poi il collegamento forzoso tra: leggere i numeri in modo corretto ed il sostenere acriticamente l'operato del governo.
Sono due piani ben distinti e non in contrapposizione, anzi caso mai è vero il contrario!