Salitella pedalabile (Trino-Camino per chi la conosce), salgo in coda al gruppo e aziono un 52-18, velocità 30-32 kmh, il cardio segna 180 pulsazioni, non voglio farmi seminare come al solito.... a metà salita, cioè dopo pochi minuti, le gambe diventano "di ghisa" e devo mollare....
In parole povere cosa succede ? In pianura riesco a resistere anche se le sensazioni sono le stesse, in salita no.
Vorrei una spiegazione chiara e di facile comprensione di quello che succede nei muscoli e nell' organismo in generale. Grazie
Oh, io la conosco bene, quella sensazione... di solito, inizio ad avvertirla sulla rampa del garage!
Secondo me, è semplicemente stato raggiunto il limite fisico.. il discorso del "perchè in pianura resisto, nonostante provi le stesse sensazioni", è solo parzialmente indicativo.
Da un lato, quando sei così impiccato, il battito è solo una parte dell'indicazione sul tuo livello di sforzo, c'è anche la potenza che devi erogare per mantenerti a velocità. Credo, a palmi, che in salita, a parità di battito "fuori soglia", farai più sforzo che in pianura. E' che ad un certo punto il cuore più di così non
pompa, e quindi non si riesce a valutare la differenza.
In più, credo che ci sia un fattore "testa", che ti fa scattare dentro quell'interruttore del "BASTA!!" , secondo schemi tutti suoi... e magari, ti fà sembrare impossibile una salita, e magari te ne lascia fare una molto più dura, magari perchè la prima è un rettilineo di un kilometro che ti sembra voglia crollarti addosso, mentre l'altra sale a tornanti, tra gli alberi panoramici.. oppure, come capita spesso a me, se sono con altri, quando li vedo accellerare nella mia testa mollo già, perchè parto dal presupposto che tanto non terrei il passo.. non ci provo "davvero" nemmeno.
Comunque... mollare a 185 di battito...
non è un mollare disonorevole... mi leccherei le dita!
E te lo dico io che ho la soglia a 138!:asd: :culo: