È successa una cosa che dubito che in altre regioni d'Italia accadrebbe.....(e che rafforzerà la convinzione
-in questo caso giusta- di efficienza altoatesina di
@samuelgol ),
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Alto Adige zona rossa; le Ordinanze Prov.li si susseguono e non sono per nulla chiare: in sostanza il punto è questo:
"attività motoria solo nei pressi della propria abitazione; è consentito lo svolgimento di attività sportiva in forma individuale e all'aperto"
Se l'attività motoria è la passeggiata, io che sono un ciclista amatoriale fortissimo, e non posso perdere la mia forma, posso sconfinare in altri comuni ? Le Forze dell'Ordine, brancolando nel buio danno interpretazioni diverse da Comune a Comune.
Al che mi viene l'idea geniale: mando una mail direttamente all'Assessore alla Salute, nonché membro di Giunta per l'emergenza Covid, Dr. Thomas Widmann, sapendo che lui stesso è un appassionato ciclista. Una mail non è una lettera, e quindi non può finire nel cesso. Al più
non mi risponde, ed è quello che mi aspettavo, Invece, dopo neanche 10 minuti arriva la risposta dell'assessore in persona che dice:"
Sostanzialmente essendo la bici una pratica sportiva, si può sconfinare anche in altri Comuni, sempre che il sindaco di competenza non abbia emesso un divieto. Se questo non c'è, si può"
EVVIVA........che dura poco: infatti dopo un po' ricevo una mail da un certo Valentin Widmann (omonimo e quasi sicuramente parente dell'assessore) che dice che: "
ci si può spostare tra comuni solo per motivi di lavoro e di comprovata urgenza, e la bici da corsa non rientra tra questi"
Pensavo di lasciar perdere, invece da "testa dura" che sono inoltro questa ulteriore risposta all'assessore, dicendo che io NON avevo scritto a questo signor Valentin, e che comunque contraddiceva quello che lui aveva detto.
Neanche 2 minuti dopo ricevo una mail dal Valentin, che mi spiega che lui è il capo gabinetto dell'assessore (cioè quello che gli allunga la carta igienica
), e che le mail indirizzate all'assessore le legge anche lui. Mi chiede il numero di telefono per potermi spiegare a voce. Glielo comunico. Dopo neanche un minuto mi chiama ed è una persona gentilissima, che mi spiega il motivo dell'equivoco. L'assessore, che in questo periodo è comprensibilmente molto impegnato, ha letto velocemente la mia mail sull'
IPAD, e probabilmente aveva in mente l'ordinanza precedente (d'altronde il suo ambito è un altro), e quindi ha dato un'interpretazione sbagliata. In realtá conferma che no, non si può uscire dal territorio comunale. Si è scusato, ammettendo la confusione del momento, anche a nome dell'assessore.
Beh, direi un bel esempio quello di contattare personalmente il cittadino, che dubito che in altre zone d'Italia accade, o almeno non con questa celerità.
Bon, ho capito, mi devo dare al giardinaggio